Per gli amanti del trekking e delle escursioni in mountain bike, un bellissimo sentiero da percorrere in bici (o a piedi) in Via Postumia tra il Friuli Venezia Giulia e la Liguria che attraversa ben 9 siti Unesco e 6 regioni: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Liguria.
Il percorso in bici è diverso da quello per il trekking. Entrambi gli itinerari sono studiati per stupire con le tante bellezze di questo sconosciuto Nord Italia (ricordo che è il percorso che unisce più siti UNESCO in Europa) a via nel prossimo futuro. Il percorso cicloviaggio passa anche da Castellania in onore al grande campione.
Ecco di seguito tutte le indicazioni che ci ha fornito Andrea Vitiello, Presidente Associazione Amici della Via Postumia A.P.S, che questo percorso lo conosce come le sue tasche e che ha iniziato a studiarlo nel 2013.
L’itinerario cicloturistico lungo la Via Postumia
Il cammino nei primi 200 km si svolge su strade secondarie senza traffico, ciclovie, argini di fiumi.
La campagna Friulana e Veneta sono il paesaggio rurale che vedremo, con in lontananza le Alpi Giulie. Si parte dalla meravigliosa Basilica di Aquileia, i suoi mosaici, la cripta degli affreschi e tutta la sua area archeologica narrano di una storia grandiosa. Attraverso la Via Sacra giungiamo al porto fluviale e poche centinaia di metri per essere dinanzi al museo paleocristiano. Passati Terzo di Aquileia e Cervignano del Friuli arriviamo a Strassoldo, con i suoi castelli e mulini fiabeschi, e non secondario aspetto una fricheria buonissima.
Da Strassoldo andiamo verso Aiello del Friuli, il paese delle meridiane(capirete il perché …) e giungiamo dinanzi alle possenti mura della città stellata: Palmanova. La piazza ottagonale, e il giro delle mura lasciano senza fiato. Attraversiamo la campagna friulana, ricchissima di acqua di risorgiva, passando Porpetto, San Giorgio di Nogaro,Carlino. Prima di arrivare a Palazzolo dello Stella passiamo un luogo speciale, il Bosco Lupanico/Baredi, luogo dove riposare. A qualche km troviamo Palazzolo dello Stella, col suo ponte ligneo sul fiume stella, il romano Anaxum col suo antico ponte romano. Continua la campagna tra strade sterrate e secondarie fino a Latisana, confine tra Friuli e Veneto. Passiamo il fiume Tagliamento entrando in Veneto a San Michele, e proseguiamo verso Giussago e Concordia Sagittaria, perla della Via Postumia, da vedere i siti archeologici, la Basilica di Santo Stefano, il Battistero, e prendendo il bus davanti alla Basilica consiglio una visita a Portogruaro. Lasciata Concordia Sagittaria ci dirigiamo sempre in sicurezza verso San Stino di Livenza, percorrendo un tratto di Via Annia. Da San Stino col bus consiglio di raggiungere Caorle per una visita. Il Cammino continua seguendo tranquilli argini fluviali in serie fino ad arrivare a Motta di Livenza e poi a Oderzo, antica Opitergium, con il suo Analemma più grande in Italia davanti al Duomo. Questa antica città ricca di siti archeologici e palazzi è tutta da scoprire. Lungo ciclabile e sempre strade secondarie arriviamo ai sentieri della grande guerra, sull’argine della Piave. Seguiamo il suo percorso passando Noventa di Piave e cambiamo argine sul ponte a pedaggio di Fossalta di Piave, risalendo sull’argine fermiamoci a vedere il memorial dedicato al grande scrittore Hemingway che qui fu ferito durante la guerra, quell’Hemingway che ci collega a Pamplona sul Camino de Santiago. Continuiamo fino a Musile di Piave dove svoltiamo sul ramo morto del Fiume , la vecchia Piave fino a Caposile, meravigliosi i ponti a bilancino e di barche che ivi troviamo. Inizia un percorso paesaggistico meraviglioso, la laguna Veneta, farla al tramonto è un sogno. Dieci km di pace e bellezza. Arrivati a Portegrandi, iniziamo a seguire il corso del Sile fino a Casale sul Sile su un percorso idilliaco. Da Casale il sogno Continua, e la visione di Casier prima e del Cimitero dei Burci ci portano in una ambientazione unica. Finiamo questi 200 km arrivando nella bella ed elegantissima Treviso, tutta da scoprire , chiese, musei (fontana delle Tette, leggete la storia, una Bodegas de Irache 500 anni prima!!), palazzi ,Porte e Mura , un gioiello questa antica Tarvisium.
Nella pianura Veneta tra borghi medievali, boschi inaspettati, mulini e l’arrivo al Terzo sito UNESCO.
