Natale si avvicina e la voglia di viaggiare pure, ma ahimè, le nuove restrizioni ci impediscono di nuovo di muoverci liberamente dove vorremmo. Tanti paesi hanno chiuso di nuovo le frontiere e tanti altri hanno inserito nuove restrizioni. Avevamo pensato di regalare e regalarci un biglietto di viaggio, ma la paura di restare bloccare all’estero ha preso il sopravvento. Che fare?
Io consiglio di aspettare tempi migliori e per il momento viaggiare con la mente attraverso i libri scritti dai tanti travel blogger che hanno girato il mondo.
In questo modo si potrà continuare a viaggiare attraverso le loro parole e avventure pianificando al meglio i prossimi itinerari.
Io ne ho selezionati cinque, tra le nuove uscite di quest’anno.
1)Vivi ogni giorno come se fosse il primo – Francesca Barbieri
Francesca Barbieri, conosciuta da tutti come Fraintesa, è stata una delle prime travel blogger italiane. Era solita viaggiare in posti meravigliosi, dall’Australia all’Africa, dall’Asia alle Americhe, toccando gran parte dell’Europa, fino al 2018, quando un tumore al seno cambiò per sempre la sua vita. All’inizio non ne parlò sui social, fino al maggio del 2019 quando, convinta di aver vinto la battaglia contro il tumore, iniziò a raccontare pubblicamente la sua malattia. Decise di festeggiare la guarigione con un viaggio intorno al mondo il cui ricavato sarebbe stato donato alla ricerca. Nel frattempo inizió a scrivere pezzi di questo libro per trasmettere la sua esperienza. Ma, a metà strada, il ripresentarsi della malattia la costrinse a tornare indietro. E, invece di lasciarsi trascinare nella spirale del dolore, Francesca reagì a modo suo: motivandosi, cercando di alzarsi sempre con il sorriso, di affrontare ogni avversità con la forza che la contraddistingueva.
Purtroppo il tumore ha preso il sopravvento e Fraintesa è scomparsa nell’aprile 2021. Questo libro è uscito postumo la sua scomparsa con l’aiuto del suo compagno Andrea Riscassi, che ha rimesso insieme i pezzi mancanti, e racconta il coraggio di una donna che, nonostante le avversità, si svegliava ogni giorno con il sorriso. È un inno alla vita e a vivere ogni giorno come se fosse il primo.
2)Wanderlust, nati per viaggiare – Filippo Buscaroli
Wanderlust, nati per viaggiare è il libro autobiografico di Filippo Buscaroli, travel blogger e nomade digitale di ventisei anni, con due lauree nell’ambito della comunicazione, una carriera da calciatore fallito alle spalle, tanti amici ma soltanto una manciata su cui contare ciecamente e l’eterna sensazione di non trovare il suo posto nel mondo.
Nel 2014 decide di mollare tutto e partire per l’Australia con un biglietto di sola andata e pochi soldi in tasca.
Non tornerà più indietro, quella che doveva essere soltanto un’avventura si trasforma nel suo stile di vita.
Questo libro racchiude i suoi primi due anni e mezzo di viaggio, attraverso disavventure e sacrifici, fondamentali per dargli la consapevolezza che avrebbe potuto veramente vivere viaggiando.
E attraverso ke pagine del libro e le sue avventure nel mondo, invoglia chiunque non sia pienamente soddisfatto della propria vita a mollare tutto e ripartire da zero, proprio come ha fatto lui.
Ora si trova alle Canarie dove continua a vivere la sua vita da nomade digitale.
Il suo libro lo trovate su Amazon a questo link.
3)Spezie e Moschee – Anna Pernice
Per tutti gli amanti del Medio Oriente, che al momento è chiuso al turismo italiano e non si sa quando riaprirà, consiglio Spezie e Moschee, il mio libro autobiografico nel quale racconto quattro dei miei viaggi tra Turchia, Tunisia, Egitto e Giordania.
Un diario di viaggio che vi farà non soltanto scoprire ed innamorare del Mefio Oriente, ma anche a non aspettare la persona giusta o la situazione giusta per fare quel viaggio che tanto si desidera, perché a volte basta semplicemente trovare il coraggio di fare la valigia e partire, anche da sola.
Ed è così che io ho iniziato a viaggiare e girare il mondo, da sola. Dopo una rottura sentimentale avevo due scelte: piangermi addosso o ricominciare a viaggiare. Ho scelto la seconda ed in ogni viaggio ho ritrovato un pezzetto di me stessa, che racconto nel libro.
4)Il coraggio della felicità – Loredana Scaiano
Questo romanzo autobiografico di Loredana Scaiano racconta il giro del mondo in solitaria della protagonista sulle orme di Ida Pfeiffer, una donna che il primo maggio 1846, a quarantanove anni, decise di partire da Vienna per il giro del mondo in solitaria. Il 28 febbraio 2017 Loredana Scaiano parte dal suo piccolo paese nell’Italia del Sud per ripercorrere l’itinerario di Ida. Anche lei compirà cinquant’anni in viaggio. Ida scriveva una pagina di diario ogni sera, Loredana ogni sera pubblica una pagina del blog che ha dedicato alla sua eroina, #idaviaggiadasola.
Due storie vere raccontate in parallelo, due donne forti, due secoli di distanza. Il coraggio della felicità è il resoconto di un’impresa temeraria, impensabile per una donna nell’Ottocento, tutt’altro che agevole ancora oggi. È il racconto di un viaggio alla scoperta del mondo e alla ricerca di sé: un viaggio che è libertà, consapevolezza, incoscienza, leggerezza e gioia.
Ma soprattutto un invito ad ogni donna a non avere paura di viaggiare da sola.
5)Succede sempre qualcosa di meraviglioso – Gianluca Gotto
Il nuovo romanzo di Guanluca Gotto non ha bisogno di troppe presentazioni. I suoi romanzi pensi sono una garanzia. Dopo il successo dei primi due, anche “Succede qualcosa di meraviglioso” non delude.
A differenza dei primi due, che raccontano in prima persona le avventure di Gianluca, nomade digitale che dopo aver girato gran parte del mondo vive da qualche anno a Bali, quest’ultimo libro è più un romanzo.
Racconta la storia di Davide, un ragazzo che vede tutte le sue certezze crollare una dopo l’altra, fino a perdere il desiderio di vivere. E Guilly, un personaggio fuori dal tempo che Davide, per caso o per destino, incontra in Vietnam e da cui apprende un modo alternativo e pieno di luce di prendere la vita. Una storia di rinascita in cui perdersi per ritrovarsi, che Gianluca Gotto racconta portando il tema della ricerca della felicità – già affrontato nell’autobiografia “Le coordinate della felicità” – su un piano universale: la destinazione finale di questo viaggio non è conquistare un certo tipo di vita, ma uno stato d’animo.