Sono tornata da pochi giorni da un tour alla scoperta delle tradizioni popolari salentine in provincia di Lecce, all’estremità più a sud del tacco dello Stivale, lì dove le persone vivono ancor di artigianato e cose semplici.

E’ stato come ritornare un po’ indietro nel tempo e catapultarsi negli anni ’50, quando si faceva la pasta ed il formaggio fatto in casa, il ricamo era l’attività principale delle donne e si viveva ancora di pastorizia.

Sembra un film, ma in provincia di Lecce, a Spongano e Poggiardo, ci sono ancora persone semplici che fanno dell’artigianato la loro attività principale.

Spongano

Per me che sono abituata a vivere in città, tra la vita frenetica e lo smog cittadino, è stato un vero e proprio toccasana, un modo per riacquistare quei sapori genuini ed autentici che purtroppo abbiamo dimenticato.

Poggiardo

La zona, purtroppo, non è ben collegata con i trasporti dal resto d’Italia. L’aeroporto più vicino è Brindisi mentre io, da Napoli, ho dovuto fare tre cambi di treno e le frecce si fermano a Bari, e forse proprio per questo motivo la zona è rimasta così inalterata e genuina. Pensate che molti comuni si sono organizzati tra di loro per garantire dei collegamenti via autobus tra un comune all’altro, che altrimenti non ci sarebbe stato!

Salento

Si tratta di comuni immersi nel verde, a 50 km circa da Lecce, dove uliveti e  pietra leccese sono predominante, creando un fascino unico.

Il modo migliore per raggiungerli è sicuramente con l’auto, per poi visitarli tutti in una full immersion in un posto dai paesaggi unici!

Poggiardo 

Poggiardo e il mercato del mercoledi

A Poggiardo, ad esempio, tutti i mercoledi mattina, c’è il mercato comunale che si estende per tutto il paese e che rappresenta un vero e proprio evento per gli abitanti del posto e dei paesi limitrofi. 200 bancarelle che vendono prodotti ed artigianato locale: dalla frutta e verdura delle campagne circostanti, alla pasta ed i taralli artigianali, fino alle ceramiche, cannizzi ed artigianato locale, senza trascurare la sezione abbigliamento.

Poggiardo Poggiardo Poggiardo

Nei primi decenni del XIX secolo, per la stima del prezzo medio dei cereali, si diffuse l’uso nei paesi del Salento di fare riferimento alla cosiddetta Voce o prezzo medio, accertato a Poggiardo e reso ufficialmente noto dall’autorità locale il 25 luglio, in occasione della fiera di San Giacomo. Oggi non esiste più la Voce ma i commercianti, che arrivano con le loro merci da tutto il Salento, sono una gran moltitudine. Infatti da tempo ormai piazza Umberto I° non è sufficiente a contenerli tutti e sono venute in aiuto altre vie e piazze. I merciaiuoli ambulanti mettonoin mostra telerie, nastri, stringhe e tanti altri ninnoli che aguzzano l’appetito dei baccelloni e gli oziosi vi accorrono per far l’ora del desinare.

Poggiardo Poggiardo PoggiardoPoggiardo Poggiardo

B&B Il Borgo B&B Il BorgoB&B Il Borgo B&B Il Borgo

Spongano: origini e tradizioni

Poco distante da Poggiardo, c’è Spongano, un piccolo paese di 3500 abitanti che è sempre stato a vocazione rurale. Spongano nasce intorno al 1700. Le origini sono un po’ discusse.

Per alcuni studiosi il nome deriverebbe da “spongia”, che in latino significa “spugna”, con riferimento alle caratteristiche del terreno su cui sorge il paese che, pur essendo composto da un sabbione tufaceo molto impermeabile e compatto presenta in alcuni punti delle profonde voragini capaci di assorbire le acque piovane come una spugna. Altri studiosi sostengono invece, che il nome derivi da “spolium” cioè spoglie, avanzi, riferendosi ai resti delle popolazioni di Vaste oppure di Castro, città messapiche distrutte dai Saraceni nel XII secolo.

Spongano

Lo sviluppo di Spongano è stato dovuto alla famiglia Bacile che si è trasferita dalle Marche portando il culto di Santa Vittoria, che nel comune si festeggia sia il 22 dicembre con la Festa di Santa Vittoria Piccinno che il 7, 8 e 9 agosto con la Festa di Santa Vittoria Grande che si conclude con la sfilata delle panare.

La festa delle panare nasce come tradizione di buon auspicio per la raccolta delle olive.

uliveti

A Spongano ci sono molte associazioni tra cui anche associazione dei quattro rioni (Puzzulongo, Pulummi, Lizze, Frasche rappresentati dai colori giallo, verde, arancione e blu) che nel periodo estivo organizzato dei giochi ludici.

Essendo Spongano stata fondata dalla famiglia Bacile, il palazzo più bello ed importante del paese è proprio il Palazzo Bacile di Castiglione, un palazzo storico del 500 che prende il nome dalla nobile famiglia che ancora oggi vi risiede. Fu edificato nel XVI secolo ed inglobò una rocca medievale preesistente diventando così dimora signorile.

