Si è conclusa ieri la Mostra di Barbie al Mudec di Milano: la bambola icona che ha fatto sognare generazioni di bambine, tra cui anche me!
Dal 28 Ottobre fino a ieri 13 marzo, è stato possibile assistere alla prima mostra interamente dedicata all’incredibile vita di questa bambola che si è fatta interprete delle trasformazioni estetiche e culturali della società lungo oltre mezzo secolo di storia, ma – a differenza di altre, o di altri miti della contemporaneità che sono rimasti stritolati dal passare del tempo – ha avuto il privilegio di resistere allo scorrere degli anni e attraversare epoche e terre lontane, rappresentando ben 50 diverse nazionalità, e rafforzando così la sua identità di specchio dell’immaginario globale.
Ovviamente non potevo perdermela, durante il mio breve soggiorno a Milano, io che ho collezionato centinaia di Barbie, che ho sulla mia scrivania ancora chiusa nel suo scatolo originale, la prima Barbie con il costume a righe edizione da collezione 35esimo anniversario (Teen Age Fashion Model Barbie Doll nella riedizione del 2009 per la linea Collectors) e che ho gelosamente custodite nel mio garage le Barbie, le Skipper e tutti gli amici di Barbie che mi regalarono negli Stati Uniti oltre 20 anni fa e che non sono mai stati commercializzati in Italia!
Insomma, per una vera fan di Barbie ed un’eterna bambina come me, questa mostra è stata davvero il top!
Definirla una bambola sarebbe riduttivo. Barbie è un’icona globale, che in 56 anni di vita è riuscita ad abbattere ogni frontiera linguistica, culturale, sociale, antropologica. Per questo motivo il Museo delle Culture di Milano le dedica una mostra, curata da Massimiliano Capella, dal titolo Barbie. The Icon, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE e promossa dal Comune di Milano-Cultura e da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE in collaborazione con Mattel.
Barbie è sicuramente un simbolo della cultura del nostro tempo e, dagli anni Cinquanta ad oggi, è stato uno dei giocattoli preferiti di tante generazioni di bambine di tutto il mondo, ma non solo
Who is Barbie?
La mostra è articolata in 5 sezioni e preceduta da una sala introduttiva, Who Is Barbie?, dove si trovano i 7 pezzi iconici e rappresentativi per decadi dal 1959 ad oggi, oltre alle curiosità, ai numeri e al making of globale di Barbie per sapere subito “chi è Barbie”. In questa sezione ho ripercorso gran parte della mia infanzia rivedendo le Barbie con cui ero solita giocare: Barbie Tropical con i capelli lunghissimi che mi divertivo a tagliare, Barbie fiori di Pesco, Barbie Dream Date, Barbie luci di stelle, ecc. ecc.
Ogni sala espositiva è progettata e calibrata autonomamente partendo dal lavoro svolto dal curatore Massimiliano Capella: tanti capitoli di un’unica opera tridimensionale, usando tanti registri narrativi diversi per meglio raccontare le numerose sfaccettature della vita della nostra piccola protagonista. Tutto intorno a “lei” prende vita e forma in maniera tanto concitata quanto caleidoscopica, da diventare un indefinibile assurdo sconfinamento di forme, colori, luci, abiti, fantasie; insomma un luogo perfetto in cui rispolverare il nostro oramai sopito non sapere, e in cui gioire attimo dopo attimo fino al limite autoimposto.
Sapevate che il vero nome di Barbie è Barbara Millicent Roberts e ha fatto la sua prima apparizione indossando il celebre costume da bagno zebrato bianco e nero e sfoggiando la sua famosa coda di cavallo (ponytail), creata per lei da Larry Germain degli Universal Studios di Hollywood? La prima Barbie è stata venduta per 3,00 dollari e a oggi sono state vendute oltre 1 miliardo di esemplari.
Barbie e la moda
La prima sezione, Barbie e la moda, è dedicata a un aspetto centrale della vita di Barbie, la moda. Barbie è prima di tutto un’icona di stile e questo viene dichiarato fin dalla sua apparizione come Teen Age Fashion Model Doll e, un anno dopo, come Fashion Editor (1960). Il suo grande successo è da subito legato alla possibilità di comprare separatamente i diversi outfits creati ogni anno per il suo guardaroba, lasciando alle bambine la libertà di creare nuovi look e stili infiniti. Fin dal 1959 alcune creazioni sfoggiate da Barbie sono talmente in linea con le nuove tendenze estetiche internazionali e rappresentano un vero campionario in miniatura dell’evoluzione della moda e dello stile.