Il cammino inizia dal centro di Treviso, uscita dalla città in sicurezza , verso la ciclovia Treviso/Ostiglia che seguiremo fino a Badoere, bel borgo con la sua strepitosa Rotonda. Dopo qualche km troviamo il Gran Bosco dei Fontanassi, una meraviglia. Il percorso su strade rurali ci porta a San Marco di Resana e poi a Castelfranco Veneto , col suo meraviglioso Duomo (pala del Giorgione meravigliosa) e la chiesa di San Giacomo Maggiore, vi era un Ospitale per pellegrini anticamente. Tra campi e strade secondarie arriviamo nel borgo murato di Cittadella, altra perla (consiglio il giro di ronda sulle Mura, strepitoso). Ci dirigiamo verso San Donato e Fratta, attenzione al piccolo oratorio alla sinistra, affrescato dal Mantegna in gioventù. Arriviamo a Piazzola su strade asfaltate secondarie , attraversando il Brenta(attenzione a sinistra appena passato il ponte pedonale trovate un sentiero che conduce ad una bella spiaggetta). La magnifica Villa Contarini nel centro storico ricompensa di ogni fatica. Ripresa la Ciclovia Treviso/Ostiglia deviamo verso Camisano Vicentino e tra mulini e campi arriviamo prima a Quinto Vicentino e infine al sito UNESCO Vicenza e le sue meraviglie. La Basilica Palladiana, il Santuario di Monte Berico, il Teatro Olimpico, sono solo una minima parte di una città antica, elegante e ricca di cultura ed enogastronomia. Altro gioiello tutto da scoprire.
Da un sito UNESCO a un altro, da un gioiello ad una perla.
Dall’inizio del Cammino incontriamo le prime salite, saranno strappi corti ma ripidi quelli sui Monti Berici. Si parte subito salendo al Santuario di Monte Berico, uno sguardo al panorama dalla bella piazza e via verso il versante opposto della prima collina, sentiero in discesa e arriviamo alla bella chiesa di Sant’Agostino. Ancora qualche km e si arriva ad una salitaccia che ci porta a Valmarana. Qui inizia la sentieristica vera e propria tra vigneti, boschi e panorami sulle colline , che ci porterà a Brendola Alta, con la sua Rocca e la Chiesa di San Michele, arrivati a Brendola Bassa un inconsueto Duomo “Incompiuta” lascia il visitatore stranito, in centro ogni servizio. Il Cammino continua ora in pianura per risalire verso San Vito, e ancora su meravigliosi sentieri portarci a vedere Lonigo dall’alto, arrivando dall’eremo dei Pavoniani. Ormai siamo quasi in centro storico, molto bello e curato, Palazzo Pisani e il Duomo sono due bellezze, come più avanti sul Cammino consiglio una visita al Santuario della Madonna dei Miracoli. Su ex ferrovia andiamo verso la campagna basso veneta arrivando a Lobbia, Gazzolo e Arcole, con la sua bella piazza e l’importante obelisco Napoleonico. Ci dirigiamo verso il fiume Adige, saliamo sul suo argine e su comoda ciclabile arriviamo a Zevio, da vedere il Municipio circondato dal fossato con cigni e tartarughe e la piazza antistante con le Chiese di Santa Toscana e San Pietro. Tornati sul Cammino sempre su ciclabile arriviamo a Bosco Buri e la sua bella Villa. Siamo ormai a pochi km dal quarto sito UNESCO, la meravigliosa e antica Verona. Seguiamo il fiume fino ad avere l’anfiteatro romano a destra e in alto il Castel San Pietro dal quale al tramonto si gode di una vista unica sulla Città Scaligera,a sinistra Ponte Pietra (il Ponte Postumio era poco prima , ma essendo ligneo non ne è rimasta traccia) . In questa città numerosissime le cose da vedere , la Cattedrale, Santa Anastasia,San Zeno,la Arena , l’Arco dei Gavi col basolato originale della Consolare Via Postumia, il Castelvecchio col suo Ponte stupendo, il Palazzo della Gran Guardia, la Basilica di San Lorenzo, il Santuario di Lourdes, l’Arsenale e tanto altro. Seguendo il fiume sulla sponda destra verso la diga di Chievo inizia la Alzaia che ci porta a Pescantina (con la sua chiesetta di San Rocco dal meraviglioso portone )su un percorso immerso nella natura. Svoltiamo verso Bussolengo e su ciclabile raggiungiamo Pastrengo, in lontananza il Lago di Garda, a destra il Monte Baldo e la Valpolicella .Il cammino prosegue tra vigneti e strade tranquille fino al bel borgo di Colà di Lazise , da qui fino a Pacengo, dove arriveremo davanti all’ingresso di Gardaland. Il lago è vicinissimo. Arriviamo sulle sue sponde e sul lungolago arriviamo a Peschiera del Garda, quarto sito UNESCO, la antica Romana Arilica dove una leggenda vuole che Attila fu fermato dal Papa Leone l senza armi. Altra perla di questo Cammino.
