Il Piccolo Principe, il capolavoro della letteratura infantile di Antoine di Saint Exupery che ancora oggi appassiona grandi e piccini, e che il 1 gennaio uscirà nelle sale cinematografiche italiane con un nuovo emozionantissimo film, l’8 dicembre è stato proposto in una versione teatralizzata e danzante nel Teatro dei Piccoli di Napoli. Uno spazio artistico e teatrale dedicato interamente alle nuove generazioni, giunto al secondo anno di vita grazie ad un progetto ideato e realizzato da quattro imprese culturali napoletane: Le Nuvole, I Teatrini, Progetto Sonora e CineTeatro La Perla.
Si è trattato di uno spettacolo teatrale pensato per i bambini, ma adatto principalmente ad un pubblico adulto.
La rappresentazione danzata del Piccolo Principe, con una colonna sonora emozionante, costumi e coreografie davvero bellissime e ballerini di alto livello, è stara realizzata da Campania Arte danza, associazione di scuole di danza associata alla Federazione Nazionale Associazioni Scuole di Danza nell’ambito del progetto “Leggere per… ballare” attivo dal 1996.
Lo spettacolo, liberamente tradotto dall’omonima opera di Antoine de Sant Exupèry, ha debuttato al Teatro delle Palme di Napoli nel 2007.
Il regista Arturo Cannistrà, interpretando la diversa visione della realtà adulto-bambino, ne sintetizza il rapporto conflittuale con la frase: “…chissà perchè gli adulti non capiscono mai il mondo dei bambini…e pensare che tutti i grandi sono stati bambini una volta…”.
Il Piccolo Principe è stato scelto per il grande contenuto poetico e didascalico che ben si sposa con il messaggio che la FNASD e Campania Arte Danza intendono comunicare e cioè che la danza e la cultura camminano insieme.
La danza esprime un linguaggio universale ed ha il grande pregio di comunicare in maniera diversa a seconda di chi crea, così l’idea del regista pone la scenografia come visione della storia da parte degli adulti e la danza come visione della storia da parte dei bambini. L’anima del racconto naturalmente è il linguaggio della danza in tutte le sue espressioni, che si accompagna all’uso diverso della voce recitante e all’alternarsi delle scene, che hanno come unico obiettivo la presentazione della storia vissuta in un sogno.
“Tutto il percorso coreografico è diviso a strisce, ogni striscia ha un significato. Il lavoro non si basa solo sul raccontare ma trasmette degli insegnamenti. Farà riflettere il pubblico adulto e tutti noi. I bimbi saranno nel loro mondo” conclude Arturo Cannistrà.
Lo spettacolo è diviso in quadri che prendono spunto da frasi celebri de Il Piccolo Principe per interpretarle poi liberamente con spettacoli danzanti. Si alternano così sul palco il piccolo principe, l’aviatore, un gruppo di ballerine, il Re e così via fino all’epilogo finale….per uno spettacolo emozionante, forse poco adatto per i bambini ma che fa riemergere il bambino che è dentro ognuno di noi!