Il viaggio in Norvegia del Nord è stato uno dei più belli ed emozionanti che abbia mai fatto.

L’obiettivo del viaggio era andare alla ricerca del sole di mezzanotte (di cui vi ho già parlato), che poi si è rivelato davvero difficile da vedere. Ma nel frattempo, in attesa del midnight sun, che si è fatto molto desiderare ma che poi mi ha regalato  una grande emozione, ho scoperto paesaggi meravigliosi e vissuto delle esperienze pazzesche che mai avrei immaginato di poter fare, che mi hanno portato nel pieno della cultura norvegese, e conosciuto persone meravigliose.

Come arrivare a Capo Nord

Arrivare a Capo Nord, il punto più a nord dell’Europa Continentale,  non è stato per niente facile, ho dovuto prendere ben 4 voli con altrettanti scali, ma li sono valsi tutti.
Sono partita da Milano con la SA (Scandivian Airlines) ed ho fatto Milano – Stoccolma – Oslo – Tromsø – Honningsvag, il tutto sempre con la stessa compagnia, il che è stato meglio perché, per quanto abbia dovuto cambiare ben 4 voli, il bagaglio mi è arrivato fino a destinazione senza problemi. Inoltre, generalmente Oslo è zona di frontiera, dato che la Norvegia non fa parte dell’Unione Europea e quindi, se si viaggia con compagnie aeree differenti, a Oslo bisogna ritirare i bagaglio e rifare tutti i controlli, cosa che invece non bisogna fare se si viaggia con la stessa compagnia aerea, come ho fatto io.
L’ultimo volo, quello da Tromsø a Honningsvag è stato quello più particolare, non solo perché era un volo domestico, ma perché ho scoperto che lì in Norvegia lo usano un po’ come noi usiamo i treni per spostarci: non ci sono i posti assegnati, quindi ognuno sceglie il posto che preferisce e fa più fermate man mano che si dirige sempre più a Nord permettendomi di vedere da vicino e dall’alto i bellissimi fiordi norvegesi. Sono scesa al capolinea, a Honningsvag , e da lì è iniziata la mia avventura alla scoperta delle meraviglie della Norvegia del Nord.

Honningsvag

Come base del mio viaggio avevo un hotel a Honningsvag dal quale poi ogni mattina mi muovevo per le escursioni.
Honningsvag è il centro più grande della Norvegia del Nord, oltre ad essere una cittadina di pescatori che vive principalmente di commercio del pesce che esporta in tutta Europa e l’Italia è uno dei mercati principali per l’esportazione di stock e baccalà.

Ice Bar

Se siete arrivati fino a Honningsvag, non potete assolutamente perdervi un cocktail nell’Ice Bar, il bar interamente di ghiaccio che si trova nei pressi del porto. Per entrarci, vi danno una giacca termica e dei guanti e li all’interno è tutto interamente di ghiaccio: dalle panche ricoperte con tappeti di pelliccia, ai tavolini, fino al bancone dei cocktail ed si bicchieri nel quale è servito il vostro cocktail.
All’interno del bar, c’è persino un igloo per chi cerca un po’ più di privacy.
Finito di bere il cocktail, il bicchiere di ghiaccio resta a voi ed avete due alternative: o portarvelo a casa (ma sicuramente si scioglierà) o gettarlo in mare ed esprimere un desiderio. Io ho optato per la seconda opzione.

King Crab Safari

Una delle esperienze più belle ed emozionanti che si possano fare in Norvegia del Nord è il King Crab Safari, la gita in gommone per andare a pescare il king crab (il granchio reale dalle dimensioni enormi e dalla stazza di 2 o 3 kg).
Si indossa una maxi tuta anti pioggia, guanti e mascherina da sub e via in gommone a tutta velocità tra i fiordi norvegesi, fino ad arrivare al punto di avvistamento dei King Crab.
A quel punto, si assiste al processo di pesca del king crab e poi, sempre con il gommone, si arriva al 71’ Nord Camp Sarnes dove ci hanno mostrato in che modo si cucina il king crab facendocelo poi mangiare in una tenda intorno al fuoco seduti su panche ricoperte di pelliccia.
È stata la prima volta che ho mangiato il king crab e mi è piaciuto tantissimo, ha un sapore molto delicato e simile all’aragosta!
Dopo cena, siamo risaliti sul gommone nonostante la pioggia, direzione Honningsvag. L’esperienza a tutta velocità in gommone sotto la pioggia tra i fiordi norvegesi è stata pazzesca, così come quella della pesca del king crab.
Ho fatto la gita con North Cape Safari e sono stati davvero molto gentili e disponibili.