Le colline Moreniche del Garda, i fiori di Loto , i siti UNESCO : una pianura mai piatta.
Attraversato il paese, si giunge al Santiario del Frassino che merita una visita, molto bello il chiostro. Entriamo ora in Lombardia, nelle colline moreniche del Garda. Il primo paese è un borgo medievale, Ponti sul Mincio col suo castello Scaligero ( una Gastronomia,una pizzeria e un panificio ottimi). Il secondo borgo dopo un percorso nella natura (voltatevi indietro e godetevi il castello con dietro il Monte Baldo mezz’ora dopo Ponti sul Mincio, spettacolare) è Monzambano, altro borgo medievale, col castello anch’esso, la bella Chiesa di San Michele, e una fantastica accoglienza per i pellegrini in Tenda alla Area di sosta Camper. Il percorso dopo Monzambano è stupendo , sul saliscendi di queste dolci colline ci porta prima alla frazione di Ariano, poi a Reale e infine con qualche km su strada(attenzione) a Volta Mantovana, anche questo Borgo medievale, dove consiglio di vedere il Castello, il Municipio, incluso le stanze interne, la limonaia e il giardino. Da Volta Mantovana lasciamo le colline per riprendere la pianura, ma una pianura mai piatta, nella campagna mantovana. Si arriva alla frazione di Torre di Goito e su un bellissimo sentiero a pochi passi dal Mincio arriviamo a Goito, con la sua Torre antica, la piazza e i ruderi delle mura. Da Goito seguiamo ancora il Mincio per poi seguire una comoda e bella ciclabile fino a Rivalta sul Mincio, dove l’antico porto fluviale oggi vede affacciarsi il bel ostello e l’infopoint. Da Rivalta solo pochi km su ciclabile per arrivare al meraviglioso Santuario di Grazie di Curtatone, luogo eccezionale, la piazza dei Madonnari di Agosto, il parco delle ninfee sulla destra e un interno da brividi (alzate gli occhi al soffitto appena entrati….) . Un vero gioiello. Ancora 8 km e saremo a Mantova , città straordinaria, sesto sito UNESCO,ma prima di arrivare un meraviglioso sentiero sul lungolago Superiore ci regala scorci da sogno . L’arrivo in città sempre vicino al lago è bellissimo, seguiamo il sentiero fino ad arrivare davanti a Castel San Giorgio, dietro di esso il fantastico centro storico della città dei Gonzaga. I monumenti sono tantissimi da vedere, consiglio il biglietto cumulativo per i musei di Mantova e Sabbioneta. Non potete mancare Palazzo Te, Palazzo Ducale, Piazza Virgiliana, il museo Archeologico, la Cattedrale di San Pietro, la Basilica di Sant’Andrea(dove riposa Andrea Mantegna), Santa Maria del Gradaro, Santa Maria degli Angeli,la rotonda di San Lorenzo con la Torre dell’Orologio. Il cammino prosegue sulla sponda dei laghi di mezzo e inferiore (Mantova fu ideata dai Gonzaga come isola, ovvero aveva un quarto lago poi prosciugato) fino a giungere a Pietole (si passa davanti al forte in abbandono), e la antica frazione di Andes, paese che diede i natali al sommo poeta Virgilio. Da qui ci si addentra maggiormente nella campagna Mantovana andando verso sud fino a vedere il grande fiume Po. Siamo in frazione Boccadiganda, seguiamo l’argine maestro fino a Borgoforte (a un paio di km dal cammino il bel forte austriaco). Continuiamo su argine asfaltato, passiamo la frazione di Scorzarolo, e giunti al ponte di Barche, dove il fiume Oglio si innesta nel Po noi cambiamo argine e seguiamo quello del fiume minore fino a Marcaria. Superiamo il fiume sul ponte e puntiamo San Martino dall’Argine (arcinoto per il Budino San Martino). Questo borgo dai bei portici policromi ci avvicina alla città ideale di Vespasiano Gonzaga, Sabbioneta. Arriveremo al settimo sito UNESCO su sterrati tra i campi e belle strade secondarie(una piccola deviazione ci porta a vedere la bella chiesa di Villa Pasquali). Sabbioneta cinta da possenti mura e fossato è un capolavoro di Vespasiano Gonzaga, già artefice delle mura della Cittadella di Pamplona. Da vedere i musei di questo borgo, compresa la Sinagoga e il Teatro all’Antica.
Il grande fiume e la sua campagna, immersi nella natura tra 2 siti UNESCO.
