Foto: Ufficio Stampa

Napoli si prepara a celebrare un traguardo straordinario: 2500 anni di storia. Un anniversario che racconta l’anima di una città millenaria, capace di fondere tradizione e innovazione, cultura e accoglienza. Per l’occasione, il Comune di Napoli ha organizzato un ricco programma di eventi, mostre, spettacoli e iniziative che animeranno la città per tutto il 2025. Scopriamo insieme gli appuntamenti imperdibili!

Un nuovo logo per celebrare Napoli

Il primo passo di queste celebrazioni è stato la creazione del logo ufficiale, progettato dalla giovane grafica campana Rita Zunno, in arte “Kinky”. Il design racchiude simboli iconici della città: il mare, la sirena Partenope, l’arco architettonico, la leggenda di Virgilio. I colori riprendono la tradizione, con un tocco contemporaneo che riflette lo spirito di Napoli proiettato verso il futuro.

Spettacoli e rassegne teatrali

Il 2025 sarà un anno ricco di eventi dedicati al teatro e alla musica. Tra i momenti più attesi:

  • Serata speciale per Eduardo De Filippo: a marzo, il Teatro San Carlo ospiterà un evento in onore del grande drammaturgo napoletano, nell’80° anniversario della prima rappresentazione di Napoli Milionaria.
  • Remake del musical “Scugnizzi”: in primavera, il Teatro Politeama o il Mediterraneo metteranno in scena una nuova versione del celebre spettacolo di Claudio Mattone.
  • Concerti dedicati ad Alessandro Scarlatti: l’orchestra che porta il suo nome eseguirà brani inediti del compositore napoletano per il 300° anniversario della sua nascita.

Grande concerto in Piazza del Plebiscito

Uno degli eventi clou delle celebrazioni sarà il concerto tributo a Pino Daniele, previsto per il 18 settembre in Piazza del Plebiscito. Un’occasione per omaggiare il cantautore che ha saputo raccontare Napoli con la sua musica.

Percorsi tra fede e storia: “Donne di Fede Carità e Speranza”

Un progetto speciale porterà i visitatori alla scoperta delle figure femminili che hanno lasciato un’impronta nella storia della città. Otto itinerari, 77 visite guidate e 18 incontri musicali si svilupperanno nei conventi e nei monasteri napoletani, con eventi gratuiti fino a esaurimento posti.

E mentre si attende il cartellone completo di questo importante compleanno sono appena nati i percorsi giubilari nei conventi e nei monasteri di Napoli, alla scoperta delle figure femminili che hanno lasciato un’impronta profonda nella città partenopea, aprendo la strada a nuove forme di accoglienza e solidarietà. “Donne di Fede Carità e Speranza” sono 8 itinerari, 77 visite guidate, 18 incontri musicali e il pellegrinaggio di riconciliazione, dal 13 febbraio al 21 dicembre. Un progetto promosso e finanziato dall’Assessorato comunale al Turismo e alle Attività produttive, ideato e curato nella direzione artistica dalla professoressa Adriana Valerio, teologa e delegata arcivescovile per il laicato, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Napoli. Tutti gli eventi sono gratuiti fino a esaurimento posti con prenotazione da inviare all’indirizzo mail circuitoarte.assculturale@gmail.com. Si visiteranno monasteri, conventi e antichi luoghi di assistenza, gli itinerari, per tutto il 2025, per seguire tracce di un passato che continua a illuminare il presente. Un viaggio che porta alla riflessione e al rinnovamento interiore, ispirato al tema del Giubileo: la speranza. È parte del progetto anche il Pellegrinaggio di riconciliazione che toccherà le Chiese Gesù Nuovo, Santi Filippo e Giacomo, San Giorgio Maggiore e la Porta Giubilare del Carmine, in programma il 23 settembre, dalle 18.00 alle 9.30.

La rassegna “Vedi Napoli e Poi Torni”

E sempre promosso dal Comune, anche nel 2025 torna la rassegna: “Vedi Napoli e poi Torni”, con eventi distribuiti tra il centro storico, la periferia e luoghi simbolo della città, per valorizzarne il patrimonio culturale e identitario. Cinque appuntamenti principali scandiscono l’anno.

