Il Sud Salento è una terra che incanta, dove il sole bacia le spiagge dorate e il mare cristallino invita a tuffarsi. Questa regione, situata nel tacco d’Italia, alla punta più estrema della Puglia, offre molto di più di paesaggi mozzafiato: è un luogo ricco di storia, tradizioni, arte e sapori unici.

Un viaggio nel Sud Salento significa immergersi in un mondo fatto di frantoi ipogei, danze coinvolgenti come la pizzica, e delizie culinarie che lasciano un segno indelebile nel cuore e nel palato.

Ci sono stata di recente e ne sono rimasta davvero affascinata.

Se state pianificando una vacanza in Salento, il consiglio è di non soffermarvi solo al mare, ma andare ad esplorare anche i paesini nei dintorni che vi faranno innamorare di questa terra.

Ma vediamo insieme le tappe del mio itinerario.

Patú: tra miti e leggende

Il mio viaggio è iniziato dal piccolo comune di Patú, a 1 ora a sud di Lecce. Un borgo famoso per la sua enigmatica Centopietre, un monumento megalitico costruito con cento blocchi di pietra calcarea. Secondo la leggenda, fu eretto per commemorare una tregua tra due eserciti nemici. Questo luogo misterioso è circondato da un’aura di sacralità e offre un’esperienza unica a chi lo visita.

Anche il borgo è molto carino. Qui troviamo il museo archeologico, che aiuta a capire la storia di tutta la zona legata alla presenza dei messapi.

Montesano Salentino: un Tuffo nella tradizione

Proseguiamo il nostro viaggio a Montesano Salentino, un piccolo borgo che conserva intatte le tradizioni salentine. Qui, il tempo sembra essersi fermato. Passeggiando per le stradine del centro storico, si possono ammirare le tipiche case in pietra e i caratteristici cortili interni. Un luogo di particolare interesse sono i palmenti, 8 antiche vasche usate un tempo per la pigiatura dell’uva a piedi nudi, che fanno capire tanto della storia del luogo.

Da non perdere poi una visita a Palazzo Bitonti, un palazzo settecentesco interamente affrescato.

Leuca: dove finisce la terra e inizia il mare

Proseguendo verso sud, giungiamo a Santa Maria di Leuca, il punto più estremo del tacco d’Italia. Qui, le acque dell’Adriatico e dello Ionio si incontrano, creando uno spettacolo naturale unico. La Basilica di Santa Maria de Finibus Terrae, situata su un promontorio panoramico, offre una vista mozzafiato sull’infinito blu del mare. Una leggenda locale narra che questo sia uno dei luoghi più sacri della regione, frequentato dai pellegrini fin dai tempi antichi.

Castrigliano del Capo: storia e arte

Castrigliano del Capo è un altro gioiello del Sud Salento. Questo borgo affascinante è famoso per le sue chiese barocche e i palazzi storici. La Chiesa di Santa Maria degli Angeli, con il suo bellissimo altare in marmo, è una tappa obbligata. Passeggiando per il paese, è facile imbattersi in laboratori artigianali dove si lavorano ancora oggi i tradizionali merletti salentini.

Presicce – Acquarica: il Borgo dei frantoi ipogei

Presicce, ora unito ad Acquarica, è conosciuto come il “borgo dei frantoi ipogei”. Questi antichi frantoi sotterranei, scavati nella pietra, sono un esempio affascinante di ingegneria rurale e testimoniano l’importanza della produzione di olio nella storia locale. Il centro storico di Presicce è un dedalo di vicoli e piazzette, dove ogni angolo racconta una storia.

Salve: le spiagge dei sogni

A pochi chilometri da Patú, troviamo Salve, un vero e proprio paradiso per gli amanti del mare. Le spiagge di Pescoluse, conosciute anche come le “Maldive del Salento”, sono famose per la loro sabbia bianca e fine e le acque cristalline. Questo tratto di costa è perfetto per rilassarsi e godersi il sole, ma anche per praticare sport acquatici come il windsurf e lo snorkeling.

Qui troviamo anche una Mostra permanente sulla tessitura tradizionale e sui vecchi filati che venivano usati un tempo.

Ruggiano e il santuario di Santa Marina

Ruggiano è un piccolo centro agricolo a circa un chilometro da Salve. Qui è presente un Santuario dedicato al culto di Santa Marina. Qui accorrevano a piedi, in pellegrinaggio, i malati di itterizia; anticamente chiamato “male d’arco” in quanto si riteneva responsabile della malattia l’arcobaleno.