Si riparte da Sabbioneta,siamo entrati dalla Porta Imperiale, ora usciamo dalle mura da Porta Vittoria, passando a fianco al cimitero e seguiamo il sentiero che ci porta tramite gli arginelli a Ponteterra, qui su strada secondaria raggiungiamo il Santuario della Fontana che custodisce inoltre le spoglie del grande pittore Parmigianino. Superato il bel luogo di pace si arriva a Casalmaggiore, elegante borgo ricco di palazzi storici, belle chiese e il museo del Bijou. Il castello,ora sede del Municipio e la sua piazza lasciano senza fiato. Il tramonto sul lungofiume è una gioia. Il cammino continua nel parco della golena del Po, stupenda la natura, ci regala scorci inaspettati. Su argini inferiori,strade sterrate e strade campestri lambiamo i paesi di Martignana, Po, Gussola, Torricella del Pizzo, il cammino ci passa a poche centinaia di metri (per coloro che necessitano di ristorarsi). Si prosegue verso Motta Baluffi, siamo nella campagna Cremonese,con la bruma regala visioni romantiche. Nel nulla arriviamo a Solarolo Monasterolo, con il suo Ostello e chiesa dei Santi Pietro e Paolo, tipico luogo da Cammino. Sempre su argini torniamo verso il grande fiume, arrivando alle sue sponde a Isola Pescaroli, con il Santuario della Madonna della Fiducia e il “baretto” sul battello. Sebbene si sia nella piena pianura padana i colori e il paesaggio non sono monotoni, le albe e i tramonti assumono tonalità cromatiche molto belle. Il cammino prosegue verso San Daniele Po, ci passa a circa un km, in paese trovate tutti i servizi e la stupenda chiesa nonchè il Museo Paleontologico. Ci stiamo avvicinando sempre di più alla bella Cremona. Ora su strade asfaltate ,arriviamo a Stagno Lombardo, interessanti i monumenti naturali dei Budri. Da stagno Lombardo su bella ciclabile ci dirigiamo verso le sponde del Po che rivedremo subito dopo aver trovato il sentiero nella natura (con belle spiagge) appena superato il lido Ariston.In fondo a questo bellissimo sentiero ci attende il Cristo del Po. Ormai il Torrazzo ci fa da faro guidandoci dai suoi 112 metri. Sul Cammino attraversiamo ancora Bosco ex Parmigiano, al quale si arriva su ciclabile. Usciamo dal paesino subito portandoci su bel sentiero che ci conduce ad un arginello, puntiamo sempre il Campanile, seguiamo il corso del torrente arrivando in Via Lungastretta da qui in Via del Sale e sulla destra arriviamo in centro storico. Cremona è un altro gioiello di questa Via, le botteghe antiche del Torrone,il Museo del Violino, i Palazzi antiche e le sontuose Chiese,in particolare la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Battistero,la Loggia dei Militi,la Chiesa di San Lorenzo,la Chiesa di Sant’Agostino,Sant’Agata,Santa Maria Maddalena ,il Monastero di San Giuseppe in San Sigismondo. Scoprite questa cittadina sempre troppo poco conosciuta, regala una infinità di scorci unici.
Dalla pianura alla collina, ma prima si transita a Piacenza…. importante snodo tra Via Francigena e Via Postumia
Ripartiamo da Cremona, arriviamo sull’argine del Po e lo attraversiamo sul ponte di ferro , svoltiamo a sinistra e passiamo sotto il ponte per raggiungere la ciclabile che ci porterà a Monticelli d’Ongina(tutti i sevizi). Da qui sempre su ciclabile e bei scorci fluviali arriveremo a San Nazzaro,siamo a metà percorso verso Piacenza. Su strade campestri , altri argini, e strade secondarie raggiungiamo prima Zerbio, poi Fossadello e Mortizza. Siamo oramai alla periferia di Piacenza , ancora qualche km e arriveremo in Piazza Cavalli transitando davanti all’imponente Palazzo Farnese. Piacenza merita di essere visitata. La Cattedrale, la chiesa di San Francesco, la chiesa di Sant’Antonino,la Basilica di Santa Maria di Campagna,le chiese di San Savino e San Sisto , le gallerie d’arte, questa città è un gioiello spesso dimenticato. Attraversiamo la città e svoltiamo verso Ovest per superare gli ultimi fiumi, il Trebbia e il Tidone. Ora davanti a noi abbiamo le colline piacentine. Tocchiamo comunque diversi paesi con servizi, Gragnano Trebbiense, Campremoldo Sopra, Mottaziana. Siamo ormai quasi ai piedi dei meravigliosi colli piacentini, attraversiamo le ultime frazioni di Breno di Mezzo e Sopra e Bilegno e arriva la prima ascesa che ci porta a Castelnovo Val Tidone e il suo castello. Qui il paesaggio muta , le vigne a perdita d’occhio, i colli disegnati dalla fatica e maestria umana, sulle creste delle colline si vedono borghi e castelli . Tra continui saliscendi passiamo Albareto, Ziano Piacentino (castello e fontana), Montecucco, Rovescala (castello), Montù Beccaria,Canneto Pavese, Colombarone e infine il nostro arrivo al B&B Monteguzzo , e la sua vista incantevole sul castello di Cigognola. Gli ultimi 30 km di questa traccia sono una full immersion onirica nel paesaggio, nei profumi e nei sapori. Da Colombarone la Via Postumia affianca la Via degli Abati ,volendo si può arrivare alla stazione di Broni facendo 3.5 km(tutta discesa).