Per lei hanno disegnato abiti ed oggetti alcuni dei più famosi stilisti e designer e per oltre mezzo secolo a lei si è ispirata la moda, l’arte e l’immaginario popolare. Icona pop che ha segnato la storia e che, come ci racconta Caroline Corbetta nel suo saggio, è stata fonte ispiratrice di tanti artisti, che ne hanno riletto l’immagine in chiave emblematica.
In questa sezione, che si apre con la timeline della storia di Barbie, sono raccolte alcune creazioni che i più grandi stilisti del mondo hanno realizzato per Barbie nel corso dei decenni: da Valentino a Ferrè, da Versace a Dior, da Gucci a Calvin Klein, da Vivienne Westwood a Prada, Givency. Un video di approfondimento racconta la raffinatezza e la cura con cui vengono prodotte le bambole da collezione e il loro abbigliamento.
Barbie Family
La seconda sezione presenta la famiglia e gli amici di Barbie e si intitola infatti Barbie Family. La grande famiglia di Barbie comprende alcune sorelle e un fratello, amici, il fidanzato Ken e animali. Presentati i famigliari di Barbie, un video introduce il visitatore alle diverse abitazioni di Barbie, partendo dal 1962 per arrivare ai giorni nostri. Il percorso propone inoltre la ricostruzione della casa di Barbie, dove i piccoli visitatori possono entrare, conoscere e muoversi negli ambienti in cui lei vive e sentirsi parte della sua vita quotidiana oltre che scattarsi delle foto ricordo. La mostra, infatti è stata pensata sia per gli adulti che per i bambini.
Barbie Careers
Barbie è nata come modella ma in 56 anni di vita ha intrapreso oltre 15o professioni all’insegna di quello è stato da sempre il suo motto: I Can Be. La terza sezione Barbie Careers, attraverso la collezione di carriere internazionali, mostra la filosofia di Barbie che ha ispirato e incoraggiato tre generazioni di ragazze a sognare, scoprire ed esplorare un mondo dove tutto è possibile. Barbie è un mezzo attraverso il quale le bambine possono immaginare le loro passioni, grazie al potere del gioco aspirazionale. Con oltre 155 carriere intraprese, non esiste niente che Barbie non possa fare!
Dolls of World
La quarta sezione Dolls of the world rende onore a uno degli aspetti più originali e moderni della storia di Barbie: la ricerca, avviata fin dal 1964, di un legame tra le diverse culture, una varietà multietnica intesa come valore contemporaneo imprescindibile.
In questa sezione è possibile capire l’abbigliamento delle varie culture e paesi diversi del mondo, attraverso la nota bambola.
Si trovano, infatti, Barbie Dolls vestite con i costumi tradizionali di diversi paesi del mondo e i modelli prodotti per celebrare importanti momenti della storia contemporanea, come la fine della Guerra Fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica o la cauta del Muro di Berlino. In questa sezione i bambini possono divertirsi ad associare le diverse etnie delle Barbie esposte al loro contesto geografico e culturale attraverso una postazione che con voci provenienti da diversi paesi, abbinate a motivi musicali tradizionali, danno indicazioni per identificare il luogo suggerito e individuare la Barbie di riferimento.
Barbie Celebrity
La quinta e ultima sezione, Regina, diva e celebrity. Barbie icona globale racconta come nel tempo Barbie si sia identificata e confrontata con molte delle eroine dei suoi tempi. Prima di essersi identificata con le dive della contemporaneità, infatti, Barbie si è trasformata anche in alcune delle leggendarie figure della storia, quelle donne e regine che, grazie alla loro personalità, sono state vere e autentiche icone culturali: Cleopatra, Elisabetta I, Caterina de’ Medici, Madame Pompadour, ma anche icone di stile e tendenze come Audrey Helpburn, Grace Kelly, Marylin Monroe. C’è poi una sezione dedicata al cinema in cui Barbie interpreta alcuni tra i film più noti del nostro tempo: Dorothy de Il mago di Oz, Uccelli di Hitchcock, King Kong, ecc.
A fine percorso viene presentata Barbie Mudec, realizzata in esclusiva per la mostra a voler rappresentare la multiculturalità del luogo MUDEC e casella di posta dove i bambini possono lasciare a Barbie lettere, suggerimenti o disegni.
Insomma, una mostra bellissima, che mi ha fatto tornare indietro nel tempo per una mattinata!