Ma i blogger e gli influencer le pagano le tasse? Se lo chiedono in tanti pensando che siano degli scrocconi che vanno in giro in cambio di hotel, pranzi e cene gratis. Ma in realtà, non si tratta di un gioco, ne’ di avere un hotel o viaggio gratis, ma di un lavoro vero e proprio che richiede, oltre all’ospitalità e/o al prodotto omaggio (che può essere un vestito, un sevizio, un accessorio o un oggetto di arredamento), anche una retribuzione.
Chi sono i blogger e gli influencer e che lavoro fanno?
Chi è il blogger e cosa fa
Chi è l’influencer e cosa fa
L’influencer invece è un personaggio pubblico, conosciuto principalmente sui social che deve la sua notorietà ai contenuti che condivide principalmente su Instagram e tiktok sotto forma di: fotografie, reel, post, video, stories.
Il termine influencer è molto “giovane”, legata alla diffusione enorme del web e dei social network, specialmente tra i giovanissimi, avvenuta nel corso degli ultimi anni.
Spesso, quando si parla di influencer, si pensa a grandi nomi come Chiara Ferragni o Kim Kardashian, ma in realtà loro sono delle vere e proprie celebrities.
Anche gli influencer, come i blogger, possono essere specializzati in un settore o format specifico: intrattenimento, viaggi, moda, beauty, ecc.
Come guadagnano blogger e influencer?
Molti erroneamente pensano che dopo un certo numero di followers basti pubblicare una foto su Instagram o un video su Tik Tok per guadagnare, ma in realtà non è così.
Tik Tok paga gli influencer dopo un certo numero di followers, vero, ma si tratta di cifre irrisorie.
Dopo un certo numero di follower (orientativamente 10.000) si raggiunge una certa “popolarità” e, di conseguenza una certa influenza sul pubblico – da qui il termine influencer – e sono le aziende stesse a contattare questi personaggi per promuovere prodotti di vario genere.
Si crea un progetto a tempo di promozione pubblicitaria, si stila un brief con le indicazioni sulla promozione dei contenuti, si stabilisce un budget, si stila un contratto e l’influencer promuoverà il prodotto sui suoi social seguendo delle direttive aziendali pur mantenendo il suo stile, in cambio di una remunerazione.
Di conseguenza, non appena l’influencer si afferma nel “giro”, i guadagni possono diventare molto, molto elevati: basti pensare che, per una foto pubblicata sui social, le aziende sono disposte a pagare anche migliaia di euro.
Questa remunerazione non avviene sotto forna di regalo, ma che viene formalmente contestualizzata.
Basti pensare che a lavorare con gli influencer non sono solo i piccoli negozi di paese, ma anche e soprattutto le grandi multinazionali, che devono “giustificare” in contabilità tutte le entrare e le uscite.
Diventa quindi necessario aprire la partita iva.
Apertura partita iva per blogger e influencer
Quando si inizia a guadagnare in modo regolare e a ottenere collaborazioni fisse diventa quasi obbligatorio dover aprire la Partita IVA e pagare le tasse!
Eh già: nonostante sia possibile effettuare collaborazioni occasionali – ovvero limitate nel tempo, per un massimo di 30 giorni per ciascun committente – tramite ritenuta d’acconto, chi svolge un’attività regolare, a prescindere dal fatturato, deve necessariamente aprire la Partita IVA, versare le tasse e i contributi.
Codice Ateco per blogger e influencer
Per ovviare al problema, dunque, potrai scegliere quindi uno dei seguenti codici Ateco:
- 73.11.02 – Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari.
- 73.11.01 – Ideazione di campagne pubblicitarie.
- 74.90.99 – Altre attività professionali nca.
Il regime fiscale
Molto importante poi la scelta del regime fiscale.
Allo stato attuale, la soluzione più vantaggiosa consiste nel regime forfettario, il regime agevolato per i freelance che guadagnano fino a 65.000 euro all’anno. La principale agevolazione consiste nel versamento di una sola imposta sostitutiva, con aliquota fissa al 5% per i primi cinque anni (se possiedi i requisiti per l’aliquota start-up) o al 15% per sempre, sul reddito imponibile, vale a dire sul fatturato annuo, meno una percentuale per le spese del 22%.
Altri vantaggi, per chi si avvale del regime forfettario, sono:
- franchigia IVA, che permette di offrire tariffe non maggiorate dell’Imposta sul Valore Aggiunto, dunque più basse e competitive rispetto ai concorrenti che si avvalgono del regime ordinario;
- esonero da studi di settore, esterometro, fatturazione elettronica, ecc.;
- contabilità semplificata, con semplice conservazione e numerazione delle fatture (senza registrazione).
Per accedere al regime forfettario, oltre a non superare la soglia massima di reddito di 65.000 euro, occorre essere residenti in Italia (o in un Paese che abbia stretto accordi economici con il nostro, purché si produca il 75% del fatturato su territorio italiano). Inoltre, sono esclusi tutti coloro che possiedono quote di partecipazione a società o che svolgono ruoli di controllo presso S.R.L. appartenenti al medesimo settore.
Iscrizione alla Gestione Separata INPS
Bisogna poi iscriversi alla cassa di previdenza per versare i propri contributi previdenziali. L’influencer, come altri professionisti che svolgono attività innovative (il webmaster, il social media manager, il copywriter e tante altre figure non ancora regolamentate), non ha una specifica cassa di riferimento, né un ordine o un albo (ad esempio, l’ordine dei giornalisti che ha l’INPGI). Pertanto, dovrà completare l’iscrizione alla cosiddetta Gestione Separata INPS, nella sezione riservata ai liberi professionisti.
La scelta del commercialista
La gestione della Partita IVA può diventare difficoltosa, specialmente per chi si sposta spesso per lavoro.
L’influencer appartiene, nella maggior parte dei casi, alla categoria dei “nomadi digitali“: giovani che lavorano tramite il computer, da casa o senza una sede fissa, e che viaggiano a seconda delle collaborazioni intraprese.
In questo caso, stare dietro a tutti gli adempimenti è difficile, se non impossibile. Come recarsi dal proprio commercialista, quando ci si trova per un mese a Fuerteventura o alla Fashion Week di New York?
Per fortuna, esiste Fiscozen! Il servizio online che ti permette di gestire obblighi e scadenze tramite una comoda piattaforma digitale. Un team di consulenti esperti si occuperà dei vari adempimenti mentre tu dovrai dedicarti solo alla realizzazione dei tuoi contenuti web.
I professionisti di Fiscozen ti aiuteranno ad aprire gratuitamente la tua partita iva, gestire quella che già hai e ti supporteranno nel calcolo delle tasse e nella gestione di tutte le incombenze fiscali.