Quest’estate è all’insegna della scoperta del territorio italiano e dei suoi piccoli borghi. Luoghi ricchi di storia, cultura e tradizioni che aspettano solo di essere raccontati.
Ho così deciso di aderire al progetto “Il mio viaggio in treno tra arte bellezza e sostenibilità (L’ITALIA ripARTE)” di Ferrovie dello Stato e di andare alla scoperta di Reggio Calabria in modo sostenibile attraverso la nuova linea di alta velocità che collega il Piemonte alla Calabria in modo comodo e sicuro senza cambi.
Un viaggio lento e rilassante attraverso la nuova tratta di alta velocità, che permette di assaporare la meta ancora prima di raggiungerla. Prima del Coronavirus, 5 milioni e mezzo di italiani utilizzavano il treno ogni giorno. Il numero maggiore di passeggeri è concentrato nelle regioni Lombardia, Veneto e Piemonte. Dati in crescita per la Sicilia, mentre sono in calo in Molise, Campania, soprattutto Umbria e Basilicata (fonte: Repubblica, dato del 3 febbraio 2020).
Ed è così che ho scoperto quello che D’Annunzio definì il km più bello d’Italia, l’Etna da una prospettiva insolita ed il carinissimo borgo di pescatori di Scilla.
Ma vediamo insieme cosa fare e vedere in tre giorni a Reggio Calabria.
Il Lungomare Falcomatà
La prima cosa che lascia a bocca aperta appena si arriva a Reggio Calabria è sicuramente il suo lungomare definito da D’Annunzio “il più bel kilometro d’Italia”. Il Lungomare Falcomatà di Reggio Calabria, che in realtà è un doppio lungomare a due piani, ha i ficus magnoli più belli del mondo ed è famoso per il cosiddetto miraggio della Fata Morgana ovvero un fenomeno ottico legato ai vapori e alle goccioline del mare che permette di ammirare le immagini della Costa Siciliana come se fosse molto più vicina e l’Etna sembra quasi essere lì!
Dal lungomare è possibile contemplare lo stretto di Messina, i Monti Peloritani e l’Etna camminando tra piante tropicali e i monumenti dedicati a personaggi illustri della città e non solo.
Sul Lungomare Falcomatà possiamo trovare l’Arena dello Stretto, una costruzione edificata sull’esempio degli antichi anfiteatri greci che ospita importanti eventi e concerti e monumento della Dea Atena. Sul lungomare c’è anche la scultura dell’artista Rabarama che fa un bel contrasto con la Dea Atena.
Il Duomo
Il Duomo di Reggio Calabria è il più imponente edificio religioso di tutta la Calabria e il più frequentato. Le sue origini risalgono al secondo millennio con l’invasione Normanna anche se poi venne ricostruita successivamente più volte.
Ha croce latina ed ha tre navate a cui si accede tramite tre imponenti portali bronzei. Al suo interno vi è la Cappella del SS. Sacramento famosa per i mosaici e le nicchie che raffigurano gli Evangelisti, i Santi Pietro e Paolo e i Dottori della Chiesa, e viene ritenuta capolavoro barocco di Reggio. Nel Duomo vi sono numerosi marmi, cupole e alcuni dipinti dell’Ottocento.
Interessante la storia della colonna di San Paolo. Si narra che il Santo arrivato nella città disse ai pagani di ascoltare il suo messaggio solo per il tempo necessario affinché un mozzicone di candela posto sulla colonna si si esaurisse. Gli abitanti di Reggio tuttavia, rapiti dalla predicazione, proseguirono nell’ascolto fino a che la colonna quando la candela si spense bruciò completamente avvolta in una vampa.
Non perdetevi, in uno dei bar in Piazza Duomo, il caffè con la brioche con il tuppo, alla siciliana!
Corso Garibaldi
Corso Garibaldi è la via principale di Reggio Calabria dove poter passeggiare fare shopping e assaporare i sapori tipici Calabresi.
Prodotti tipici sono quelli derivanti dalla manifattura della seta e dalla lavorazione del bergamotto agrumi da cui si ricavano olii essenziali, profumi e bevande. Anche le clementine sono un prodotto molto apprezzato e commercializzato in Italia e non solo. Se volete assaggiare la gastronomia tipica cercate le frittole ovvero fritto di cotenna di maiale e delle parti meno nobili dello stesso e gli squisiti spiedini di pesce spada o ancora il panino con pesce spada.
Il Museo Archeologico Nazionale e i Bronzi di Riace
Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria rappresenta uno dei musei più simbolici della Magna Grecia in Calabria. Illustra tutta la storia della Calabria e dell’Italia dal Neolitico al periodo Romano.
Questo museo è famoso per i Bronzi di Riace, delle statue di bronzo ritrovate nel 1972 nei fondali marini di Riace da cui prendono il loro nome. Ma non custodisce solo i bronzi di Riace, ma anche alcuni reperti che hanno provenienza preistorica e Romana, come ad esempio degli scheletri di Homo Erectus.