La tradizione voleva che i pellegrini prima di arrivare a Ruggiano, dovevano fermarsi ad orinare nei pressi di qualcosa che avesse la forma di un arco, recitando i seguenti versi:

“Arcu pint’arcu, tie sì bbèddu fattu.
Ci nò ttè saluta, de culùre cu ttramùta.
Ieu sempre te salutài e la culùre no ppèrsi mai”.

Giunti nel piazzale del Santuario poi, si acquistavano le “zigareddhe”, i tradizionali nastrini colorati che, una volta strofinati alla statua della Santa, acquisivano il potere di prevenire la temuta malattia.

Gagliano del Capo: natura e avventura

Gagliano del Capo è un luogo ideale per gli amanti della natura e dell’avventura. Qui si trova il famoso Sentiero del Ciolo, un percorso panoramico che offre viste spettacolari sul mare e sulla costa rocciosa. Il ponte Ciolo, che sovrasta una profonda insenatura, è un punto di riferimento per chi ama fare tuffi spettacolari o semplicemente ammirare il panorama.

Di straordinaria bellezza è il complesso di grotte “le mannute” tra cui la più suggestiva è la grotta delle TRE COLONNE, così chiamata per le tre bellissime stalattitiformatesi nel corso degli anni a destra dell’ingresso. Essa è posta in parete, ad una altezza di circa 40 mt. sul livello del mare e a circa 20 mt. dal piano superiore della costa, è inaccessibile sia da terra che da mare.

Di rilevanza storica è anche la piccola cripta di Sant’Apollonia, testimonianza importantissima della devozione cristiana dei primi secoli dopo Cristo nel Capo di Leuca. La cripta è grande 11 metri per 7 e alta intorno ai 2 metri. Secondo gli studiosi che hanno esaminato gli affreschi, il piccolo tempio potrebbe essere stato costruito tra il III e il IV secolo dopo Cristo. Si ritiene che la cripta sia stata dimora di un eremita: ciò è testimoniato dal ritrovamento di un sedile in pietra, che potrebbe essere stato lo scomodo giaciglio di un monaco.

Giuliano di Lecce: un tuffo nel passato

L’ultima tappa del nostro itinerario è Giuliano di Lecce, un borgo che sembra uscito da un libro di storia. Le sue stradine strette e le case in pietra offrono un’atmosfera d’altri tempi. Di particolare interesse è la Chiesa di San Giovanni Battista, con i suoi affreschi medievali ben conservati. Passeggiando per il paese, è possibile percepire l’anima autentica del Salento.

Non perdere l’occasione di assaporare un caffè leccese, una delizia a base di caffè, ghiaccio e latte di mandorla, perfetto per rinfrescarsi nelle giornate estive.

Come arrivarci

E’ possibile raggiungere il sud del Salento prendendo un volo fino all’aeroporto di Brindisi e poi da lì un autobus o transfer privato, oppure in treno fino a Lecce, o ancora con Flixbus per Lecce.

Dove soggiornare

Ho pernottato al Volito Hotel Rural Experience a Patù, un bellissimo resort immerso nel verde e con piscina privata, il luogo ideale per rilassarsi e trovare il contatto con la natura.

Dove mangiare

Di seguito vi indico alcuni ristoranti che ho provato e che vi consiglio:

Da Mimì, Patù (LE): una tipica trattoria di cucina tipica pugliese, con tavoli nella piazza principale di Patù;

Ristorante L’Incanto, Gagliano del Capo (LE): un elegante ristorante di pesce fresco con terrazza con vista direttamente sul Ponte Ciolo. Qui ho preso un bel piatto di tonno fresco che vi consiglio.

La Dolce Vita, Montesano Salentino (LE): un grazioso ristorantino direttamente sul mare, dove prendere degli ottimi piatti di pesce. Io qui ho preso spaghetti alle vongole.

Trattoria Salento Curti Vecchi, Presicce-Acquarica (LE): una trattoria tipica a conduzione familiare nella piazza di Presicce proprio di fronte alla chiesa principale. Da provare le bombette di carne.

Hotel Li Pali Restaurant, Marina di Salve (LE): ristorante di un hotel con cucina a base di pesce fresco.

Lido Relax, Castrignano del Capo (LE): ristorante dell’omonimo lido, con ottimi piatti di pescato del giorno e cucina locale pugliese.