Sono appena rientrata da un blog tour di 4 giorni in Ciociaria insieme ad altri 30 travel blogger internazionali organizzato in concomitanza con l’apertura del Cammino di San Benedetto, un cammino che ci ha portati a scoprire non solo le bellezze naturalistiche della Ciociaria, ma anche le sue tradizioni enogastronomiche, culturali e religiose, un cammino turistico e spirituale alla sua prima edizione, ma che ha tutti i presupposti per diventare alla stregua del Cammino di Santiago di Compostela in Spagna.
E’ stata un’esperienza fantastica, resa possibile grazie all’organizzazione di Travel Blogger Destination Italy, TTG Italia, Rimini Fiera, Ciociaria Turismo, Unindustria Lazio e la Camera di Commercio di Frosinone.
Per chi non lo sapesse, per Ciociaria si intende tutto il territorio del basso Lazio in provincia di Frosinone (Alatri, Anagni, Fiuggi, Piglio, Montecassino, Atina, Veroli, Casamari, Roccasecca, Arpino, Isola del Liri), il cui nome deriva dalle “Cioce”, le calzature tipiche dei ciociari composte da ampie suole di cuoio trattato che avvolgono il piede fermate alla gamba con delle corregge. La leggenda narra che più era appuntita la punta della ciocia, più si era in cerca di marito!
La Ciociaria, fino al 1861 era divisa in due stati: stato Pontificio e Regno di Napoli. Arpino ad esempio era provincia di Caserta, quindi c’erano due culture diverse. La sua collocazione è davvero strategia: dista un’ora da Roma, un’ora da Napoli, un’ora dal Parco nazionale dell’Abruzzo in montagna ed un’ora da Terracina, quindi dal mare.
La prima tappa del nostro tour è stato il bellissimo borgo medioevale di Alatri, che vede la presenza di importanti edifici civili e religiosi come il Palazzo del cardinal Gottifredi (XIII sec.), la chiesa romanico gotica (romanico borgognone) di S. Maria Maggiore (XII sec.) ornata da uno splendido rosone di gusto francese, la Chiesa di S. Francesco con annesso il convento dove si conserva l’interessante affresco medioevale raffigurante il “Cristo nel labirinto”, sulla cui datazione ci sono ancora studi in corso. L’affresco raffigura l’immagine di Cristo con in mano un libro e con l’altra ad indicare la via d’uscita. Sul significato ci si rifà ai templari che andavano via da Roma per raggiungere le coste per imbarcarsi per Gerusalemme. Si narra che il labirinto raffigurato con 11 spire e contenente una sola via d’ingresso ed una sola via d’uscita, rappresentasse la strada per la salvezza dell’anima per i templari.
Successivamente ci siamo spostati verso le cinta murarie dell’acropoli preromana, ben conservata, della quale risalta per imponenza la Porta Maggiore, il cui architrave è stato realizzato con il più grande monolite messo in opera in Italia. Si dice che le fortificazioni e le mura ciclopiche di Alatri fossero costruite secondo la costellazione dei gemelli dagli Ernici, popolazione italica di origine pre-romana nel XVI sec. a.C.
Successivamente siamo andati a pranzare all’agriturismo
Casale Verde Luna al Piglio, situato nel bel mezzo dei vigneti di Cesanese (il vino locale) che ho avuto modo di degustare sia nella variante bianca che rossa e devo dire che è davvero ottimo! L’azienda Agrituristica Casale Verde Luna si erige sui resti di un vecchio casale completamente ristrutturato. Lì abbiamo degustato dei piatti tipici davvero ottimi: parmigiana di zucca, melanzane alla parmigiana a tortino, fiori di zucca e mela impanata e fritta, porchetta e salumi vari (i formaggi purtroppo non ho potuto degustarli per via dell’intolleranza al lattosio ma gli altri blogger mi hanno detto che erano ottimi). Per concludere il pranzo, una buonissima crostatina di pasta frolla e fragole con la pasta frolla friabile!
Dopo la pausa pranzo, il nostro blog tour ci ha portato nella bellissima cittadina di Anagni, definita la città de Papi per due motivi: sia perchè fu la città natale di ben 4 papi: Innocenzo III, Gregorio IX, Alessandro IV e Bonifacio VIII sia perchè era la residenza dei Papi e qui si discutevano gli affari più riservati.
La cattedrale di Anagni conserva nella sua cripta la “Piccola Cappella Sistina”, un ciclo di affreschi del XIII sec. il cui significato celebrava il potere papale contrastato dai monarchi europei. Questi attriti tra potere spirituale e potere temporale culminarono nel 1303 con lo Schiaffo di Anagni.
Abbiamo poi visto i sotterranei di Anagni, nei quali è custodita un’antica cisterna romana, sotterranei che generalmente sono chiusi al pubblico ma sono stati aperti apposta per noi.
E per concludere in bellezza la prima giornata di blog tour, arrivo nel nostro bellissimo Hotel 5 stelle luxury “
Grand Hotel Palazzo della Fonte” di Fiuggi, dimora storica, con un bellissimo centro termale, SPA e palestra. Fu costruito nel centro termale di Fiuggi nel 1913 per diventare l’hotel più elegante e moderno d’Europa e divenne subito luogo d’incontro di politici, artisti, scienziati e turisti. negli anni successivi divenne la location preferita della nobiltà europea. Nel 1914 fu scelto da Vittorio Emanuele III come dimora reale. Per l’occasione, l’intero palazzo fu ristrutturato ed arricchito di affreschi. Ancora oggi, infatti, è possibile ammirare le bellissime sale affrescate dal galimberti. Ed è proprio lì, in quelle sale ricche di storia arte e cultura che abbiamo fatto colazione e cenato!
Ancora oggi le bellissime Suite con terrazza privata (come questa nella foto nella quale ho dormito io), sono scelte dalle celebrity in cerca di discrezione.
Fu dopo la seconda guerra mondiale, nel 1930, che l’Hotel visse la sua età d’oro. Nel 1936 fu infatti costruita una delle prime piscine in Italia. Tra gli ospiti famosi che vi hanno soggiornato possiamo annoverare: Giovanni Giolitti, Antonio Salandra, Luigi Pirandello, Gabriele D’Annunzio, Guglielmo Marconi, Pablo Picasso…giusto per citarne alcuni! Tra il 1946 ed il 1960 divenne invece luogo di vacanza di alcuni leader politici e non solo come Vittorio De Sica, Eduardo De Filippo, Totò, Roberto Rossellini, ed altri.
nel 1982 il palazzo perse gran parte del suo prestigio e fu chiuso, fino a quando 6 anni dopo non è stato acquistato da un gruppo che l’ha completamente ristrutturato e gli ha dato nuova vita!
Ed è grazie a loro che ho potuto “dormire” e rilassarmi in una delle location storiche d’Italia.
Ho goduto della bellissima SPA con sauna, bagno turco, e piscina con anche vasca idromassaggio e degustare un ottimo aperitivo ed un’ottima cena.
Si dice che gli chef migliori si trovano negli hotel a 5 stelle, e la cena all’Hotel Grand Hotel della Fonte ne è stata una dimostrazione. hanno preparato apposta per me un menu sena lattosio, senza perderne in bontà. Insomma un’esperienza davvero divina come degna conclusione di una giornata in giro per la Ciociaria.
Continuate a seguirmi che domani vi racconterò della seconda giornata del tour e della cerimonia di partenza del Cammino di San Benedetto!