Tra i momenti principali:

  • “Vedi Napoli e poi… mangia” (Pasqua): show cooking, degustazioni e musica nelle piazze storiche.
  • “Vedi Napoli d’estate… e poi Torni” (maggio-ottobre): spettacoli e itinerari culturali tra le feste patronali.
  • “Vedi Napoli Sacra e Misteriosa… e poi Torni” (autunno): eventi dedicati alla fede e alla superstizione.
  • “Vedi Napoli a Natale… e poi Torni” (dicembre-gennaio): mercatini, concerti e il Concerto di Capodanno.

Nuovi spazi culturali e museali

Napoli punta anche sulla valorizzazione del suo patrimonio culturale con nuove aperture e progetti:

  • Casa Museo Roberto Murolo “Mu'”: un centro dedicato alla canzone napoletana, con mostre, concerti e laboratori. Tra le novità assolute in città, nel cuore del quartiere Vomero, nasce ‘Mu’, la Casa Museo Murolo, uno spazio culturale dedicato alla canzone napoletana e al celebre cantante. Il progetto, promosso dalla Fondazione Roberto Murolo, mira a custodire e valorizzare un patrimonio musicale unico, contribuendo allo sviluppo culturale e turistico di Napoli. ‘Mu’ non sarà solo un museo, ma un centro culturale vivo e interattivo, aperto a visite guidate, laboratori, concerti e studi musicali. Sono previsti eventi formativi, un laboratorio di liuteria e micro-concerti, ispirandosi al modello della Fondazione Amalia Rodrigues di Lisbona. La Casa Museo collaborerà con importanti istituzioni come l’Università Federico II e il Conservatorio di San Pietro a Majella, con l’idea di istituire un Master in Canto e Chitarra napoletani. Anche l’associazione ‘Napulitanata’ contribuirà con attività volte a coinvolgere giovani artisti e studiosi della musica napoletana. La casa di Roberto Murolo conserva arredi e ambienti originali, testimoniando un’epoca di fervore culturale. Qui si sono incontrati grandi nomi della cultura napoletana, come Salvatore Di Giacomo, i fratelli De Filippo, Totò, Raffaele Viviani e Libero Bovio e presto entrerà negli itinerari turistici tematici promossi dal Comune e che valorizzano la musica napoletana.
  • L’ascensore del Re al Palazzo Reale: un’installazione interattiva che guida i visitatori in un viaggio virtuale attraverso la storia del Regno di Napoli. Spostandosi verso il mare, ma sempre nel cuore della città, il Palazzo Reale invita i visitatori a un viaggio virtuale unico con “L’ascensore del Re”, un’installazione interattiva che permette di esplorare quattro secoli di storia attraverso un’esperienza multisensoriale che combina elementi visivi, sonori e tattili. Attraverso una narrazione evocativa, i visitatori possono immergersi nella vita di corte, rivivendo momenti chiave della storia del Regno di Napoli e delle Due Sicilie. Ogni piano dell’ascensore virtuale corrisponde a un’epoca diversa, permettendo di scoprire i cambiamenti architettonici, sociali e culturali del Palazzo. Particolarmente suggestivo è il quarto piano, che conduce i visitatori al Belvedere del Palazzo, recentemente restaurato e che fino a pochi anni fa, era riservato esclusivamente ai sovrani. Oggi, grazie a un progetto di recupero accurato, i visitatori possono ammirare non solo il paesaggio ma anche gli interventi artistici che arricchiscono il Belvedere, rendendolo un punto di osservazione privilegiato che unisce storia, arte e paesaggio urbano in un dialogo unico.
  • Chiesa Blu dei Cristallini: un esempio di rinascita artistica nel quartiere Sanità, con murales e opere d’arte contemporanea. E ancora, nel quartiere Sanità, chiese e catacombe si trasformano in spazi culturali, grazie al lavoro delle cooperative locali. Tra questi progetti spicca la riqualificazione della chiesa Blu dei Cristallini, che è diventata un simbolo di rinascita e di dialogo tra arte e comunità. È così chiamata per le suggestive tonalità dei murales che decorano le sue pareti, rappresenta un incontro tra tradizione religiosa e linguaggio artistico contemporaneo. Le opere di artisti come Tono Cruz e Mono González, insieme alle fotografie di Giuliana Volpe, trasformano lo spazio sacro in un luogo di riflessione e innovazione. Ogni murale racconta una storia, un legame profondo con la comunità locale e con la storia del quartiere, contribuendo a creare un ponte tra il passato e il presente. Grazie al lavoro delle cooperative locali, la chiesa Blu non è solo un sito artistico ma anche un centro pulsante di attività culturali e sociali. Eventi, laboratori e visite guidate coinvolgono residenti e turisti, generando un impatto positivo sia sul piano culturale sia su quello economico.
  • Catacombe di San Gennaro: gestite dalla cooperativa “La Paranza”, continueranno ad attrarre visitatori con percorsi culturali unici. A completare l’offerta culturale del quartiere Sanità, le catacombe di San Gennaro rappresentano un altro gioiello del patrimonio storico-artistico di Napoli. Questi suggestivi ambienti sotterranei, gestiti con cura dalla cooperativa sociale “La Paranza”, offrono un percorso unico tra affreschi paleocristiani, mosaici e tombe storiche che raccontano secoli di storia e spiritualità. Le catacombe sono anche un esempio di riqualificazione sociale e culturale: attraverso il coinvolgimento attivo della comunità locale, sono state trasformate in un polo di attrazione turistica e culturale che accoglie migliaia di visitatori ogni anno. Il loro recupero non solo ha restituito alla città un luogo di grande valore storico, ma ha anche creato opportunità di lavoro e formazione per i giovani del quartiere, consolidando un modello di crescita sostenibile e inclusiva.
  • Linea 6 della metropolitana: nuove stazioni d’arte che trasformano i viaggi sotterranei in esperienze artistiche immersive.

