Nella cornice del Piccolo Teatro di Brera, allestito per l’occasione con una scenografia ispirata alle 11 delle 13 colonne del Tempio di Adriano di Roma in Piazza di Pietra, Laura Biagiotti ha presentato la sua collezione fall winter 2015, dedicata a Roma, città natale della stilista, da sempre presente nelle sue collezioni.
L’arte è stata da sempre fonte di ispirazione per Laura Biagiotti che è la prima stilista a portare nomi di città come Roma e Venezia all’interno della moda,coniando lo stilema “LaurArt” che sintetizza la sua vocazione di stilista con quella di collezionista ed appassionata d’arte.
Alla sua città ha dedicato il suo profumo di maggior successo “Roma” di Laura Biagiotti che sia nell’essenza che nella bottiglia a forma di colonna romana, richiama la città e la sua arte. Nel 2015 ha lanciato la ART-APP Laura Biagiotti ROMA.
E per l’AI 2015/16 manda in scena il suo amore per Roma riportando ancora una volta le colonne romane nella scenografia della sua sfilata e sugli abiti dal sua collezione, indicando la tra viabilità non solo di un luogo ma di un’identità culturale, valorizzando le origini di un saper fare e un saper vivere fino a creare l’abito MAPPA, una bussola per orientarsi nei vicoli dello stile.
La cartina di Roma, rivisitata con un design ipergeometrico, riprodotta con tessuto jacquard del positivo/negativo sugli abiti di cashmere e intarsiata nel tessuto.
La collezione sublima le icone della città: l’opulenza artistica, la grande bellezza cinematografica, lo stile di vita.
La colonna é lo stilema di un guardaroba che cattura l’ossimoro di Roma.
La maglia viene lavorata con punti ed intrecci scolpiti come bassorilievi. Stampe, forme e decori si mischiano nel grande crogiolo culturale che da sempre identificano la città eterna.
La palette colori cita l’ampia gamma delle sfumature di Roma, filtrate dal sole e dal tempo. Toni in dissolvenza che vanno dal rosa all’ocra, fino all’arancio dei tramonti sui fiori.
Il bianco grezzo del travertino incontra i riflessi d’oro delle cupole e i chiaroscuri delle architetture, che virano in una composizione di grigi fino al contrato bianco/nero.
L’iconografia della Città é rappresentata da stampe di architetture è da composizioni di marmi, sintesi di immagini reali ed elaborazioni oniriche, impresse su chiffon, satin e panno di lana.
Abiti leggerissimi dell’iconica linea a “bambola” con le balze, si alternano a tute con pieghe plissettate, gonne voluminose, tubini ricamati con le maniche di pelo e paletot dalla linea Sixties.
L’artigianalita dei capi viene mostrata dalle lavorazioni sartoriali come gli intarsi nel cashmere double e la tecnica innovativa delle trecce fatte con il laser o l’agugliatura che sovrappone i tessuti senza cuciture.
La collana Roma con il capitello montato su una piastra di metallo é accessorio e dettaglio che sostiene l’abito fluttuante. Stivali, tronchetti, slippers-baby e sandali sono realizzati con pellami che riproducono le sfumature della città, dai marmi delle stampe ai bagliori dell’oro di Roma.
È ancora ricami Roma come seducenti armature ornano abiti in mikado, velluto e lana bouclé.
Anche il piumino ha le cuciture che riproducono la colonna, da indossare con i bermuda, anch’essi impunturati.
Insomma, Laura Biagiotti con questa collezione celebra la donna come colonna portante della società con decori di capitelli e fusti scanalati che formano una sorta di corazza molto femminile.