Ma… Cos’è lo storytelling? Ultimamente se ne sente parlare spesso, è diventata una parola così inflazionata. Eppure non è nulla di nuovo. Secondo Wikipedia: “Lo storytelling è l’atto del narrare, disciplina che usa i principi della retorica e della narratologia.”
Quindi lo storytelling non è nient’altro che l’arte di raccontare delle storie.
E se ci pensiamo, non è una tecnica nuova, nata da poco, ma esiste da sempre. Già gli uomini primitivi raccontavano storie intorno al fuoco come momento di aggregazione e di passaggio di informazioni.
Così come nell’epoca romana si era soliti riunirsi nelle piazze, nelle agorà. Oggi, con l’avvento di internet e la crescita esponenziale delle nuove tecnologie, lo storytelling avviene principalmente online, attraverso i blog ed i social network.
Nel terzo millennio è il blog che si sostituisce al cerchio intorno al fuoco, alla piazza, al cortile. La narrazione si arricchisce di immagini, il viaggio si fa virtuale e infinito. Si viaggia in rete, conoscendo mondi lontani, ma si viaggia anche sul serio, e straordinariamente bene, avvalendosi magari delle informazioni reperite in un blog, che hanno un valore altissimo per un’azienda o ente del turismo, in quanto sono contenuti prodotti da chi ha fatto un’esperienza diretta del territorio o del prodotto e sono quindi percepiti dagli altri utenti come affidabili e credibili, a differenza degli spot pubblicitari o delle pagine pubblicitarie sui giornali, ai quali siamo ormai tutti assuefatti, ottenendo una grande efficacia comunicativa.
Nel marketing, del resto, lo storytelling è sempre esistito. Nasce insieme alla pubblicità e si evolve con essa. Basti ricordare Carosello, che consisteva proprio in una serie di “storie” (spesso sketch comici sullo stile del teatro leggero o intermezzi musicali) seguite da messaggi pubblicitari, la cui trama doveva essere di per sé estranea al prodotto e che le nostre mamme ancora oggi ricordano e citano come tormentoni.
Ed è stato questo l’argomento del mio intervento allo Smau di Napoli lo scorso 15 dicembre di fronte ad una platea di circa 100 persone. Avevo la sala in overbooking e non mi sembrava vero! Avevo già parlato in pubblico altre volte, ma mai di fronte a così tante persone interessate al mio intervento.
È stata un’emozione fortissima, soprattutto nel vedere che alcuni prendevano appunti, altri mi registravano… forse non sono stata brillante come avrei voluto perché mi sono fatta prendere un po’ dall’emozione, ma c’è sempre tempo per migliorarsi e… vedere che comunque a fine workshop in tanti mi hanno chiesto il biglietto da visita, altri mi hanno chiesto un autografo sul mio libro, altri ancora la disponibilità per un’intervista, mi rende molto soddisfatta e mi fa amare sempre più il mio lavoro. Proprio questa mattina in radio si diceva: “trasforma le tue passioni nel tuo lavoro e non lavorerai nemmeno un giorno della tua vita!”. Io posso dire di essere felice delle scelte che ho fatto e che le rifarei altre cento mila volte! Essere una speaker allo Smau di Napoli è stato un grande onore e ringrazio la Dario Flaccovio per avermene dato l’opportunità!
Da quando ho pubblicato il mio “Manuale per aspiranti blogger: crea emozioni con lo storytelling” la mia vita è praticamente cambiata e ne sono così felice.
Mi sta dando così tante soddisfazione che esprimerle a parole è complesso.
So che in molti non sono riusciti a venire allo Smau, pur avendo voluto. Anche se manca tutta la prima parte, ecco un estratto video del mio intervento allo Smau di Napoli sullo storytelling online. Ho cercato di inserire qualche slide che riassuma la parte mancante, ma ho evitato gli esempi perchè senza spiegazione sono di difficile comprensione. Può essere comunque utile per chi voglia approfondire la materia. Se poi avete domande, mi trovate qui.
Buona visione