Il Camino Francese ha la Rioja, la Via Francigena ha la Toscana, la Via Postumia ha l’OltrePo.
Ripartiamo dal B&B Monteguzzo, qualche km dopo Colombarone. Torniamo sulla strada e in discesa andiamo verso Martinasca, il terreno spiana, davanti a noi sempre più vicino il castello di Cigognola, l’ascesa sarà ripida, ma con un paesaggio che ci da la giusta carica. Arrivati a incrociare la Sp 198 abbiamo 2 possibilità,andare diritto e scendere dietro la casa in cima alla collina oppure svoltare a sinistra,fare un piccolo pezzo di provinciale e svoltare a destra(preferibile questa, fonte ottima e evitiamo di transitare davanti alla casa privata).Seguiamo il sentiero che ci conduce tra i vigneti(troveremo un bivio,teniamo la destra verso il castello comunque).Arrivati in piano, siamo quasi in paese. Arriviamo al Castello e svoltiamo a sinistra dove iniziamo una discesa(a sinistra il bel laghetto e le coltivazioni di vite della famiglia Moratti,proprietaria del Castello).Seguiamo la strada fino a quando fa un curvone a destra, noi passato il grande albero prima della curva svoltiamo a sinistra, in discesa tra i filari di vigna. Seguiamo il sentiero, siamo immersi in un anfiteatro naturale di vigneti straordinari. Arriviamo a Vicomune. Arrivati in paese, vicino fontana andiamo a sinistra , la strada si fa sentiero e inizia a salire a destra. Seguiamo questo sentiero, la salita non è molto dura,dopo un tornante a destra e uno a sinistra in fondo al sentiero vediamo delle case, siamo a Pecorara. Passiamo tra le case e torniamo su strada,in fondo a destra in alto vediamo una bella chiesa, andiamo verso di essa , ,ma arrivati al gruppo di caseggiati, lasciando la chiesa a sinistra svoltiamo a destra nel sentiero, siamo a Quadrivio e il nostro prossimo obiettivo è Redavalle, che raggiungiamo su un sentiero simile a Hontanas, il paese,anzi il campanile lo vedremo solo quando saremo molto vicini, fino ad allora il paesaggio sublimerà il nostro sguardo. Da Redavalle andiamo verso Santa Giuletta(tutti i servizi), svoltiamo a destra poco prima del paese. La salita è impegnativa ma sempre bellissima, spiana ad un incrocio e risale dopo la curva a sinistra verso la cascina Travaglina.Tornati in piano su asfalto andiamo a destra verso Castello,frazione di Casteggio,il paesaggio a sinistra nella vallata è un incanto e sulla cresta il possente Castello di Mornico Losana domina maestoso. Arrivati al paese continuiamo diritto in discesa,sempre immersi tra le vigne. La discesa finisce sulla Via Emilia(un tempo Via Postumia),in pianura. Andiamo a sinistra verso Fumo. Oltrepassato la Chiesa della Madonna di Caravaggio di Fumo, andiamo a sinistra e subito a destra e seguiamo la strada ,giunti a Rivetta facciamo la curva a gomito verso destra e svoltiamo a sinistra verso Mairano (bella la Chiesa di questo borgo).Siamo oramai alla periferia di Casteggio. Andiamo verso i campi sportivi a Mairano e seguiamo la strada fino a Casteggio,dove seguiremo verso la Chiesa di San Gaetano e la Chiesa del Sacro Cuore. Siamo nella romana Clastidium. Importanti edifici sono l’oratorio di San Sebastiano, la Chiesa di San Pietro, la fontana di Annibale e il Castello. Usciamo dalla città in direzione Sgarbina passando per via Riazzolo. Arrivati a Sgarbina si va a sinistra verso la frazione Poggio in alto alla collina. Finiti i due tornanti in salita, arriviamo ad una curva a sinistra, in discesa a destra seguiamo il sentiero, a destra una casa, a sinistra un altro