Ci sono viaggi che aiutano a ritrovare se stessi e libri che raccontano di questi viaggi, facendoti quasi vivere l’esperienza in prima persona in un viaggio alla ricerca di se stessi, delle domande rimaste senza risposta e dell’autostima che a volte vacilla.

E’ questo il tema principale del nuovo romanzo di Federica Brunini “Due sirene in un bicchiere”, che ha accompagnato la mia estate (in realtà solo una piccolissima parte perchè l’ho divorato in tre giorni) e che mi ha fatto vivere un nuovo viaggio meraviglioso in un’isola magica in cerca di risposte, comodamente stesa sotto l’ombrellone.

Due sirene in un bicchiere di Federica Brunini

Un libro ambientato in un B&B non segnalato su nessuna guida nè in nessuna mappa, al quale ci si arriva solo per passaparola e solo dopo aver inviato una lettera motivazionale scritta a mano alle proprietarie (Dana e Tamara) specificando il perchè del proprio soggiorno, in attesa di una selezione che si riceve sempre tramite posta in una lettera azzurra con due sirene stampate nella quale viene comunicato se si è stati ammessi o meno. La motivazione di tutto ciò? “il posto che cerchi è quello che ti trova”.

Del resto, siamo tutti in cerca di risposte, la  nostra vita è un continuo porsi domande, come scrive Federica Brunini nel suo libro “l’unico cuore senza dubbi è quello che ha smesso di battere”.

E se ci pensate è vero, fin quando siamo vivi, è viva in noi anche la curiosità di avere risposte, di scoprire posti nuovi e cosa diverse. E’ solo nel momento in cui no abbiamo più domande che non abbiamo più voglia di vivere.

E gli ospiti del B&B sono tutti in cerca di qualcosa.

Ci sono le due gemelle Lisa e Lara da Milano, giunte sull’isola per superare una delusione sentimentale, Olivia da Barcellona che vuole dimenticare l’ex marito e sogna un ristorante tutto suo, Jonas dall’Australia che vuole ritrovare le origini della madre ed Eva / Vera, una pr inglese che ha preso il posto di una sua collega rivale in cerca dello scoop della vita.

E poi ci sono Dana e Tamara, le due proprietarie del B&B, due “sirene” tanto dolci e carine quante piene di misteri, che man mano verranno svelati pagina dopo pagina.

Due sirene in un bicchiere è il racconto di una vacanza detox alla ricerca di se stessi, tra yoga, meditazione, tisane e niente wifi! Proprio quello di cui avevo bisogno quest’estate. E proprio perchè “il posto che cerchi è quello che ti trova”, forse proprio per questo motivo questo libro mi ha trovata quest’estate, aiutandomi a rientrare in contatto con me stessa.

Pagina dopo pagina, mi sono sentita anche io nel programma detox del B&B alla ricerca di risposte rimaste in sospese da tempo… del resto “il dolore è come un timer, devi decidere tu quando spegnerlo” ed il B&B delle sirene stanche è il posto giusto spegnere il timer e superare la porta del dolore in attesa di ciò che di bello ha da riservarci il futuro.

Ogni camera ha una scritta motivazionale sulla porta, una scritta che sarà lei a sceglierti, perchè le camere sono sorteggiate all’arrivo di tutti gli ospiti.

In questo B&B si fanno miracoli, ma affinchè i miracoli avvengano, bisogna crederci! “Quello che succede, è l’unica cosa che sarebbe potuta succedere”.

Il motto?

“Ci sono tre giorni per piangere, tre giorni per guarire, tre giorni per gioire ed uno per festeggiare!

Ed è su queste parole che si avvicendano e si intrecciano le vite dei cinque ospiti e delle due proprietarie del B&B in un romanzo avvincente che pagina dopo pagina non vedi l’ora ti conduca fino alla fine, tra gite al mare, birre al tramonto, nuotate all’alba e flirt estivi.

E tra sogni e ricordi, vacanze e letture interessanti, vi consiglio assolutamente di leggere “Due sirene in un bicchiere” per continuare a viaggiare e sognare in un’avventura al mare diversa dal comune!

“Il mare restituisce sempre tutto, soprattutto i ricordi […] e i ricordi, dopo i sogni, sono l’unica cosa di cui siamo fatti”.

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