L’altra faccia di Napoli nel film “Milionari” che racconta la storia del Clan dei boss di Secondigliano, i Di Lauro. Tratto dal libro di Luigi A. Cannavale e Giacomo Gensini “I milionari. Ascesa e declino dei signori di Secondigliano”, il film I Milionari, di Alessandro Piva, è stato presentato in anteprima nazionale a Napoli questa mattina al cinema Hart di Via Crispi. Domani il film esce ufficialmente in tutta Italia in più di 50 copie.
Presentato al Festival del Cinema di Roma del 2014 e diffuso solo ora, narra dell’ascesa e caduta del Clan Di Lauro attraverso il racconto di un boss e della sua famiglia, scissa tra l’aspirazione a una vita borghese e le pulsioni profonde della sopraffazione. Trent’anni di storia di una delle città più belle e discusse del mondo, il sogno di un ragazzo che si fa travolgere dalla brama di un potere fine a se stesso, per diventare l’incubo di un uomo e di chi gli vive accanto.
I rifermenti principali del film sono il gangster drama americano e poi la ricerca di un cast che tenesse credibile tutto l’affresco dichiara Alessandro Piva. L’elemento fondamentale è la scissione tra una famiglia che cerca di diventare borghese e le pulsioni criminali. Anche se il filone dei film di camorra ultimamente sta spopolando, questo è il primo film che attraversa un arco temporale di oltre 30 anni, raccontando la storia dei personaggi sin da quando erano bambini. “Mi piaceva l’idea di affidare il respiro della narrazione a un grande protagonista da tenere per mano. Crescere insieme a lui, invecchiare, vincere e perdere con lui. Cambiare” afferma il regista. “Accanto ai due attori principali, che pur non essendo napoletani si sono calati con talento e dedizione nei ruoli, il cast attinge ad un vasto, stimolante vivaio di talenti partenopei. Mi è parso naturale ricorrere a chi conosce le ambientazioni che siamo stati chiamati a restituire.” Ed è per questo che nel cast troviamo attori quali Carmine Recano, Francesco Di leva, Salvatore Striano e Gianfranco Gallo.
Questo non è un film che i giovani non possono vedere ma è un film che proprio i giovani devono vedere per capire la storia della camorra, ha affermato Francesco Scianna, il protagonista della storia che interpreta il ruolo di Marcello Cavani. Viviamo proprio la crisi culturale nella nostra realtà. Questo film può aiutare tantissimo i giovani a comprendere la realtà in cui viviamo, continua Scianna.
In questo film c’è un grande coinvolgimento del comune di Napoli, che ha coinvolto anche le scuole.
Proprio per questo motivo, il fim questa mattina è stato presentato anche in una scuola di Scampia, all’interno di un teatro gremito di giovani, come quartiere simbolico, parte dell’ambientazione del film.
L’assessore Daniele, presente sia alla presentazione a Scampia che a Via Crispi, ha detto che “a Scampia gli è sembrato, entrando, di avere un audience più adulta e non ragazzi delle scuole superiori e che questo film deve essere considerato un’occasione artistica e di attualità della città di Napoli. Tratto dal testo di un magistrato – continua l’Assessore Daniele – aiuta a far vedere che “le camorre” (termine di Isaia Sales) sono un fenomeno che può essere sconfitto. Contrastare il mito dell’invincibilità attraverso il cinema, nonostante è un fenomeno che ci accompagna da secoli. La speranza è che questo film scuota anche oltre Napoli. Lo considerano un grande aiuto per la città.”
Come ha dichiarato Francesco Scianna nella conferenza stampa di questa mattina, questo film si stacca dagli altri film di camorra. Non ci sono uomini affascinanti qui, ma uomini che si sfracellano e che si sciolgono con le vere delle candele. Personaggio molto conflittuale che lotta tra il bene ed il male e poi fa una scelta di un certo tipo per dare dignità alla propria vita. Si stacca dell’action Movie e racconta la complessità dell’essere umano.
Ha studiato il contesto storico ed ha vissuto alcuni mesi a Napoli per la costruzione del dialetto. Ha cercato di lavorare in profondità per rendere il più accessibile possibile la maschera che il personaggio cerca di velarci.
Protagonista femminile è Valentina Lodovini, che, pur non essendo napoletana, ha rappresentato le 2 medaglie di Napoli: qui ed in Fort Apache e nei due film di Siani: Benvenuti al Nord e Benvenuto al Sud.
Ha costruito il suo personaggio da sola, non ha mai incontrato la protagonista della storia. Le battute ed interpretazioni sono state sue scelte come attrice, cercando di immaginare come potesse essere realmente una donna come Rosaria, chiusa nella sua omertà del non sapere o meglio fingere di non vedere ciò che le accade intorno.
Conoscere è importante per capire e sconfiggere e film come questi portano alla luce ciò che molto spesso non vediamo o fingiamo di non vedere, proprio come Rosaria, protagonista femminile dei Milionari.