Palazzo bacile di Castiglione Palazzo bacile di Castiglione Palazzo bacile di Castiglione

Al suo interno conserva ancora oggi un frantoio ipogeo davvero meraviglioso, che è stato il primo frantoio salentino in cui si è iniziato a produrre olio per il consumo umano e non più solo per le lampade! Man mano che si produceva olio per scopri alimentari si è passati dai frantoio ipogeo al frantoio semi ipogeo. Spongano, pur non essendo molto estesa a livello territoriale, racchiude in sé stessa tantissimi tesori monumentali. Ma a Spongano è possibile anche vedere come la gente del posto vive ancora di cose semplici.

 Palazzo bacile di Castiglione Palazzo bacile di Castiglionefrantoio ipogeo

Ad esempio, la signora Antonella ogni mattina si sveglia all’alba per andare a raccogliere i giunchi bagnati dalla rugiada per realizzare a mano i cannizzi, cesti e panieri pugliesi realizzati con i giunchi, canne e vinchi, che poi vende ai mercati rionali. Siamo stati a casa sua un pomeriggio in cui ci ha dato dimostrazione di come con passione e dedizione si dedica a questa attività che tanto le piace e che ha da sempre nel DNA. Ci ha raccontato di essere stata adottata, ma di aver poi scoperto che la sua vera mamma realizzava anch’essa i cannizzi. L’arte di realizzare i cannizzi è tra i mestieri più antichi di Spongano ed è espressione della più autentica mentalità contadina, abituata a utilizzare tutto quanto la natura offre.

cannizzi cannizzi cannizzi

Ci sono poi la signora Lucia e suo marito Sigismondo dediti alla preparazione di formaggi fatti in casa. Sigismondo si dedica al pascolo delle loro caprette, mentre Lucia ogni mattina prepara il formaggio per la sua famiglia e le sue vicine di casa, per il puro piacere di farlo. Ovviamente l’ha preparato anche a noi facendoci vedere tutte le fasi di preparazione.

formaggio fatto in casa formaggio fatto in casa formaggio fatto in casa

Poi c’è l’Associazione del ricamo “filo non più filo” dove insegnano alle bambine sin da piccole a ricamare, grazie alle suore che sono arrivate a Spongano nell’889 ed il loro carisma ha affrancato le ragazze che erano tutte contadine insegnando loro un lavoro più femminile.

l’Associazione del ricamo “filo non più filo” l’Associazione del ricamo “filo non più filo” l’Associazione del ricamo “filo non più filo” l’Associazione del ricamo “filo non più filo”

Queste sono solo alcune delle attività artiginali locali.

Ma un menzione merita anche la sorprendente fabbrica delle cementine (le bellissime piastrelle colorate che trovano in molte abitazioni leccesi) Marti Ceramic, dove abbiamo visto l’intero processo di lavorazione: dal disegno su carta, alla realizzazione delle forme in acciaio, fino a come viene versato il colore per la realizzazione delle piastrelle, tutte rigorosamente realizzate a mano senza l’ausilio di macchine.

fabbrica cementinefabbrica cementine fabbrica cementine fabbrica cementine fabbrica cementine

Castro ed il castello medievale

Nell’ultimo 20ennio c’è stata una grande vocazione turistica del Salento, tra cui anche Spongano che dista dal mare solo 6km. Il paese costiero più vicino è Castro, una zona che si alterna tra sabbia e costiera irta, costellata di grotte.

Castro è una cittadina di origine medievale, posta su un promontorio a 98 m s.l.m. (Casciu de susu), caratterizzata dalla parte alta con castello e resti del tempio di Minerva (recintati da una ringhiera riportanti i versi dell’Eneide) e dalla parte bassa di Castro Marina (Casciu de sutta), sorta intorno al porto. Centro peschereccio e balneare, vanta origini antiche quale erede della romana Castrum Minervae. Si pensa che fu proprio qui che attraccò Enea, grazie ad alcune incisioni trovate nel Tempio di Minerva e per questo oggi vediamo le incisioni dei versi dell’Eneide lungo le ringhiere che lo circondano.

Castro Castro Castro Castro

La cinta muraria che racchiude il centro storico di Castro si sviluppa per un perimetro complessivo di circa 700 metri ed è rafforzata dal poderoso castello e da alcune torri.

Il castello, costruito sui resti della rocca bizantina, venne semidistrutto nel 1480, in seguito al saccheggio di Otranto, quando la città fu invasa dai Turchi. Nel XVI secolo fu ristrutturato dai Gattinara, realizzando una nuova struttura difensiva a pianta quadrilatera, con quattro bastioni e un terrapieno.

All’interno del castello è possibile visitare il museo, dove ci sono molti reperti di origini bizantine.