sentiero ci conduce tra le vigne in basso fino al torrente Coppa. Svoltiamo a sinistra fino a trovare un ponticello, svoltiamo a sinistra e poi a destra al semaforo. Seguiamo questa strada fino a Torrazzetta. Attraversata la strada, saliamo i tornanti e andiamo a Torrazza Coste(servizi). Questa parte ha visto cambiare totalmente la tipologia di colline, la forma,i colori,i paesaggi,ci avviciniamo ai colli Tortonesi. Oltrepassata la Chiesa di Torrazza arriviamo al bivio di Cadè, svoltiamo a sinistra verso gli impianti sportivi e Castellaro. Seguiamo la strada fino al bivio di Buffalora, seguiamo quindi a destra e dopo qualche centinaio di metri un sentiero a destra tra gli alberi ci farà arrivare a Codevilla, tornando così in pianura. Attraversiamo il paese fino alla Greenway Voghera/Varzi, noi andremo a destra verso la romana Vicus Iriae, che vide morire il Santo dei Pellegrini, San Rocco, qui la Chiesa con una reliquia. Seguiamo la ciclabile fino al bivio con Strada Pragassa, svoltiamo a sinistra , passando davanti a Hotel Zenith e andiamo fino al bel Duomo di Voghera. Merita una visita Santa Maria delle Grazie. Il Cammino prosegue passando davanti al bel Castello Visconteo e svoltando a destra verso Casalnoceto. Arrivati in questo borgo(servizi),andiamo verso il Santuario della Fogliata, svoltiamo a destra della Chiesetta, nel sentiero a destra che ci porta al cimitero di Volpedo, patria del Pelizza. Volpedo è un borgo medievale molto bello, con le mura spagnole,la pieve romanica di San Pietro,la famosa piazza quarto stato. Attraversiamo il borgo e andiamo oltre il torrente Curone e iniziamo a salire verso Monleale Alto. Arrivati dove la salita spiana e davanti a destra vediamo il campanile, noi per seguire il Cammino svoltiamo a destra passando davanti al carretto e struttura in mattoni coi segnali del CAI. Prendiamo subito il primo sentiero a destra, da qui si gode nuovamente una vista sui vigneti e sul borgo meravigliosa. Al primo sentiero a sinistra in discesa svoltiamo finché non finisce la discesa,arrivati al guardrail lo passiamo e svoltiamo a sinistra in salita verso la frazione di Magostino (finita la salita girare a destra verso le case). Superiamo il borgo e svoltiamo a sinistra in discesa su strada , all’incrocio con la strada comunale andiamo a destra in salita verso Berzano di Tortona. Siamo nuovamente tra vigneti meravigliosi,colori e profumi inebrianti, colline punteggiate di borghi da fiaba, uno spettacolo. Passato il Comune di Berzano andiamo a destra verso San Ruffino, passiamo il paese e attraversata la strada principale torniamo in salita verso Sarezzano. Ormai siamo sempre più vicini a Tortona l’antica Dhertona. Da Sarezzano andiamo verso strada albarella, superato incrocio possiamo andare diritti in discesa oppure seguire il Cammino sul sentiero sterrato di sinistra che ci porta sul Monte Gambera con il suo Cristo in ferro. In lontananza la maestosa Madonna della Guardia di Tortona. Torniamo in basso e dopo i campi da Tennis saliamo alla frazione di Vho, puntiamo Tortona sulla destra passanto al fianco del campo sportivo. Siamo a fianco del parco del Castello di Tortona. Noi scendiamo dalle scale a destra e subito troviamo la bella Chiesa di Santa Maria Canale,a sinistra la chiesa di San Rocco,a destra a qualche centinaio di metri la bella Cattedrale di Santa Maria Assunta, e spostata a destra la chiesa di San Giacomo il Maggiore.
Gli ultimi meravigliosi 100 km, colline , monti e mare .
