Per il ponte del 2 giugno mi sono concessa un week end rilassante tra le montagne svizzere nella bellissima Losanna, la quarta città più grande della Svizzera, capoluogo del Cantone di Vaud nella Svizzera Francese, che beneficia di una posizione geografica privilegiata , al centro dell’Europa.

E’ facilmente raggiungibile in treno o auto da Milano, battello dalla Francia o volo dalle principali città europee (essendo a metà strada tra l’aeroporto di Ginevra e Zurigo).

Losanna

Io ci sono arrivata con volo Easyjet da Napoli fino a Ginevra e poi da lì ho preso il treno veloce Swiss Travel System (direttamente all’interno dell’aeroporto) direzione Brig che mi ha portato a Losanna Gare in 52 minuti. 

Ho soggiornato all’Hotel de la Paix in pieno centro a pochi passi dalla Cattedrale di Losanna, un bellissimo hotel storico del 1910 con una vista mozzafiato sul lago di Ginevra, le Alpi e la vicina Francia.

Avevo una bellissima camera al sesto piano con terrazzino panoramico ed un bagno nel quale era presente sia la vasca che la doccia (a seconda del se volevo rilassarmi o se andassi di fretta)

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Al mio arrivo, ho trovato sulla scrivania la Lausanne Transport Card, una card che generalmente offrono tutti gli hotel di Losanna ai loro ospiti che permette di utilizzare gratuitamente i trasporti pubblici della città (autobus, treno, metropolitana) per tutto il periodo del soggiorno. La card offre anche numerosi sconti in negozi di souvenir, musei civici e privati e sulle traversate in barca tra Losanna-Ouchy ed Evian.

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La card è utilissima in quanto, nonostante il centro storico di Losanna sia abbastanza piccolo, la città è situata su tre colli con numerose salite e discese, che rendono piuttosto impegnativi gli spostamenti, mentre la metro è facilissima da usare. Basta seguire le due direzioni: Croisettes che porta in alto sulle montagne dove in inverno i losannesi vanno a sciare e Ouchy che invece porta sul lago dove c’è il porto dal quale partono i traghetti. caratteristica della metropolitana di Losanna è che si tratta di una metro su ruote per i dislivelli e le fermate hanno dei suoni che le contraddistinguono (es. il suono delle campane a Bassieres, lo scrosciare dell’acqua al Flon o il suono dei gabbiano ad Ouchy) e sono annunciate dalla guardia della cattedrale.

 

Appena arrivata a Losanna, sono stata subito accolta dalla bravissima guida di lingua italiana Anna e dalla mia compagna di viaggio Luisa di Tacchi e Pentole ed abbiamo iniziato subito a degustare la gastronomia locale nel ristorante dell’hotel prendendo un buonissimo salmone alla griglia con verdure e poi dolci tipici a base di pesche: una vera bontà!

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Dopodichè è iniziata la visita culturale della città.

Abbiamo attraversato a piedi il Ponte (Charles) Bessières costruito tra il 1908 ed il 1910, uno dei tre ponti della città che sovrasta la valle del Flon e collega la collina della Cité al quartiere Caroline. Il suo architetto, Eugène Jost, fu l’autore dei grandi hotel della regione, tra cui il Montreux Palace. La vista sulla città è splendida mentre ad un livello inferiore si intravede la linea del metrò m2.

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Ci siamo dirette a piedi verso la Cattedrale di Losanna del 1275 che è protestante ed è la cattedrale gotica più importante della Svizzera. Iniziata nel 1170 e finita 100 anni dopo presenta al suo interno il bellissimo ed imponente Organo di Giuggiaro ed il rosone con cerchio e quadrato del 1210-15 di Imagomundi, che rappresenta la visione del mondo del medio evo. 

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Abbiamo poi percorso i 200 scalini del campanile per arrivare fino su in cima dal quale si vede un panorama mozzafiato su tutta Losanna.

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Riscese dal campanile, c’erano altre scale ad aspettarci, le Escaliers du Marché (scalinata del mercato), una scalinata in legno del XIII secolo coperta, a serpentina e contigua ad una via lastricata molto ripida che collega la cattedrale al centro città. E’ parte integrante dell’iconografia popolare losannese e ad ovest è fiancheggiata  da un insieme pittoresco di vetrine  di boutique e caffè.

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 Passeggiando passeggiando siamo arrivate a Piazza Saint Francois dove c’è la chiesa omonima dove si sposò David Bowie, luogo di incontro di tutti i Losannesi. Ed è proprio nei pressi di questa piazza che la sera siamo tornate per cena da Cafè du Grutli, questa volta in compagnia Angelica, la project coordinator di Lausanne Tourisme.

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Sedute sui tavoli esterni affacciati sulla piazza, abbiamo iniziato la nostra cena con la tipica fondue seguita poi da un tris di salsiccia, alette di pollo e pesce persico.

