Il Marocco incanta con la sua bellezza senza tempo, un paese intriso di cultura, storia e paesaggi mozzafiato. Tra le molte meraviglie che questa terra ha da offrire, il deserto del Merzouga si distingue come una delle destinazioni più suggestive e affascinanti. Ci sono stata di recente e mi sono innamorata di questo paesaggio storico così diverso dalle città imepriali viste in precedenza. Sono partita da Marrakech, per raggiungere il deserto, attraverso delle tappe intermedie a Ourzazate, Tinghir e la Dades Valley.
Ma vediamo nel dettaglio l’itinerario completo.
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Giorno 1: Marrakech – Ourzazate
Il viaggio è iniziato con un volo diretto da Milano a Marrakech, la vivace città rossa del Marocco. Il consiglio è quello di fermarvi qualche giorno a Marrakech prima di dirigervi verso il deserto e considerare almeno 3 giorni a Marrakech e 5 giorni di escursione nel deserto.
Dopo essersi deliziati con i colori e i profumi dei souk e ammirato la maestosa bellezza della piazza Jamaa el Fna, ci dirigiamo verso Ourzazate. Il viaggio in auto attraverso le montagne dell’Alto Atlante è un’esperienza unica, con paesaggi mozzafiato che si susseguono lungo la strada.
Il tragitto è durato oltre dure ore, ma già durante il viaggio è possibile ammirare la bellezza dei paesaggi.
Giunti a Ourzazate, ci siamo immersi nell’atmosfera affascinante di questa città, nota anche come la “Porta del Deserto”. Non solo è una tappa fondamentale lungo la rotta dei caravanserragli che attraversa il Sahara, ma è anche un importante centro culturale e turistico, famoso soprattutto per i suoi studi cinematografici e per la vicina Kasbah di Ait Ben Haddou.
Gli studi cinematografici di Ourzazate
Tra le attrazioni principali di Ourzazate ci sono i suoi quattro grandi studi cinematografici, che hanno contribuito a guadagnare alla città il soprannome di “Hollywood del deserto”. Il paesaggio è un set cinematografico a cielo aperto! Tra questi, spicca l’Atlas Studios, uno dei più grandi studi cinematografici del mondo. Fondato nel 1983, l’Atlas Studios ha ospitato la produzione di numerosi film famosi, tra cui “Lawrence d’Arabia”, “Il Gladiatore” e “Game of Thrones”. Visitare questo studio cinematografico offre un’opportunità unica di scoprire il dietro le quinte di alcune delle produzioni cinematografiche più iconiche della storia.
Di fronte all’Atlas Studios c’è la Kasbah Taouirt dove c0è il quartiere ebraico, che vi consiglio di visitare.
Gli altri studi cinematografici di Ourzazate includono il CLA Studios, il Kanzaman Studios e lo Studios de L’Atlas. Ognuno di questi ha contribuito alla crescita dell’industria cinematografica marocchina e ha reso Ourzazate una destinazione ambita per i cineasti di tutto il mondo.
La Kasbah di Ait Ben Haddou
A breve distanza da Ourzazate si trova uno dei gioielli architettonici del Marocco, la Kasbah di Ait Ben Haddou. Questo antico villaggio fortificato è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO ed è un esempio straordinario di architettura tradizionale berbera. Le sue case di fango, i labirintici vicoli e le imponenti mura difensive offrono una testimonianza vivente della storia e della cultura della regione.
Una visita alla Kasbah di Ait Ben Haddou è come un viaggio nel tempo, un’opportunità per immergersi completamente nell’affascinante mondo dell’antico Marocco. I visitatori possono esplorare le stradine tortuose, salire sulle terrazze per godere di viste panoramiche mozzafiato e ammirare da vicino gli intricati dettagli architettonici che adornano questa città fortificata.
Passeggiare tra le sue stradine è come immergersi all’interno di una grande produzione cinematografica!
Troviamo anche ancora il luogo in cui è stata allestita l’arena del film Il Gladiatore.
A Ourzazate abbiamo dormito al Riad Tama, carino in perfetto stile berbero, ma dove ahimè mancava l’acqua calda (quindi vi consiglio di vedere se trovate qualche altra alternativa).
A pranzo ci siamo fermati in un localino tipico nel centro di Ourzazate mentre per cena abbiamo cenato all’Oz Palace, dove ci hanno preparato un’ottima cena marocchina.
Giorno 2: Ourzazate – Tinghir attraverso la Dades Valley
La mattina successiva, ci siamo diretti verso Tinghir attraverso la splendida Dades Valley. Lungo la strada, ci siamo fermati per ammirare le formazioni rocciose spettacolari e i pittoreschi villaggi berberi che punteggiano il paesaggio.
