Questa quarantena forzata a causa del Coronavirus che ci ha portato ad essere chiusi per due mesi nelle nostre case senza contatti fisici con il mondo esterno, inevitabilmente ci ha insegnato qualcosa, ad ognuno di noi.
Il Covid-19 ci ha portato a modificare le nostre abitudini e le nostre percezioni del mondo. Nessuno è più lo stesso di prima, volente o nolente.
Nei mesi di lockdown, nei quali il mio lavoro si è fermato di botto, mi sono ritrovata più volte a riflettere e pensare: sulla mia vita, sui miei progetti, sui miei errori ed anche sul mio futuro.
Tempo fa una persona mi condivise una frase del Dalai Lama che diceva: “fai attenzione a ciò che desideri perché potrebbe avverarsi”.
Ed un po’ mi ci sono ritrovata.
Ovviamente non avevo desiderato il Coronavirus nè una pandemia mondiale, ma all’inizio del 2020 avevo desiderato una vita più lenta nella quale viaggiare di meno ed avere il tempo per gestire le relazioni interpersonali.
Mi ero resa conto già prima del lockdown che negli ultimi anni mi sono talmente concentrata sui viaggi e sul lavoro da aver tralasciato tutto il resto, persino il piacere dei week end con gli amici. Eh già, perché tanto spesso capitava di organizzare qualcosa e dover disdire perché magari ero dall’altra parte del mondo.
Il piacere delle piccole cose e dello stare a casa
Invece il lockdown mi ha aiutato a riassaporare il piacere dello stare a casa, del riposino dopo pranzo, dell’avere una routine lenta ed anche dall’avere un’agenda con dei piccoli appuntamento quotidiani: dalla lezione di yoga alla call su zoom…
Routine che mi era mancata e che negli ultimi anni avevo quasi dimenticato cosa fosse.
Guardare la mia città con occhi nuovi
Mi ha insegnato a riscoprire con occhi nuovi la mia città. Tante, troppe volte mi ero trovata a passare per una strada, per un luogo dandolo per scontato e smettendo di guardarlo. Ora, invece, ogni volta che esco mi soffermo a guardare i dettagli. Non ho mai desiderato così tanto il profumo del mare e guardare un tramonto sul mare. Mi soffermo a guardare i colori della natura, i suoi suoni, i suoi profumi, come se non li avessi mai visti prima. Ma forse, davvero non li avevo mai visti, perché non mi ero mai soffermata a guardarli davvero, ma li avevo sempre solo osservati in modo distratto.
Il valore della libertà
Ho capito quanto sia importante la libertà e quanto mi sia mancata durante il lockdown.
Sono sempre stata una persona libera e ribelle, mi sono sempre mossa liberamente per l’Italia ed il mondo ed ho avuto per anni una vita sospesa tra due città a 900 km di distanza, con armadio a metà, affetti a metà…perché tanto, potevo muovermi tra l’una e l’altra ogni volta che volessi.
In questa quarantena ho dovuto fare una scelta: scegliere in quale città e regione volessi vivere, perché dividersi tra entrambe era impossibile (e lo è ancora ora, dato che non possiamo ancora muoverci liberamente tra le regioni).
Mi manca la mia cabina armadio piena zeppa di vestiti e accessori, ma da quando sono tornata al sud mi sento come rinata.
Il piacere della lentezza ed il valore del tempo
Ho riassaporato il piacere della lentezza, dei ritmi lenti e non frenetici e dell’avere del tempo da dedicare a me stessi: dal fare la maschera al viso, alla maschera ai capelli alle piccole coccole quotidiane per il nostro benessere.
Ho imparato che il tempo ha valore, tanto, e che in questo mesi mi sento sentita in una vita congelata.
Non si vive di solo lavoro
Ho imparato che non si vive di solo lavoro e che al di là del lavoro c’è una vita e degli affetti che ti aspettano e che hanno bisogno di te e tu di loro.
Ho capito il valore delle persone. Mi sono ritrovata a cancellare tanti contatti dai social che in questi mesi non hanno fatto altro che riversare la loro rabbia e frustrazione in rete senza provare a mettersi nei panni degli altri.
Ma ho riscoperto anche tanti amici che si sono preoccupati di sapere come stessi. La domanda “come stai?” durante questa quarantena non è stata solo una formalità fatta giusto per, senza preoccuparsi della risposta dell’altro, ma chi l’ha posta, ed io per prima a tutti coloro a cui l’ho chiesto, era davvero interessato a sapere come stessi.
Il piacere delle serie TV in compagnia
Ho reimparato il piacere delle serie TV in compagnia, come appuntamento fisso serale. Eh già, perchè io le serie proprio non riuscivo a guardarle, visto che a casa non c’ero mai.
E poi…mai come in questa quarantena, mi è mancato il profumo del mare! Tanto, tantissimo… al punto che da quando si può uscire di nuovo ho iniziato a fare lunghe camminate in solitaria sul lungomare.
Ma soprattutto, ho capito che la mia vita dopo la quarantena non sarà più la stessa!