Quando viaggio in un paese, mi piace entrare nel vivo della cultura locale e frequentare le persone del posto. Ultimamente ho girato tantissimo per l’Asia e paesi Arabi e frequentato tanti musulmani, rimanendo davvero affascinata dalla loro cultura, tanto da iniziare a imparare qualche parola in Arabo.
Tra qualche giorno in tutto il mondo musulmano inizierà il Ramadan, il mese più sacro per chiunque pratichi questa religione. Ma di cosa si tratta?
Il termine Ramadan significa letteralmente “grande calore” e indica il nono mese dell’anno, che può durare 29 o 30 giorni e cade ogni volta in un periodo diverso, in base all’osservazione della luna crescente.
E’ considerato il più sacro per i musulmani in tutto il mondo. Durante questo periodo, i fedeli praticano il digiuno dall’alba al tramonto come un atto di devozione religiosa. Tuttavia, oltre a questo aspetto ben noto, ci sono molte altre curiosità interessanti che non tutti conoscono.
Io ho avuto la fortuna di trovarmi qualche volta in Egitto e in Turchia durante il periodo del Ramadan ed è stato davvero molto interessante, soprattutto perchè la sera le città si trasformano in una grande festa.
Ci sono però alcune usanze che noi occidentali ignoriamo, ho quindi chiesto supporto per l’articolo ad una mia amica originaria del Marocco ed ho scoperto delle cose molto interessanti.
Vediamole insieme.
Origini del Ramadan:
Il Ramadan non è stato istituito subito con l’islam, ma è stato istituito nel secondo anno dell’Egira, l’emigrazione del Profeta Maometto da Mecca a Medina nel 622 d.C. Secondo la tradizione islamica, fu durante il mese di Ramadan che Maometto ricevette le prime rivelazioni del Corano dall’arcangelo Gabriele.
Il significato e rottura del digiuno:
Il digiuno durante il Ramadan non è solo un’astinenza da cibo e bevande, ma anche un’opportunità per i musulmani di riflettere, meditare e rafforzare la propria fede. È un periodo di auto-disciplina, auto-riflessione e controllo delle tentazioni, che aiuta i credenti a purificare il loro corpo e la loro anima. Ed è una furba di auto controllo molto forte, ad esempio per tutto il Ramadan c’è anche il divieto di avere rapporti sessuali durante il digiuno.
La rottura del digiuno quotidiano, chiamata Iftar, è un momento molto atteso durante il Ramadan.
Quando sono stata al Cairo durante il Ramadan, veniva annunciato con un colpo di cannone. In Marocco invece c’è il richiamo delle moschee alla preghiera che annuncia l’inizio dell’Iftar.
È tradizionalmente celebrato con una preghiera e un pasto abbondante consumato insieme alla famiglia e agli amici subito dopo il tramonto. Molte comunità musulmane organizzano Iftar pubblici, dove le persone di diverse culture e religioni sono invitate a partecipare, promuovendo così la condivisione, la solidarietà e la comprensione interreligiosa.
Alcune famiglie, dopo l’Iftar e la preghiera, preparano poi anche la cena di mezzanotte, mentre altre si svegliano prima dell’alba per il Sohur (chiamato anche Sahur o Suhoor), una sorta di colazione, consumata la mattina presto dai musulmani prima del digiuno, prima dell’alba durante o al di fuori del mese islamico del Ramadan.
Il mese della carità:
Durante il Ramadan, i musulmani sono incoraggiati a praticare la carità e la generosità nei confronti dei meno fortunati. È comune fare donazioni ai poveri e agli indigenti, distribuire cibo ai bisognosi e contribuire a progetti di beneficenza. La carità è considerata un’azione spirituale importante durante questo mese, in quanto aiuta a purificare la ricchezza e a promuovere l’uguaglianza sociale.
Le tradizioni culturali:
Le pratiche del Ramadan variano leggermente da una comunità all’altra e da un paese all’altro. Oltre al digiuno e alle preghiere, ci sono tradizioni culturali specifiche associate a questo periodo. Ad esempio, in alcuni paesi musulmani, le strade e i mercati si animano di vita durante le ore serali, mentre le famiglie si riuniscono per festeggiare e socializzare. Inoltre, ci sono piatti tradizionali preparati appositamente per il Ramadan, che variano da regione a regione.
Recupero del Ramadan:
Può capitare che per motivi personali, di viaggio o di salute non si riesca a seguire tutte le giornate del Ramadan, come ad esempio le donne durante la settimana del ciclo (perché sono considerate impure). Cosa accade in queste situazioni?
Quando una persona manca dei digiuni del Ramadan, può sostituirli in qualunque momento dopo il mese di Ramadan (eccezione fatta naturalmente dei cinque giorni dell’anno dove è strettamente vietato digiunare: 1 Shawwal, 10,11,12 e 13 Dhul Hijjah).
E’ possibile recuperare le giornate perse prima dell’inizio del Ramadan successivo, l’anno dopo. Si ha tutto l’anno a disposizione per recuperare. Molti recuperano a dicembre perchè le giornate sono più corte, altri addirittura recuperano subito dopo la fine del mese del digiuno e molti altri si riducono all’ultimo.
Chi ha problemi di salute e le donne incinte invece sono completamente giustificate a non farlo e non hanno bisogno di fare i recuperi.
Come vivere il Ramadan da turisti:
Se vi capita di trovarvi in un Paese arabo in occasione del Ramadan, potreste trovare night club e alcune attività chiuse e prestare attenzione a seguire le usanze del post. I turisti non hanno l’obbligo di seguire il Ramadan, ma è consigliabile evitare di farsi vedere mangiare in pubblico durante le ore diurne. Quando sono stata in Egitto nel periodo del Ramadan, ad esempio, ci facevamo preparare il pranzo a sacco dall’hotel e mangiavamo di nascosto chiusi nell’autobus.
Musei e attività culturali invece sono tranquillamente aperti anche durante il giorno per i turisti.
Il modo migliore per vivere il Ramadan in un paese arabo e entrare nel vivo della loro cultura, è farlo a casa di una famiglia locale.
Insomma, il Ramadan è molto più di un semplice periodo di digiuno per i musulmani. È un momento di spiritualità, solidarietà e riflessione, arricchito da una varietà di tradizioni culturali e pratiche che riflettono la diversità e la ricchezza dell’islam.
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