Era da tempo che volevo parlarvi di Pordenone, ma tra viaggi, presentazioni del libro ed impegni vari ho sempre rinviato. Ma ora è giunto il momento di farlo. L’ho visitata durante il mio ultimo tour in Friuli Venezia Giulia e, dopo averne amato la sua provincia così ricca di natura e paesaggi mozzafiato, ho potuto ammirare anche la bellezza architettonica del suo capoluogo. Non solo borgo medievale, ma anche innovazione grazie alla storia dell’azienda Zanussi, da oltre 100 anni legata a questa città.
Una città ricca di lunghi portici che caratterizzano quella che un tempo era definita Contrada Maggiore, oggi Corso Vittorio Emanuele II, palazzi nobiliari, il bellissimo Duomo con il suo Campanile. E’ facilmente visitabile in una giornata, ma passeggiando per le sue strade sembra quasi di respirare l’aria medievale dei borghi italiani.
La città di Pordenone, però, è anche da sempre legata alla vita dell’azienda Zanussi, azienda la cui storia dal 1984 è confluita in quella della Electrolux, ma che da 100 anni ha fatto conoscere Pordenone nel mondo.
Una visita alla città quindi, non può precludere una tappa alla Mostra Elettrodomesticità nella Galleria Harry Bertoia, in pieno centro.
Io ci sono stata ad ottobre, in occasione del mio tour in Friuli Venezia Giulia e l’ho trovata davvero molto interessante.
Nella mostra non poteva mancare un riferimento concreto ai prodotti e agli elettrodomestici, intesi come documenti di un processo industriale ed estetico che inevitabilmente ha avuto e continua ad avere stretti e indissolubili legami con la società e la cultura diffusa del tempo.
Il titolo della mostra, Elettrodomesticità, intende sottolineare il fatto che nella sensibilità corrente relativa alla dimensione della tecnica si è oramai fatto spazio un concetto che ingloba la percezione stessa degli elettrodomestici, prodotti che hanno in comune alcune caratteristiche tecnologiche predisposte come amichevoli e che soprattutto sono da intendere come coprotagonisti della nostra vita domestica e della sua trasformazione nel tempo. Gli elettrodomestici sono entrati nelle case di tutti, hanno accompagnato in stretta vicinanza l’evoluzione della società e in particolare del lavoro e del ruolo della donna, e tuttavia solo raramente sono stati analizzati come veri e propri documenti oggettuali da interpretare per un’analisi puntuale e non generica dei processi, anche simbolici, che hanno interessato la collettività: infatti a causa di strane distorsioni prospettiche magari ci si è interessati spesso di oggetti di lusso diffusi in pochi esemplari e non di prodotti di massa che invece hanno influito sulla vita di tutti.
L’esposizione, curata da Angelo Bertani con la collaborazione di Roberto Pezzetta, direttore dell’Ufficio Disegno Industriale di Zanussi dal 1982 e poi direttore creativo del Gruppo Electrolux fino al 2005, è incentrata sul disegno industriale e sui fattori di innovazione, di funzionalità e di estetica che esso ha saputo esprimere, e rappresenta un’indagine che considera al tempo stesso aspetti storici, sociologici, progettuali ed estetici: un vero e proprio viaggio che parte dalla presentazione del prodotto per arrivare, attraverso la progettazione, al fulcro della sua nascita, dall’idea iniziale alla sua concretizzazione. Seguire l’evoluzione nel tempo dei diversi aspetti peculiari di un prodotto di massa come l’elettrodomestico, diffuso in tutte le case, ci permette così di cogliere pure i segni di un’epoca, del gusto e della concezione del vivere sociale, oltre che di una precisa visione industriale.
Nei due piani della Galleria Harry Bertoia è stata esposta una selezione dei prodotti più significativi (compresi alcuni prototipi) realizzati dalla Zanussi a partire dalla sua fondazione (1916) fino alla sua confluenza nel Gruppo Electrolux (1984) per arrivare ai nostri giorni.
Oltre a quelli storici realizzati nella prima metà del ‘900, sono presentati i prodotti disegnati da Gino Valle, Gastone Zanello, Andries Van Onck, Roberto Pezzetta e Luigi Molinis: autorevoli designer che di volta in volta hanno caratterizzato con grande originalità il disegno industriale dell’azienda. Grazie all’integrazione tra esigenze tecnico-commerciali e l’estetica, nel corso dei decenni il Gruppo Zanussi prima ed Electrolux dopo hanno saputo esprimere originali contenuti industriali ed estetici, arrivando a livelli di eccellenza in tutti i settori: dalle cucine, alle lavatrici, ai televisori (concepiti quasi come sculture quelli di Molinis), ai frigoriferi, al settore Professional. L’accostamento con i rendering (provenienti dall’Archivio Electrolux di Porcia e dai Musei Civici di Udine) evidenzia le varie tappe, che dallo schizzo preliminare conducevano al progetto vero e proprio e infine al prodotto finito. In alcuni casi gli elettrodomestici sono affiancati da opere d’arte (la maggior parte delle quali prestate dal Centro Culturale Casa A. Zanussi di Pordenone e dalla Fondazione Concordia 7) con cui si intende mettere in luce il confluire di alcuni elementi della ricerca artistica contemporanea nell’ambito del design industriale. Inoltre una sala è dedicata ai progetti architettonici di Gino Valle, famoso architetto e designer che negli anni ’50 – ’70 lavorò anche per la Zanussi.
Una sezione della mostra non poteva non essere dedicata inoltre alle migliaia e migliaia di operai e impiegati che hanno lavorato nelle aziende del Gruppo Zanussi / Electrolux, contribuendo al suo successo. Così come l’introduzione e la diffusione degli elettrodomestici nelle case ha segnato un cambiamento nell’organizzazione e nell’economia familiare (cambiamento che ha coinvolto in primis la figura femminile), la loro stessa produzione ha accompagnato un importante processo di trasformazione sociale. La maggior parte dei lavoratori proveniva infatti dall’ambito agricolo ed essi, passando anche attraverso una fase intermedia che li ha visti nel doppio ruolo di metalmezzadri, furono progressivamente proiettati nella condizione sociale odierna. Un processo di trasformazione rappresentato simbolicamente in mostra da due videoproiezioni fotografiche che evidenziano il passaggio dal lavoro contadino a quello industriale.
Un sala, infine, è interamente rivestita da pannelli fotografici con immagini “storiche” rappresentative dei vari aspetti della vita aziendale nei cento anni di riferimento.
Grazie a un approccio articolato e multidisciplinare – corredano l’esposizione alcune videoproiezioni, un video a carattere storico sulla figura di Lino Zanussi e un video di Electrolux dedicato alla sostenibilità – questa mostra dedicata all’oggetto elettrodomestico assume dunque una molteplicità di valori e significati, che sicuramente ci farà guardare una lavatrice o un frigorifero con occhi diversi.
Avrei dovuto parlarvene prima, ma siete in tempo a visitarla fino al 22 gennaio!