Noi italiani con il caffè abbiamo un rapporto molto particolare, per noi è un vero e proprio rituale, dalla sveglia mattutina a momenti di aggregazione durante la giornata.
“Preparato con la moka, con la “napoletana” o preso al bar come espresso, ristretto, lungo, macchiato, corretto, il caffè accompagna le giornate di ognuno di noi da non si sa più quanto tempo“.
Ma in realtà non siamo l’unico popolo ad amare questa bevanda.
Il caffè, infatti, anche se preparato in modi e varianti diverse, è amato in tutto il mondo.
Ed è proprio sulla storia, le leggende e le tradizioni del caffè in tutto il mondo che è basato il libro “50 sfumature di caffè” di Silvia Casini, Raffaella Fenoglio e Francesco Pasqua – Sonda Edizioni.
La trama
Un libro che va a raccontare curiosità e aneddoti sulla bevanda più amata dal mondo: 50 curiosità, 50 modi di ordinarlo, 50 opere che lo hanno immortalato, 50 aforismi, 50 locali dove gustarlo, i 50 modi di ordinare il caffè, ma anche la pronuncia del caffè in tutte (o quasi!) le lingue del mondo. E poi 50 percorsi gastronomico-culturali che abbinano una ricetta (non solo dolce!) a una canzone, un film e un libro. Infografiche, interviste a esperti, la lettura dei fondi di caffè, il galateo per assaporarlo, l’incredibile ventaglio di aromi, il tipo più adatto a ogni segno zodiacale, dimmi come lo bevi e ti dirò chi sei.
Insomma, un. libro adatto a tutti gli amanti del caffè!
L?ho ricevuto qualche mese fa da parte di una delle autrici, Silvia Casini, ed ammetto di essere riuscita a leggerlo solo ora che sono rientrata in Italia. E mi ha fatto piuttosto sorridere, perchè molte delle cose raccontate nel libro sono vere e mi sono rispecchiata in tante di esse.
Ad esempio, lo sapete che quando viaggio porto sempre con me in valigia la caffettiera napoletana perchè non potrei mai iniziare la mattinata senza caffè?
Ma torniamo al libro e ad alcune curiosità che potete trovare e che mi sono piaciute.
Le origini del caffè
Le origini del caffè sono piuttosto contorte.
Secondo alcuni la sua origine derivi dallo Yemen da parte del frate maronita Antonio Fausto Naironi che nell’800 d.C. vide le sue capre impazzite dopo aver brucato delle bacche rosse. bruciò le bacche, le gettò nell’acqua e non seppe di aver appena inventato la bevanda più bevuta al mondo. Ne consumiamo quotidianamente più di un miliardo e mezzo di tazze. E’ diffusa soprattutto nel Medio Oriente, da cui il nome “il vino d’Arabia”.
Infatti, diversamente da ciò che si pensa, non è l’Italia il paese a farne più uso.
Secondo la ricerca stilata da ICO (Organizzazione Internazionale del Caffè) nel 2017, il Paese a bere più caffè è la Finlandia, con 12 kg per cittadino, a seguire la Norvegia (10kg per cittadino), l?islanda (9kg) e la Danimarca. L’Italia è soltanto tredicesima.
Le prime botteghe di caffè nascono però a Istanbul in Turchia intorno alla metà del Cinquecento con il nome di Kahvehane. In Europa iniziano invece a nascere più tardi, nel XVII.
Si narra che il primo caffè espresso sia stato servito a Torino nel 1884, grazie ad Angelo Moriondo, cui dobbiamo anche l’invenzione del prototipo di una caffettiera, capace di portare rapidamente a pressione l’acqua e raggiungere
il contenitore dei grani tostati e macinati.
Oggi le frasi più comuni per esprimere un desiderio di relax e condivisione, guarda caso, hanno a che fare con questa bevanda, per esempio: «Facciamo una pausa caffè?» o «Ci prendiamo un caffè al volo?».
Queste sono solo alcune delle tante curiosità che trovate sul libro “50 sfumature di caffè“.
Se vi ho incuriosito, lo trovate su Amazon a questo link.