Tappa imperdibile è stata la Kasbah Amridil è un altro gioiello architettonico del Marocco, situato lungo la strada che porta alla Dades Valley, che offre ai visitatori un’opportunità unica di esplorare l’architettura berbera tradizionale e di immergersi nella storia e nella cultura del Marocco.
Kasbah Amridil: un’icona dell’architettura berbera
La Kasbah Amridil è una delle kasbah meglio conservate e più affascinanti del Marocco. Situata nei pressi della città di Skoura, lungo la strada che conduce alla Dades Valley, questa struttura storica è un autentico esempio dell’architettura berbera tradizionale.
Costruita nel XVII secolo, la Kasbah Amridil serviva come residenza della potente famiglia Glaoui, che esercitava il controllo su gran parte della regione del sud del Marocco durante il periodo pre-coloniale. La kasbah fu costruita utilizzando tecniche di costruzione tradizionali, con materiali locali come fango, argilla e paglia.
Questa kasbah si distingue per la sua imponente struttura e per i suoi dettagli architettonici elaborati. Le mura esterne sono rinforzate da torri di guardia e merlature, che riflettono il suo scopo originale di difesa. All’interno, i cortili interni e i giardini sono ornati da fontane, piante aromatiche e alberi da frutto, creando un’oasi di freschezza e tranquillità nel mezzo del deserto.
Le camere e le stanze della kasbah sono arredate con mobili tradizionali e decorazioni berbere, offrendo un affascinante sguardo sulla vita quotidiana delle famiglie che un tempo abitavano questo luogo.
Una visita alla Kasbah Amridil è un’opportunità unica per immergersi nella storia e nella cultura del Marocco. I visitatori possono esplorare le varie stanze e cortili della kasbah, ammirando gli intricati dettagli architettonici e godendo delle viste panoramiche sulla campagna circostante.
Qui producono tutto secondo i principi dell’economia circolare e della sostenibilità. C’è una cucina collocata in ogni piano della casa in un punto strategico per dare calore a tutta la casa in inverno, e nei mesi più freddi gli animali vengono portati in una stanza interna della casa in modo tale che il loro calore non venga disperso.
Dopo la visita alla Kasbah, prima di addentrarci nella meravigliosa Dades Valley, ci siamo fermati a mangiare delle tajine di carne e di pollo all’M’Goun Valley con una vista spettacolare sulla Dades Valley e le montagne dell’Atlas innevate sullo sfondo: sembrava di essere in un film!
Attraversare la Valle di Dades
La Valle del Dades, situata nelle regioni sud-orientali del Marocco, è una delle valli più affascinanti e spettacolari del paese. Conosciuta anche come “Valle delle Rose” per i suoi numerosi campi di rose che si estendono lungo il fiume, questa regione offre paesaggi mozzafiato, una ricca storia culturale e molte opportunità per attività all’aperto ed escursioni.
Questa valle è caratterizzata da impressionanti formazioni rocciose, gole profonde e strette e canyon spettacolari che si estendono per chilometri lungo il corso del fiume Dades. Le pareti rocciose mostrano una varietà di colori che vanno dal rosso intenso al giallo ocra, creando uno scenario affascinante e unico nel suo genere.
Il paesaggio della valle è punteggiato da pittoreschi villaggi berberi, oasi verdi e antiche kasbah, che offrono un’idea della vita tradizionale nelle regioni rurali del Marocco.
La valle è anche una destinazione popolare per gli appassionati di trekking e arrampicata, con una vasta rete di sentieri che si snodano attraverso le montagne e le gole circostanti. Le pareti rocciose della valle offrono anche ottime opportunità per l’arrampicata su roccia, con vie adatte a tutti i livelli di abilità.
Le Gole di Todra (Todra Gorge)
All’interno della Dades Valley, troviamo le Gole di Todra, conosciute anche come Todra Gorge, delle impressionanti gole scavate dal fiume Dades che offrono un paesaggio mozzafiato di pareti rocciose scoscese e canyon profondi.
Le Gole di Todra sono state scavate dal fiume Todra nel corso di milioni di anni, creando canyon profondi e stretti con pareti rocciose che si innalzano verticalmente per centinaia di metri. Le pareti delle gole sono composte da rocce sedimentarie, che assumono una varietà di colori e tonalità a seconda della luce e del momento della giornata.
Il punto più stretto delle gole misura solo circa 10 metri di larghezza, mentre le pareti rocciose si estendono per oltre 300 metri di altezza in alcuni punti. Questa strettezza e altezza impressionanti creano un ambiente unico e suggestivo che lascia senza fiato chiunque lo visiti. Le Gole di Todra sono anche abitate da comunità berbere, che vivono nei villaggi circostanti e mantengono vive antiche tradizioni e stili di vita.
