Chi viaggia si è sicuramente reso conto che negli alberghi, soprattutto se leggermente datati, le porte installate sono di tipo molto particolare. Stiamo parlando di tutte le porte: di quelle che danno accesso alla struttura così come di quelle che si aprono sulle singole stanze. I regolamenti che permettono di ottenere l’abitabilità all’interno di una struttura ricettiva obbligano infatti a installare le cosiddette porte REI. Si tratta di strutture costruite per offrire una specifica resistenza al fuoco. Cerchiamo di capire di cosa si tratta, come si misura e cosa offre oggi il mercato.
Cosa sono le porte REI
REI è di fatto un acronimo, che starebbe per Resistenza, Ermeticità, Isolamento. In realtà l’acronimo originale utilizza i termini in francese, ma la nostra lingua si adatta abbastanza bene alla traduzione diretta dei singoli termini. Se una porta segue i regolamenti antincendio, dopo l’acronimo REI si trova una cifra, che va da 10 fino a un massimo di 360. È possibile, in alcune strutture, che la porta offra solo alcune delle tre caratteristiche; in questi casi è presente solo una delle 3 lettere o due delle stesse. La cifra che segue indica il tempo per cui la caratteristica, o le caratteristiche, perdurano. Quindi una porta REI 10 resiste al fuoco, ne impedisce il passaggio ed evita che si disperda il calore per 10 minuti. Le porte REI sono prodotte con specifici materiali, che vengono testati per verificare che, applicando una fiamma sul pannello, la durata della resistenza, dell’ermeticità e dell’isolamento sia rispettata.
Perché si installano
Volendo anche il singolo privato cittadino può decidere di installare porte REI all’interno della propria abitazione, si tratta di una sicurezza in più in caso di incendio. Vi sono però delle precise leggi che obbligano all’utilizzo di questo genere di porte in alcune situazioni. Ad esempio, è obbligatorio l’utilizzo di porte REI all’interno di strutture ricettive e pubbliche, ad esempio in alberghi e ospedali. Allo stesso modo è obbligatorio installare una porta antifuoco per dividere dal resto dell’edificio locali in cui sono ospitati centrali termiche o vi siano conservati dei fluidi infiammabili. È importante notare che le leggi prevedono non solo l’utilizzo di porte resistenti al fuoco, ma anche una specifica modalità di installazione. Per fare un esempio pratico, le porte installate all’interno di strutture ricettive devono potersi chiudere da sole ed è fatto divieto di posizionare dei fermi che impediscano tale chiusura.
Una porta REI di qualità
Se in passato le richieste correlate alla legislazione antifuoco costringevano chi edificava una struttura ricettiva a installare porte spesso poco gradevoli e in materiali particolari, oggi le cose funzionano in modo assai diverso. Anche nel nostro Paese sono presenti aziende che producono porte REI di qualità, con l’aspetto che desidera il singolo acquirente. Il segreto sta nell’utilizzare materiali pregiati, ma anche nel produrre porte multistrato: la parte esterna è puramente decorativa e può essere tinta in vari colori o preparata con legno in tinte naturali. Il risultato è una porta che a vedersi potrebbe sembrare del tutto “tradizionale”, che invece nasconde un cuore resistente al fuoco, per la massima sicurezza di chi è ospitato all’interno di un edificio.