Possiamo trovare numerose testimonianze che documentano la protostoria sia in generale che nello specifico in Calabria, contenendo resti dell’uomo di Neanderthal come oggetti, suppellettili, vasi e gioielli.
E poi fonti che raccontano delle città e i santuari della Magna Grecia, come stele con incisioni, reperti del teatro ellenistico di Locri, specchi di bronzo, e corredi funerari appartenenti a donne.
Nel cortile del Museo c’è un’installazione permanente di Alfredo Pirri. Ristorante con panorama all’ultimo piano.
Per accedere al museo, a causa delle norme di prevenzione anti Covid, è necessario effettuare la prenotazione online sul loro sito web.
Villa Genoese Zerbi e le statue di Rabarama
Villa Genoese Zerbi è uno degli edifici storici di Reggio Calabria che si affaccia sul lungomare, purtroppo non è accessibile al pubblico, ma vale lo stesso la pena andarci anche solo per ammirare la sua bellezza da fuori, notate soprattutto lo stile neogotico veneziano che la caratterizza.
Dobbiamo la sua bellezza soprattutto agli ingegneri Zerbi, che lo hanno ristrutturato e modificato dopo il terremoto del 1908.
Le facciate si caratterizzano per il loro mattone rosso e le decorazioni composte da archi in stile gotico, colonne, stipiti e balaustre.
Fino a pochi anni fa questa villa era anche la sede espositiva della Biennale di Venezia nel mezzogiorno, ospitando le tre statue di Rabarama.
Le tre sculture di Rabarama attualmente dominano il lungomare di Reggio Calabria e rappresentano tre creature ibride: Trans-lettera, una sagoma di bronzo col capo chino, Labirintite, che invece è semisdraiata, e Costell-azione, accovacciata, in alluminio, tutte e tre simboleggiano le infinite combinazioni e le varietà possibili dell’essere umano.
La chiesa degli Ottimati
La chiesa degli Ottimati sorge nel centro storico di Reggio Calabria, davanti al castello aragonese.
Impossibile non notarla, con la sua cupola rossa si innalza maestosa nel cielo, è in stile Normanno-Bizantino, ed è il simbolo della dominazione spagnola a Reggio Calabria.
Mentre la chiesa è datata al 955 d.C., la cripta si pensa risalga al sesto secolo. La chiesa che potete vedere oggi è stata ristrutturata e un minimo modificata negli anni ‘90, ospitando opere come il dipinto della SS. Vergine Annunciata dell’Annunziata, il quadro con Sant’Ignazio di Loyola e un mosaico, uno dei più prezioso del mondo, che conta 33 tipi di marmi.
Nel mosaico è rappresentato Dio insieme agli evangelisti e gli Apostoli. Potrete inoltre ammirare quattro esemplari di Colonne che hanno origini Greco-Romana.
All’interno della chiesa sono presenti stemmi che rappresentano e appartengono a nobili famiglie normanni, Gli Ottimati.
Il Castello Aragonese
Il Castello Aragonese di Reggio Calabria è uno dei simboli della città.
Oggi è chiamato e conosciuto sotto il nome di Castello Aragonese, ma non è proprio giusto, secondo alcune fonti e documenti questo castello sarebbe stato costruito dai Bizantini.
È stato posseduto dagli Angioini e alla fine da Ferdinando d’Aragona.
Inoltre, ha avuto vari usi e utilizzi, è stato prigione, caserma, rifugio, e anche nascondiglio durante le invasioni turche.
Purtroppo, per colpa del terremoto, molte parti del castello sono cadute e state demolite, rimangono però le due torri aragonesi.
È possibile visitare l’interno del castello, che ospita eventi culturali e mostre, e l’esterno ammirando il paesaggio da una magnifica terrazza panoramica.
Se siete golosi di dolci invece non perdetevi la pignolata e le nzudde.
Scilla
Se volete fare un bel bagno a mare, vi consiglio di spostarvi di qualche km e dirigervi al piccolo borgo di Scilla, una rinomata località turistica situata su un promontorio all’ingresso settentrionale dello stretto di Messina, dove c’è un mare cristallino ed una veduta pazzesca direttamente sulla Sicilia. E’ uno dei uno dei borghi più graziosi e caratteristici d’Italia, sorgendo su di un alto sperone roccioso a picco sul mare. La parte più antica e suggestiva del comune di Scilla è la località Chianalea, denominata anche piccola Venezia per la sua posizione quasi immersa nelle acque del mare, che vi consiglio assolutamente di visitare.
Non perdetevi poi il panino con pesce spada da assaporare direttamente sulla spiaggia! Noi l’abbiamo preso al lido Acquarium, ma lo fanno buono un pò ovunque.