Da Napoletana non posso non essere affascinata dalla figura di Federico II che proprio a Napoli nel 1224 fondò una delle prime università d’Italia, un’università statale fra le più antiche del mondo.
Ma Federico II ha vissuto anche nel territorio della Murgia, in alta Puglia, dove c’è ancora oggi gran parte della sua influenza in città come Trani, Andria e Barletta.
Ed è proprio della Puglia Imperiale influenzata da Federico II che voglio parlarvi oggi, che ho avuto modo di visitare e scoprire durante il mio ultimo viaggio di dicembre.
Una terra non solo ricca di storia, ma anche dalla vasta tradizione enogastronomica nella quale troviamo Vini Doc come i rossi di Canosa, Barletta e il dolce Moscato di Trani ed una gastronomia autentica che vede protagonisti il fungo Cardoncello, i lampascioni (cipollotti selvatici), mozzarelle e burrate di Andria oltre a tante verdure delle terre della Murgia.
Trani
Il mio viaggio è iniziato da Trani, dove ho pernottato al bellissimo B&B Corte in Fiore, tutto arredato in carinissimo stile shabby.
Trani è una vera e propria cartolina, racchiusa tra il molo di Santa Lucia e quello di Sant’Antonio, con in mezzo i colorati pescherecci e la brulicante via del mare, fatta di pescatori, passanti e compratori di pesce durante il giorno, e dei riflessi del castello e delle luci delle case e dei tanti locali sul mare di sera.
Sicuramente a Trani merita una visita la cattedrale dedicata a San Nicola che appare maestosa e austera come sospesa sul mare. Presenta al suo interno l’unico esempio in Puglia di colonne binate che ne dividono lo spazio in tre navate e lo splendido portale bronzeo del 1175, opera di Barisano da Trani, suddiviso in 32 formelle. Se riuscite, salite sul campanile dove potrete godere di una vista pazzesca su tutta Trani.
Bellissimo poi il Castello Svevo voluto da Federico II, alla cui originaria pianta quadrangolare, nel ‘500 è stato aggiunto il bastione lanceolato. Negli anni è passato da centro nevralgico di difesa a contenitore di cultura con numerose mostre temporanee.
Vi consiglio poi di fermarvi a cenare a “Le lampare al Fortino“, un ristorante di prestigio semplice e raffinato, che propone una cucina tradizionale rivisitata, in un atmosfera storica con elementi di design unico.
Il ristorante, infatti, si trova al’interno di quella che un tempo fu la ex Chiesa di S. Antuono, e il fortino ad essa inglobata, le cui mura di pietra e venature, che raccontano una lunga storia iniziata nel XI sec, sono state rifinite e ristrutturate per riportare allo splendore un’opera sacra. Assolutamente un’esperienza da vivere, per provare i migliori piatti della tradizione barese rivisitati in chiave moderna.
Andria
Castel Del Monte
Nel tour della Puglia Imperiale non può mancare una visita a Castel Del Monte, il castello ottagonale unico nel suo genere che troneggia solitario nelle campagne di Andria a 540 metri d’altezza e di cui si è detto di tutto ed il contrario di tutto: dall’essere un simbolo esoterico, ad un casale di caccia perché non rispetta nessuna delle regole difensive tipiche della fortezza, fino all’essere stato una cisterna di raccolta d’acqua per i suoi punti di canalizzazione. Addirittura si pensa che sia stato creato riproducendo la forma della corona di Federico II di Svevia per mostrare da lontano il suo potere ed il suo dominio sulle terre di Puglia. Qualunque sia il suo significato, dal 1996 è patrimonio Unesco ed ha appassionato tanti studiosi che ancora oggi cercano di capirne il significato.
Cantine vitivinicole
Il tutto abbinato ai taralli prodotti con il loro vino dal panificio Imbriani.
Azienda Vinicola Riviera, fondata alla fine degli anni ’40 da Sebastiano de Corato nell’omonima tenuta di famiglia con il preciso intento di valorizzare e diffondere nel mondo l’enorme potenziale qualitativo della vitivinicoltura della zona circostante il Castel del Monte. E’ stata la seconda azienda pugliese ad imbottigliare dopo l’azienda Leone De Castris ed una delle bottiglie Riviera le si trova anche nel film la Ciociara con Sofia Loren del 1960. All’epoca non si trattava di product placement. Murgia e Gargano sono le parti più antiche della Puglia tra i territori più antichi d’Italia.
Casa Primis, azienda vinicola nata nel 2003 quando Gianni Mauriello 19 anni enotecnico, e Nicola Selano 22 anni agronomo, approfittando del ricambio generazionale nelle rispettive aziende agricole, decidono di valorizzare il prodotto dei loro vigneti che precedentemente veniva conferito dai loro genitori alle cantine sociali per produrre vini da taglio. I due giovani tecnici mettono così a frutto i loro studi che si fondono con l’esperienza e la tradizione dei loro predecessori che di vendemmie ne hanno fatte almeno 40. La loro filosofia aziendale è fin da subito quella di valorizzare i vitigni autoctoni vinificandoli in purezza. I vecchi tendoni pugliesi vengono così sostituiti da impianti a spalliera puntando così sulla qualità anziché sulla quantità. Vengono così impiantati Nero di Troia, Negroamaro, Primitivo, Bombino Bianco, Greco, Fiano e Chardonnay.
Vengono vinificati in purezza in modo che ogni vino prodotto abbia le caratteristiche organolettiche del vitigno da cui è prodotto. Attualmente l’azienda può contare su 24 ettari vitati e una cantina che pur essendo tecnologica rispetta la tradizione.
Fiordelisi, azienda specializzata nella produzione e conservazione di pomodori secchi e di pomodori semi dried, veri punti di forza dell’Azienda. Nel tempo Fiordelisi è diventata leader sul mercato europeo e primo indiscusso per la produzione di pomodori secchi.
Vi consiglio, poi, di provare il Ristorante Godot a Stornarella, non troppo distante, un ristorante a conduzione familiare che fa la cucina povera della tradizione pugliese.
*Articolo scritto in seguito alla partecipazione al blog tour organizzato da Elena Stafano e dalla Regione Puglia