Sapete che easyJe è la prima compagnia aerea a volare a zero impatto di CO2?
Ultimamente si parla tanto di tutela dell’ambiente e energie rinnovabili, ma quante aziende si stanno realmente attivando per fare ciò?
Se parliamo di mezzi di trasporto, l’aereo è decisamente il mezzo di trasporto più inquinante. Produce infatti circa 140 grammi di CO2 per chilometro che moltiplicate per le lunghe tratte come può essere un volo Milano – New York, è sicuramente altamente inquinante.
Ma di certo non è l’unico mezzo di trasporto inquinante.
Le auto, infatti, che attualmente sono il mezzo di trasporto più diffuso, producono 118 grammi di CO2 per chilometro e per la loro diffusione e largo consumo sono altamente inquinanti.
Il treno, invece, si conferma come mezzo di trasporto più ecologico con solo 44 grammi di CO2 prodotta per chilometro.
Ma e ci pensiamo, non possiamo mica fare lunghe tratte in treno? Impiegheremmo mesi e mesi.
L’impegno di easyjet
Se state pensando che allora il modo migliore per ridurre l’inquinamento atmosferico sia evitare di prendere l’aereo, vi farà piacere sapere che easyJet, compagnia aerea leader in Europa, dal 19 novembre scorso è diventata la prima grande compagnia aerea nel mondo a volare a zero impatto di CO2 compensando tutte le emissioni di anidride carbonica prodotte dal carburante, su tutti i voli del suo network e per conto di tutti i suoi passeggeri.
La compensazione delle emissioni di anidride carbonica finanzia progetti che riducono la CO2 nell’atmosfera. Ciò significa compensare ogni tonnellata di CO2 emessa garantendo una tonnellata in meno emessa nell’atmosfera – sia riducendo la CO2 mediante la sua eliminazione (ad esempio, piantando più alberi), sia evitando il rilascio di ulteriore CO2.
La compensazione funziona perché, scientificamente, una tonnellata di CO2 ha lo stesso impatto climatico ovunque venga emessa. Così una tonnellata di CO2 emessa da un aereo easyJet può davvero essere “compensata” investendo in tali progetti.
La maggioranza (circa l’85%) delle emissioni di anidride carbonica di easyJet proviene dalla combustione del carburante utilizzato per volare. easyJet monitora costantemente quanto carburante viene utilizzato per i propri voli e quanta CO2 viene generata, ovvero circa 3,157 chilogrammi per ogni chilogrammo di carburante utilizzato. Inoltre, utilizziamo benchmark e standard di alto livello per stimare l’ammontare di NOx e altri gas generati e li conteggiamo sull’equivalente in CO2. Per compensare queste emissioni di carburante utilizzato, easyJet acquista una quantità di “crediti di CO2” equivalenti, che hanno un comprovato impatto sulla sua riduzione.
Altre iniziative a tutela dell’ambiente
Dal 2000 easyJet ha già ridotto di oltre un terzo (33,67%) le emissioni di anidride carbonica per passeggero/chilometro. Alcune tra le misure adottate riguardano l’introduzione di rivestimenti, sedili e carrelli ultraleggeri, procedure di rullaggio con un solo motore acceso e la completa digitalizzazione della cabina di pilotaggio.
Nel 2013 easyJet si era posta pubblicamente l’obiettivo di limitare le emissioni di anidride carbonica emesse per passeggero/chilometro. Nel 2015 aveva poi preso l’impegno di ridurle del 10% entro il 2022, rispetto ai valori registrati nel 2016.
Oltre all’impegno sulle proprie emissioni, easyJet sta lavorando per ridurre gli sprechi a bordo e limitare l’utilizzo della plastica monouso, in tutta la filiera di approvvigionamento.
Aerei elettrici
La compensazione dell’anidride carbonica é solo una misura provvisoria, in attesa che si rendano disponibili tecnologie in grado di ridurre drasticamente le emissioni. Per questo la compagnia continuerà a supportare investimenti in innovazione.
Nel mese di novembre easyJet ha un Memorandum of Understanding (MoU) con ed Airbus per lo sviluppo di un progetto di ricerca comune su aerei ibridi ed elettrici. Questo accordo rappresenta un importante passo in avanti per promuovere maggior consapevolezza nel settore sulle opportunità e sulle sfide operative e infrastrutturali derivanti dalla realizzazione di aeromobili plug-in ibridi ed elettrici.
easyJet e Airbus collaboreranno su tre diversi fronti per definire gli impatti e i requisiti necessari per l’introduzione su larga scala degli aerei di prossima generazione, individuare i miglioramenti infrastrutturali necessari e studiare la gestione delle operazioni quotidiane degli aerei commerciali.
Questo accordo rappresenta un importante passo in avanti per promuovere maggior consapevolezza nel settore sulle opportunità e sulle sfide operative e infrastrutturali derivanti dalla realizzazione di questi aerei. easyJet e Airbus studieranno le implicazioni e i requisiti necessari per l’introduzione su larga scala della nuova generazione di aeromobili sostenibili da impiegare nell’aviazione commerciale.
La prospettiva è quindi di una progressiva diminuzione della compensazione delle emissioni via via che le nuove tecnologie saranno disponibili.
Negli ultimi due anni easyJet ha supportato Wright Electric, la start-up americana che si è posta l’obiettivo di produrre un aereo completamente elettrico per easyJet da impiegare sui voli a corto raggio. La compagnia collabora inoltre con Rolls Royce e Safran per lo sviluppo di nuove tecnologie in grado di ridurre all’origine le emissioni di anidride carbonica prodotte dai voli aerei.
Inoltre easyJet valuterà l’utilizzo delle tecnologie di cattura e stoccaggio di CO2 e l’impiego di carburanti sostenibili nel momento in cui diventeranno disponibili ed efficienti dal punto di vista commerciale.
Azioni in programma
Tra le azioni che easyJet potrà mettere in campo nel breve periodo per contribuire a ridurre le emissioni di CO2, ci sono: l’introduzione di sistemi di rullaggio elettrico, l’utilizzo di unità di potenza ausiliaria (Auxiliary Power Unit – APU) elettriche e la riduzione delle emissioni derivanti dalle attività che non riguardano strettamente il volo attraverso, ad esempio, l’impiego di energie rinnovabili. La compagnia desidera inoltre incoraggiare sia i governi che l’industria nel suo insieme a condividere questi obiettivi, impegnandosi in particolare sul miglioramento dell’efficienza della gestione dello spazio aereo e assicurandosi che i regimi regolatori supportino le azioni volte alla riduzione delle emissioni di CO2 prodotte, incentivando chi riesce a rendere le operazioni più efficienti e supportando l’innovazione, per esempio attraverso incentivi fiscali. Le nuove iniziative si aggiungono a programmi già attivi, che includono: la transizione verso una flotta sempre più moderna ed efficiente; piani di volo che riducono l’inquinamento acustico e il consumo di carburante; politiche commerciali volte a massimizzare il riempimento degli aeromobili (load factor) e quindi a ridurre l’impatto ambientale di ogni singolo passeggero.