Molti di voi non sapranno che sotto la città di Napoli si nasconde un’altra città! Si tratta di Napoli sotterranea, una città parallela nata scavando le pietre di tufo che servivano per costruire la città sovrastante.
Una città sotto la città che nasconde miti, leggende, misteri e avventure avvincenti.
Di Napoli tutti apprezzano le eccezionali bellezze, la cultura e l’arte, ma pochi conoscono la storia del sottosuolo. L’ingresso di Napoli sotterranea è situato in Piazza San Gaetano al civico 6,8, in una traversa di Via dei Tribunali, nei pressi della nota pizzeria Sorbillo. L’ingresso costa € 9,00 per gli adulti ed € 6,00 per i bambini e vengono effettuate visite guidate ogni ora.
E’ possibile acquistare online il biglietto d’ingresso a Napoli sotterranea e saltare la fila.
In cosa consiste Napoli sotterranea
Nel sottosuolo di Napoli si cela un labirinto di cunicoli, cisterne e cavità che formano una vera e propria città che ricalca, in negativo, la città di superficie. La città sotterranea si estende sotto tutto il centro storico, ad essa sono legati miti e leggende ancora oggi vivi nell’immaginario collettivo dei napoletani.
Il percorso dura circa 2 ore ed è possibile visitare solo 1 km dei 400 km che attraversano tutta Napoli.
I primi manufatti di scavi sotterranei risalgono a circa 5.000 anni fa, quasi alla fine dell’era preistorica.
La storia di Napoli sotterranea
L’esistenza di Napoli sotterranea è legata alla conformazione morfologica e geologica del territorio partenopeo, composto da roccia tufacea che ha caratteristiche di leggerezza, friabilità e stabilità del tutto particolari.
I primi a trasformare la morfologia del territorio furono i Greci a partire dal 470 a.C., spinti da esigenze di approvvigionamento idrico, che ha portato alla creazione di cisterne sotterranee adibite alla raccolta di acque piovane e dalla necessità di recuperare materiale da costruzione per erigere gli edifici dell’antica Neapolis.
Nei secoli successivi l’espansione della città portò alla realizzazione di un vero e proprio acquedotto che permetteva di raccogliere e distribuire acqua potabile grazie ad una serie di cisterne collegate ad una fitta rete di cunicoli.
Solo nel 1885, dopo una tremenda epidemia di colera, venne abbandonato l’uso del vecchio sistema di distribuzione idrica per adottare il nuovo acquedotto, che ancora è in funzione.
Durante la seconda guerra mondiale, poi, le cavità di Napoli Sotterranea furono adibite a rifugi sicuri per la popolazione. Furono allestiti in tutta Napoli 369 ricoveri in grotta e 247 ricoveri anticrollo, di cui oggi possiamo ancora vederne le tracce attraverso il ritrovamento di giocattoli in disuso, bombe e carrarmati. Sulle mura sono graffite pagine di storia, nomi e caricature di personalità dell’epoca, costumi dell’epoca, soldati di varie nazioni, date, informazioni sui due sommergibili italiani – il Diaspro ed il Topazio – che operarono durante la guerra, ed ancora aerei e carri armati, nonché le esternazioni di chi, costretto a restare in quei luoghi per i bombardamenti, volle tramandare ai posteri le sue considerazioni.
Il percorso attraverso i cuniculi della città
Varcato l’ingresso, si inizia a scendere nel sottosuolo a 40 metri di profondità attraverso delle scale. Da lì inizia il percorso vero e proprio attraverso cuniculi, cisterne, pozzi ed emozioni.
Di recente, invece, è stato un esperimento che voleva creare delle serre artificiali nel sottosuolo di Napoli. Esperimento non andato a buon fine perchè le piante coltivate nelle cavità di Napoli, illuminate con luce artificiale ed innaffiate con la sola umidità del sottosuolo, hanno vita breve: durano solo un anno!
Molto suggestivo, invece, il percorso attraverso un cunicolo strettissimo non illuminato per raggiungere una delle cisterne più grandi ed arrivare poi in quella che era la vecchia dispensa del Monastero di Santa Chiara.
Al termine del suggestivo itinerario per la Napoli sotterranea, il tour continua all’esterno per visitare i resti dell’Antico teatro greco romano, di recente scoperta anch’esso nel sottosuolo di Napoli. L’ingresso è davvero molto il pittoresco e suggestivo, poichè si accede al teatro attraverso un basso in Vico Cinquesanti.
Lì viene spostato il letto e nello “scantinato” è possibile ammirare 1/5 dell’antico teatro greco romano, il cui rinvenimento è stato fortuito.