Rimettiamoci in Cammino, dalla Via Emilia(quella che fu la Via Postumia consolare) e dal Duomo .Andiamo verso il simbolo di Tortona,la Madonna della Guardia. Subito dopo il Santuario svoltiamo a sinistra e seguiamo la strada finché non diventa sentiero, usciti dal centro abitato davanti a noi i colli tortonesi, a destra la piana dove scorre lo Scrivia. Il percorso scelto è quello collinare, il primo borgo che raggiungiamo è Carbonara Scrivia col suo Dongione. Arrivati davanti alla Chiesa di San Martino svoltiamo a sinistra verso Spineto Scrivia, ci arriveremo su un meraviglioso sentiero collinare. Arriviamo davanti al cimitero di Spineto e svoltiamo a destra per il paese. Arrivati dietro la Chiesa di San Giacomo Maggiore, svoltiamo a sinistra e andiamo davanti alla chiesa, proseguiamo verso la piazza e a sinistra in discesa . Superata una antica fontana svoltiamo a destra, siamo su un bel sentiero, passiamo il ponticello, e seguiamo in leggera salita, arrivati ad un bivio svoltiamo a sinistra , tra gli alberi. Il sentiero sale e ci conduce ad un falsopiano che ci regala una visione a 360 gradi sui colli. Davanti a noi un traliccio elettrico, lo superiamo e seguiamo il sentiero,a sinistra troveremo un piccolo oratorio. Arrivati alla strada svolteremo a destra due volte e subito dopo il guardrail a sinistra nel sentiero. Superato il gruppo di case andiamo a destra,attraversiamo la strada asfaltata(sentiero nel campo davanti a noi) e seguiamo verso sinistra fino a ritrovare la strada asfaltata più in basso. Svoltiamo a destra e seguiamo finché diventa sentiero . Superata Cascina Giovanola andiamo diritti su questo bel sentiero fino al grande ranch coi cavalli. Ritroviamo la strada asfaltata, al primo bivio andiamo a sinistra e seguiamo tutto questo sentiero. Tutto intorno a noi meravigliose colline. Arrivati alla strada continueremo su questa passando in piccoli borghi,Giusulana,Cuquello,Sardigliano,e arriviamo in fino a Stazzano. Ci sarebbe da visitare il Santuario di Monte Spineto(qualche km in salita…..), e il Castello. Il Cammino continua fino a Serravalle Scrivia(a pochi km gli scavi di Libarna meriterebbero di essere visti, ci passa la traccia per cicloviaggio).Dal centro di Serravalle dobbiamo arrivare alla chiesetta di Montei, abbiamo 2 alternative, o seguiamo il Cammino sul sentiero in Via Montei o saliamo da Via Monterotondo. Arrivati alla Chiesetta andiamo a sinistra, tenendo i vigneti sulla nostra destra. Continuiamo a seguire il sentiero , entriamo nel bosco e proseguiamo fino a ritrovare la strada. Svoltiamo a sinistra e continuiamo in discesa fino ad arrivare al convento di Nostra Signora delle Grazie. Siamo arrivati ormai a Gavi. Andiamo verso il centro di questo meraviglioso borgo, il suo possente Forte domina il paese,la Chiesa di San Giacomo Maggiore col suo Matamoros nella lunetta, il ricordo dei pellegrini medievali diretti a Santiago. Le vie ricche di ottime trattorie, tra Piemonte e Liguria, non mancate di assaggiare un buon calice di Cortese con la focaccia. Superato il fiume Lemme andiamo a sinistra verso Zerbetta, poi arriveremo al borgo di Cadimassa e infine a Bosio.Da vedere la lapide che ricorda l’Eccidio della Benedicta. Da Bosio inizia il Cammino negli Appennini, quindi sentieri di montagna. Usciti dal borgo svoltiamo a destra ,superiamo il Rio Cornareto e tenendoci a sinistra iniziamo a salire, le prime salite sono toste.Il Cammino per almeno 8 km sarà nel bosco, tra salite e discese , scorci stupendi sugli Appennini , in lontananza il Forte di Gavi ci guarda. Prestare particolare attenzione alle discese. Torniamo su strada a qualche km da Voltaggio .Per arrivare in questo gioiello svoltiamo a sinistra e seguiamo il Rio Morsone. Voltaggio è una vera perla incastonata tra questi monti, il suo ponte Romano,la fonte di acqua sulfurea,la spiaggia sul Rio,la parrocchia di Santa Maria Assunta,l’oratorio di San Sebastiano,l’oratorio di San Giovanni Battista,l’oratorio di Sant’Antonio Abate(davanti all’Ostello),il Convento dei Cappuccini e la sua Pinacoteca. Godetevi questo angolo di Paradiso. Attraversato il Ponte Romano svoltiamo a destra e subito la prima a sinistra nella vallata. Il paesaggio è bello e la strada in piano,fino all’ultima casa sulla destra. Noi continuiamo diritto,la strada diventa di cemento e inizia a salire. Arrivati ad un gruppo di case svoltiamo a destra dietro di esse , i sentieri sono stupendi in questa zona, il paesaggio assolutamente unico per la cromia delle rocce. La discesa ci riporta alla strada verso la Castagnola,a sinistra svetta la chiesa del Monte Porale. Superata la Castagnola