Sono anni che in estate vado in vacanza a Cirò Marina, ma non ero mai stata a Melissa, un piccolo borgo in provincia di Crotone a soli 20 minuti di auto da Cirò.
Ci sono stata per caso l’estate scorsa, durante una cena con amici e ne sono rimasta davvero affascinata!
Ho trovato un paesino di montagna arroccato con stradine ripide strutturate a gradoni, angoli incantati con vedute mozzafiato e tetti spioventi.
La sua singolarità risiede poi nel fatto che si trovi a pochi km dal mare, e si affaccia a picco su uno spettacolare burrone! L’effetto immediato è stato di stupore e bellezza!
Percorrendo poi il centro abitato, non ho potuto non notare le numerose grotte rupestri, un tempo, non molto remoto, utilizzate come abitazioni.
L’aria che respiriamo è quella di un tipico borgo feudale, man mano che proseguiamo fino alla parte più alta dell’abitato per visitare i resti del castello appartenuto al Conte Francesco Campitelli nel XVII sec.
I primi documenti ufficiali che fanno riferimento a Melissa risalgono al XIII secolo, ma è quasi certo che le origini della città partano da epoche più remote (probabilmente a quando fu fondata dagli strongolesi).
Ci ha accompagnati a fare visita alla città il Sig. Vincenzo, originario del luogo nonchè proprietario della “Osteria Du Cucuzzero” dove abbiamo cenato e ci ha raccontato una simpatica vicenda legata alla storia del castello di Melissa, al conte che lo abitava ed alla ius primae noctis.
La storia, raccontata anche sul sito ufficiale del Comune di Melissa narra che: “Il Conte era un uomo prepotente, sanguinario ed efferato, che aveva ripristinato lo ius primae noctis, tributo particolare che obbligava tutte le novelle spose del paese a consumare le prime notti di nozze nel suo regale letto. Irrompendo nella chiesa di S. Giacomo, sulla quale la famiglia Campitelli deteneva il patronato, alla fine di ogni celebrazione di matrimonio, rapiva la sposa ed attraversando passaggi sotterranei, collegati direttamente alla sua dimora, giungeva al castello, dove soddisfaceva le sue lussuriose voglie, strappando a delle giovani fanciulle quell’innocenza che riservavano per il loro amato. In seguito le ragazze venivano rimandate ai loro mariti con un carico di viveri. Ma arrivò il giorno in cui un giovane innamorato di una fanciulla di Melissa, non volendo cedere a tale sopruso, in accordo con alcuni amici, tese un agguato al Conte. Nascoste le roncole sotto i mantelli, penetrarono nel castello e lo uccisero. Il popolo aiutò a fuggire il coraggioso che aveva eliminato il feudatario e le sue prepotenze”.
Del Campitelli oggi rimane un busto marmoreo nella chiesa di S. Giacomo che raffigura il Conte adagiato su una tavola di marmo, purtroppo ridotto in pezzi e divenuto per questo nella fantasia popolare “osceno”.
Ma una leggenda vuole anche che Melissa sia il paese delle streghe giunte qui da Benevento per rifugiarsi durante il periodo dell’inquisizione.
Come in gran parte dei paesi della Calabria, inutile dirvi che la cucina è ottima. Cibi genuini e salutari delle terre del luogo da gustare all’aperto su una terrazza panoramica su tutta la costa ionica.
Del resto, se siete in vacanza sullo Ionio e soffrite troppo il caldo, quale miglior modo che rinfrescarsi un pò trascorrendo un pomeriggio nella bellissima Melissa?