Qui abbiamo potuto fare una passeggiata lungo il letto del fiume e ammirare le imponenti pareti rocciose che si ergono su entrambi i lati.
Dopo questa entusiasmante “passeggiata” siamo arrivati a Tinghir, dove abbiamo pernottato al Riad Dar Rihana, che vi consiglio, Molto carino, con una bella piscina e dove ci hanno preparato una cena in terrazza a lume di candela anche molto buona.
Giorno 3: Tinghir – Deserto del Merzouga
Il terzo giorno ci riserva l’esperienza più emozionante di tutte: l’avventura nel deserto del Merzouga. Siamo partiti presto al mattino e ci siamo diretti verso il deserto, lasciandoci alle spalle le montagne dell’Atlante e avvicinandoci sempre più alla vastità del Sahara.
Ci siamo fermati per pranzo a metà strada all’Auberge Muxu Berbere, prima di proseguire verso il deserto e poi al museo dei fossili, Morabit Marble Fossiles Mineraux, dove sono esposte delle lastre di marmo con incastonati dei fossili, che sono state trovate al di sotto delle dune del deserto: davvero incredibile! Con questi fossili realizzano di tutto: daqi componenti degli arredo ai sanitari!
Arrivati a Merzouga, ci ha accolto il fascino senza tempo del deserto del Sahara. Vedere le dune man mano sempre più vicine è stato super emozionante! Ero già stata nel deserto del Sahara, ma quello alle porte della Tunisia, dall’altro lato e poi un anno fa nel deserto dell’Arabia Saudita. Ritornare nel Sahara e trascorrere di nuovo una notte sotto il cielo stellato della Via Lattea è stato meraviglioso!
Arrivati alle porte del Sahara, c’era ad attenderci una bellissima cammellata al tramonto attraverso le dune dorate per raggiungere il campo tendato in cui abbiamo pernottato, mentre il sole dipingeva il cielo con sfumature di rosso e arancione. La sensazione di pace e serenità che si prova mentre si cavalca attraverso il deserto è indescrivibile!
Durante la cammellata al tramonto, ci si sente come parte integrante di questo paesaggio incantato, mentre ci si lascia cullare dal ritmo lento e regolare dei cammelli. Le dune si ergono maestose intorno a noi, creando giochi di luce e ombra che cambiano continuamente con il trascorrere delle ore.
Ci siamo fermati su una delle dune più alte per ammirare il tramonto e fare sand board per poi raggiungere il campo tendato, l’Itran Royal Camp.
Lì ci hanno dato un caloroso benvenuto con musica tipica berbera e un’ottima cena berbera.
Dopo cena abbiamo trascorso una bellissima serata a guardare le stelle intorno al fuoco con le mantelle berbere (selham) di colore rosso che ci hanno fatto trovare in camera per proteggerci dal freddo. La notte nel deserto è un’esperienza indimenticabile, con il cielo stellato che si apre sopra di noi in tutta la sua magnificenza. Lontano dalle luci della città, le stelle brillano con una luminosità straordinaria, trasformando il deserto in un vero e proprio teatro celeste.
Esperienza nel deserto del Merzouga
La mattina dopo mi sono svegliata prima dell’alba per andare ad osservare l’alba in solitaria e in silenzio sulla duna più alta ed è stato bellissimo.
Il deserto del Merzouga è un luogo magico e affascinante, dove il tempo sembra fermarsi e la natura rivela la sua bellezza più selvaggia e intatta. Le imponenti dune di sabbia che si estendono all’infinito offrono uno spettacolo mozzafiato, mentre il silenzio del deserto avvolge i visitatori in un’atmosfera di pace e contemplazione.
Abbiamo poi fatto un’esperienza di quad nel deserto (io ammetto che avevo un pò paura perchè andare in quad tra le dune di sabbia altissime non è semplicissimo).
Dopo la mattinata in quad, abbiamo salutato il deserto e ci siamo fermati a pranzare in un villaggio lì vicino da El Menzah dove abbiamo provato la tipica pizza berbera, una pizza ripiena di carne o di pollo per poi andarci a rilassare al Kasbah Hotel Xaluca Arfoud dove ho avuto modo di fare un bellissimo trattamento nei loro hammam.
Gli hammam marocchini sono divisi tra uomini e donne ed è una pratica che viene fatta una volta alla settimana per la pulizia profonda della pelle. Bellissimo! Un ottimo modo per salutare ancora una volta il Marocco, che mi sta piacendo sempre più.
La mattina dopo sveglia all’alba per raggiungere l’aeroporto di Errachidia, dove abbiamo preso un volo interno per Casablanca e poi da lì rientro in Italia.
E che dire? Viaggio stra consigliato per assaporare la magia e la bellezza del Marocco che rimarrà nel cuore di chiunque abbia la fortuna di viverlo.
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