e tornati sulla Sp 163, abbiamo 2 possibilità per arrivare all’Agriturismo la Sereta, o svoltiamo a sinistra e ci arriviamo su strada, oppure seguiamo il sentiero in basso rispetto alla strada davanti a noi , verso il gruppo di case. Il sentiero va ad immergersi nel bosco per risalire ripido la montagna. L’Agriturismo la Sereta è un luogo di pace ed amicizia, assolutamente da conoscere. Da qui andiamo verso sinistra (se si parte dalla Sereta, altrimenti a destra se siete arrivati dalla salita in cemento e non vi siete fermati in Agriturismo) e tramite un bel sentiero arriviamo fino alla strada che porta a Fraconalto nelle vicinanze della Chiesa di San Rocco. Giriamo a sinistra e seguiamo il primo sentiero a destra(sentiero E1).Facciamo tutto il sentiero, largo e comodo, fino alla cresta ,dove nasce il fiume Lemme, e dove si incrocia l’Alta Via dei Monti Liguri. Siamo oramai al passo della Bocchetta, e per la prima volta in lontananza vediamo il mare. Scendiamo dal passo fino a Pietralavezzara,subito dopo la chiesa a destra inizia un sentiero che ci conduce a Isoverde. Stiamo entrando nell’hinterland della Città Metropolitana di Genova. Seguiamo la strada passando diverse frazioni. Al bivio col ponte che attraversa il rio Verde, salire verso Montagnola e Pontasso, Campolungo e infine Gaiazza, da qui se si vuole si può salire al Santuario della Madonna della Guardia sul Monte Figogna (io consiglio di arrivare a Genova e tornare a vedere questo luogo dalla vista meravigliosa con calma).Da Gaiazza scendiamo verso Pontedecimo, passiamo davanti alla Chiesa di San Giacomo Maggiore(bello il dipinto della Battaglia di Clavijo nella Cappella)e seguiamo il torrente Polcevera, superiamo San Quirico e arriviamo a Bolzaneto. Da qui il Cammino torna in quota , dopo la Chiesa della Madonna della Neve si va a sinistra e si sale fino alla chiesa di Santo Stefano a Geminiano. Prendiamo il bel sentiero a destra della Chiesa, godendoci la vista sulla vallata e sui monti circostanti. Arrivati sull’asfalto a pochi metri sulla sinistra un sentiero sale ripido nel bosco, lo prendiamo fino in cresta, ci porta in un incantevole anfiteatro naturale che ci permette di vedere il mare , sopra di noi i forti di Genova, in particolare il Forte Diamante svetta possente. Facciamo tutto questo sentiero straordinario, e passiamo in ordine vicini al forte Puin, al Forte Sperone e in ultimo al Forte Begato. Prima di arrivare al forte Begato il Cammino svolta a sinistra , attraversando il cancello del forte e scende dagli scalini sulla destra, continuando il sentiero a mezzacosta con una vista sulla città di Genova . Arrivati davanti alle Antenne usiamo sentiero in discesa a sinistra e poi a destra. Arriviamo sulla salita di Granarolo, andiamo a sinistra in discesa e ci si presenta la possibilità di fare gli ultimi metri sul trenino a cremagliera, altrimenti scendiamo fino a Salita San Rocco. La vista sul porto e sulla Lanterna sono straordinarie dagli ultimi sentieri , un arrivo stupendo in una città molto particolare, di mare e di montagna insieme, stretta nei suoi carruggi, dalle mille chiese ed edifici storici spettacolari. Arrivati vicino stazione Principe trovate l’ultimo stickers della Via Postumia al fianco di quello della Via della Costa Ligure, il Cammino finirebbe qui per continuare verso Santiago, la traccia GPS io invece la faccio arrivare fino alla Chiesa di San Giorgio davanti al porto antico, da non perdere il Palazzo San Giorgio.
Tracce gps per mtb/gravel
Aquileia/Vicenza
https://it.wikiloc.com/percorsi-mountain-bike/via-postumia-mtb-gravel-da-aquileia-a-vicenza-24504382
Vicenza/Albareto
https://it.wikiloc.com/percorsi-mountain-bike/via-postumia-mtb-gravel-da-vicenza-a-albareto-24504410
Albareto/Genova
https://it.wikiloc.com/percorsi-mountain-bike/via-postumia-mtb-gravel-da-albareto-a-genova-24504491
Tracce gps per cicloviaggio (o mobilità ridotta)
Aquileia/Latisana
https://it.wikiloc.com/wikiloc/spatialArtifacts.do?event=setCurrentSpatialArtifact&id=56774454
Latisana/Peschiera del Garda
Peschiera del Garda/Cremona
https://it.wikiloc.com/wikiloc/spatialArtifacts.do?event=setCurrentSpatialArtifact&id=56806024
Cremona/Rovescala
https://it.wikiloc.com/wikiloc/spatialArtifacts.do?event=setCurrentSpatialArtifact&id=56811029
Rovescala/Voghera
https://it.wikiloc.com/wikiloc/spatialArtifacts.do?event=setCurrentSpatialArtifact&id=56811529
Voghera/Agr. La Sereta
https://it.wikiloc.com/wikiloc/spatialArtifacts.do?event=setCurrentSpatialArtifact&id=56866985
Agr.La Sereta/Genova
https://it.wikiloc.com/wikiloc/spatialArtifacts.do?event=setCurrentSpatialArtifact&id=56901416