    Napoli, però, è anche una città di innovazione artistica e architettonica, come dimostra l’incredibile progetto della Linea 6 della metropolitana. Ogni stazione è una vera e propria opera d’arte contemporanea, dove le sculture e le installazioni trasformano gli spazi urbani in musei sotterranei. Il viaggio lungo questa linea diventa così un’esperienza immersiva: le pareti colorate e le opere d’arte si fondono con il movimento dei passeggeri, creando un ritmo che scandisce la vita della città. Tra le nuove stazioni spicca quella di Chiaia progettata dall’architetto napoletano Uberto Siola arricchita dall’intervento artistico del regista Peter Greenaway. L’installazione offre ai passeggeri un’esperienza visiva unica, rappresentando un

    viaggio mitologico dalle profondità della terra fino all’Olimpo. E ancora quella di Arco Mirelli progettata dal tedesco Hans Kollhoff. La struttura si distingue per due padiglioni in vetro che richiamano l’architettura originaria dei giardini della Villa Comunale. All’interno, l’artista Rebecca Horn ha realizzato un’installazione composta da coni di rame, accompagnata da un sottofondo musicale di Hayden Chisholm, creando un’atmosfera suggestiva per i viaggiatori.

  • Gastronomia: Napoli si conferma poi regina dell’enogastronomia, distinguendosi per un’offerta culinaria che combina autenticità e sperimentazione. Questo primato è stato confermato anche dalla classifica TasteAtlas 2025, che celebra Napoli come la città dove si mangia meglio al mondo.

Mostre imperdibili

Il Museo Archeologico Nazionale (MANN) propone un’esposizione straordinaria: “I tesori della legalità”, con oltre 600 reperti recuperati dai traffici illeciti. Inoltre, riaprirà la Sezione Numismatica, con una collezione di monete che raccontano la storia economica della città.

Un anno di celebrazioni

Le iniziative per i 2500 anni di Napoli sono pensate per coinvolgere turisti e cittadini in un viaggio che intreccia passato e futuro. Con mostre, concerti, itinerari culturali e nuove aperture, il 2025 sarà un anno indimenticabile per chi vorrà scoprire la città in tutta la sua bellezza.

Segnate in agenda gli appuntamenti e preparatevi a vivere la magia di Napoli!