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Il giorno seguente, invece, abbiamo fatto una passeggiata lungo Rue de Bourg, il paradiso del passeggio guardando le vetrine dei negozi di lusso e boutique di tutti i tipi, dove sabato mattina c’era il mercato di prodotti tipici per un tripudio di colori ed emozioni.

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Abbiamo fatto un giro per le bancarelle e poi abbiamo preso la metro direzione Ouchy-Olympique dove ci aspettava il battello Belle-Epoque “La Suisse” che da Losanna ci ha portato lungo il lago Lemano fino a Cully. Non il solito traghetto, ma una vera e propria nave da crociera in miniatura con ristorante a bordo, per un viaggio culinario su un battello che funziona ad energia solare. La costa da Losanna a Cully dal lago è meravigliosa, si possono vedere dall’acqua le piantagioni di viti terrazzate famose a Cully.

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Eh già, perchè Cully è famosa per il suo vino ed il 3 giugno c’era la giornata delle cantine aperte.

Quindi, quale migliore occasione per una gita fuori porta lì, godendosi la traversata lungo il lago comodamente sdraiate su una bella sdraio al sole?

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Per preparare il vino svizzero ci vogliono 3 soli: il Sole, il Sole che riflette dal lago ed i Terrazzini.
Arrivate a Cully, abbiamo quindi iniziato subito con la prima degustazione di vino alla cantina Yves Porta , dove ci hanno consegnato un “passaporto” per le degustazioni, un bicchiere e via a testare il Chasselas de Villette blanc 2016, il Chasselas d’Epesses blanc 2015, il Roseus Vin Mousseux 2014 ed il Porte Noire Merlot Syrah prima di dirigerci a pranzo a Le Bistrot Camèleon dove mi sono praticamente innamorata del foigras! Veramente buonissimo, avrei pranzato solo con quello. Ma io e Luisa non contente, abbiamo preso anche una bella grigliata di carne con patatine 😀
 
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Dopo pranzo, abbiamo continuato il nostro tour per le cantine aperte. Ma questa volta abbiamo preso il trenino turistico Lavaux Express per scoprire i vigneti del Lavaux, patrimonio dell’Unesco.
Un’esperienza davvero molto bella, che vi consiglio vivamente.
Vedere dall’alto tutti i vigneti terrazzati ed in fondo il lago è da brividi.
 
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Alla fine del giro, ci siamo fermate a rilassarci continuando a degustare vino lungo le sponde del lago dove c’erano le paperelle che nuotavano ed anche alcuni ragazzi della zona che facevano il bagno.
Il tempo era un pò nuvoloso, ma faceva davvero caldo!
 
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 Siamo poi ritornate a Losanna dove la sera siamo andate a cena da Eat Me, un ristorante molto chic dalle luci soffuse dove abbiamo preso un bel cocktail abbinato a finger food. Perfetto per una serata romantica, ma in mancanza di un cavaliere ci siamo divertite tra ragazze.

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Dopo cena abbiamo fatto un giro per la Lausanne Beer Celebration, la festa della birra per poi andare a dormire stanche ma felici.

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Il giorno dopo, prima della partenza, ci siamo dirette di nuovo a Lausanne Ouchy per andare a visitare il Museo Olimpico di Losanna. Infatti, Losanna è anche detta città olimpica perchè è la sede del CIO il Comitato Olimpico Internazionale e di tantissime federazioni sportive mondiali.

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Il Museo Olimpico è ispirato alla struttura dei templi greci, con la sua facciata in marmo bianco dell’isola greca di Thassos, opera degli architetti Pedro Ramirez Vazquez e Jean-Pierre Cahen, davanti alla quale arde sempre la fiamma olimpica accesa dalla pattinatrice tedesca Katarina Witt il giorno dell’inaugurazione avvenuta il 23 giugno del 1993.  All’entrata del museo, la splendida fontana in marmo bianco di Carrara, lunga una trentina di metri, attraverso la morbidezza delle ellissi  e il dinamismo delle spirali, esprime l’intento di richiamare il movimento dell’acqua per congiungere ancora di più Losanna con il suo lago.

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Il Museo si struttura in tre piani.  Al piano terra si trova una raccolta di documentazione sulla Grecia Antica e filmati che ricostruiscono fedelmente gli originari Giochi Sacri. Le vetrine ospitano ogni sorta di oggetto comprese ceramiche con figure rosse risalenti al V secolo a. C.

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Gli altri due piani sono dedicati alle Olimpiadi moderne, cimeli, parti di equipaggiamenti indossati dagli atleti e attrezzature delle quali si coglie l’evoluzione tecnica durante le edizioni.   Oltre 1000 gli oggetti esposti tra i quali  medaglie e torce originali ed  è possibile provare l’emozione di toccare con mano una vera medaglia olimpica.

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