  Castro Castro Castro Castro

Festa della Candelora di Specchia

Purtroppo il tempo con noi non è stato molto clemente e, quindi, non siamo riusciti a partecipare del tutto alla festa della Candelora di Specchia a causa della pioggia, una delle più antiche e tipiche manifestazioni salentine, che richiama numerosi visitatori e venditori. A Specchia la celebrazione è particolarmente sentita dalla comunità che la rivive attraverso significativi segni ereditati dall’antica tradizione. È il caratteristico mercatino dove si possono trovare diverse merci di produzione locale, come tessuti e terracotte. Tradizionalmente era una festa religiosa che testimoniava la purificazione della vergine che avveniva 40 giorni dopo la nascita di Gesù, oggi invece, viene considerata una festa che indica la fine dell’inverno.

Specchia Specchia Specchia Specchia Specchia

Enogastronomia locale

Il dolce tipico per eccellenza del territorio leccese è sicuramente il pasticciotto leccese, uno scrigno di frolla pieno di golosa crema pasticcera, ideale per la colazione o per un the pomeridiano, un dolce che fa sicuramente innamorare chiunque venga in Salento, me compresa.

pasticciotto leccese pasticciotto leccese pasticciotto leccese

Poi abbiamo provato lo spumone di Totò, un soffice e gustoso gelato salentino nell’artigianalità del Bar Vittoria di Spongano, che affonda però le sue radici in quella partenopea. Lo spumone è un gelato artigianale doc ai gusti tradizionali: cioccolato, crema o nocciola. La particolarità è all’interno. Pezzettini di frutta candita e spuma e ricopertura di cioccolato fondente sulla spuma.

spumone di Totò

La famiglia Alemanno lo produce sin dal 1950, ed ora sono i figli di Totò, Umberto e Fausto a portare avanti il suo laboratorio. A dire il vero quello di Totò è particolare, un po’ diverso rispetto agli altri spumoni classici, che molti considerano unico: ciò che fa la differenza è una dolce spuma bianca all’esterno, che non indurisce nel freezer e la cui ricetta viene mantenuta segreta. Un “fuori tradizione” è rappresentato anche dal ripieno delle versioni al pistacchio e al cioccolato fondente, nei quali viene inserito il croccantino, mentre negli altri gusti permane quello del pan di Spagna imbevuto di liquore Strega e canditi.

spumone di Totò

Abbiamo poi provato la torta salentina da Arome de Cacao, un’azienda giovane, ma dal cuore che batte da più di tre generazioni, supportata dalla passione comune verso il mondo dolciario di giovanissimi soci. Il suo laboratorio infatti è il luogo magico in cui la passione per il cioccolato, inalterata nel tempo, si sposa con la sperimentazione. Guardando la vetrina di cioccolato verrebbe voglia di provarli tutti!

Arome de Cacao Arome de Cacao Arome de Cacao Arome de Cacao

Non poteva mancare una  buonissima degustazione di Primitivo di Manduria da Rizzello Vini e Olio.

La volontà, la determinazione di Amedeo Rizzello, passata ai figli, dai figli ai nipoti che ora gestiscono l’attività di famiglia, trasforma la passione per la terra in azienda. Nasce così nel 1989 Rizzello Vini e Olio nel cuore del Salento, a sud di Lecce, nella città di Spongano. Qui, dalla selezione di uve profumate e aromatiche di vitigni autoctoni, nascono vini bianchi raffinati e pregiati e rossi corposi e di carattere, dalle olive, raccolte e lavorate con metodi tradizionali, si produce olio extravergine di oliva di qualità, profumato e delicatissimo. L’obiettivo è continuare a migliorare la produzione di vino e olio orgoglio dell’azienda Rizzello attraverso l’esperienza acquisita sul territorio con il proprio lavoro. Produrre un buon olio come un buon vino significa trasformare frutti di qualità in prodotti ricchi di personalità e piacevolezza; per questo l’azienda Rizzello Vini e Olio è in continua evoluzione. Il loro intento è quello di offrire a tutti l’opportunità di poter gustare i prodotti ed i sapori tipici del Salento. I Fratelli Rizzello producono diverse qualità di vino che presentano ciascuno un colore ed un sapore caratteristico, i vini più raffinato e preziosi sono: lo Chardonnay che è dosato per mantenere una buona freschezza, il Rosato del Salento vino morbido che manifesta a lungo la sua espressione aromatica ed il Rosato Chiaretto dal gusto leggero, ideale per aperitivi.

Rizzello vino e olio Rizzello vino e olio Rizzello vino e olio

Abbiamo concluso il tour con un laboratorio di pasta fatta in casa in cui abbiamo imparato a fare le orecchiette leccesi. Vabbè le mie sono venute un po’ stortine, ma ci ho provato.

lezione di orecchiette lezione di orecchiette lezione di orecchiette lezione di orecchiette

Non dimenticate poi di provare “ciceri e tria” (pasta e ceci fatta con la pasta fatta in casa e la pasta fritta) e i ceci cucinati nella pignatta.

ceci nella pignatta ciceri e tria

Per un’esperienza più a 360°, vi invito a guardare anche il mio video 😉

 

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