Bird Safari

Non solo King Crab Safari, ma anche Bird Safari. In Norvegia si trovano molte specie diverse di uccelli e partire in un safari in barca per avvistarli è emozionante tanto quanto il safari nella savana.
Anche per il bird Safari viene fornita una tuta anti poggia da indossare sopra i vestiti ed un binocolo per avvistare gli uccelli.
Le specie da vedere sono davvero tantissime, bisogna solo avere fortuna!

Visita alla fabbrica produttrice di pesce Cape Fish

Cape Fish è la più grande azienda produttrice di pesce di Capo Nord ed al suo interno è possibile vedere sia come il commercio del pesce sia molto importante in Norvegia sia tutta la sua filiera produttiva.
In Nord Europa si dice: “the smell of fish is the smell of money” ed effettivamente la principale economia del paese è proprio il commercio di pesce.
Lì abbiamo capito la differenza atta king crab e snow crab e visto in che modo mettono ad essiccare per poi esportare pesci come lo stoccafisso ed il baccalà, il cui mercato di esportazione principale è l’Italia.
Lo Snow crab è più delicato del king crab ed i due richiedono due processi diversi di lavorazione, anche se il più esclusivo è il king crab.
Il king crab viene bollito per 23 minuti in boiled water e poi passato in acqua di mare per altri 23 minuti.
Poi in Acqua di mare a -2 -3 gradi ed in ultimo altri 23 minuti in acqua freddissima e molto salata a – 20 gradi.
Dopo la visita alla fabbrica, abbiamo fatto una degustazione di: Greenland halibut, king crab, salmone e stoccafisso.

Nordkapp 71° 10’ 21”

Se si arriva fino ad Honningsvag, non si può non andare anche a Nordkapp 71° 10’ 21”, il punto più a Nord dell’Europa Continentale, lì dove l’orizzonte ha un aspetto diverso da quello che siamo abituati a vedere, dove di fronte a noi c’è solo mare infinito e dove l’avvistamento del midnight sun sembra quasi magico.
Il suo nome è dovuto all’esploratore inglese Richard Chancellor che così lo battezzò, dopo esservi approdato nel 1553, durante la spedizione per la ricerca del passaggio a nord-est.
Noi ci siamo andati per due sere consecutive, ma il sole di mezzanotte si è fatto desiderare: la prima sera si è timidamente nascosto tra le nuvole qualche minuto prima della mezzanotte, la seconda sera, dopo un pomeriggio di sole primaverile, è venuto addirittura a nevicare per poi regalarci una scia di luce bellissima dopo la mezzanotte.
In compenso, abbiamo mangiato benissimo al ristorante del Nordkapp mentre il time lapse riprendeva i cambiamenti repentini di clima.

Mini crociera tra i fiordi sulla MS Kong Harald

Vivere una crociera tra i fiordi è molto emozionante, ma lo è anche fare una mini crociera da Honningsvag a Kjollerfjord sulla MS Kong Harald, la nave da crociera che attraversa tutti i fiordi norvegesi fino a Oslo.
Vedere Honningsvag dal mare, il sole (che finalmente ci ha graziati) riflesso sull’acqua ed i fiordi norvegesi è stato molto emozionante, anche perché ci ha fatto sperare che finalmente avremmo visto il midnight sun.

Cena in un villaggio Sami a Nordkyn

Arrivati a Kjollefjord, anch’esso grazioso paese di pescatori, ci siamo diretti in un villaggio Sami “Davvi Siida” per vivere un’autentica Sami Experience nell’Artico a Nordkyn nel 70° Nord.
Qui abbiamo mangiato intorno al fuoco all’interno di una tenda Lavvu, una tipica tenda Sami, dove, tra racconti intorno al fuoco, ci hanno fatto preparare a noi la cena dopo aver affilato con un coltello i nostri bastoni di legno, infilzato una fetta di carne e messa a cuocere sul fuoco.
Mentre aspettavamo che la cena si preparasse, ci hanno raccontato storie e leggende della cultura Sami, osservando il fuoco, fonte di energia.
sami (tradizionalmente, lappóni o làpponi) sono una popolazione indigena di circa 75.000 persone stanziata nella parte settentrionale della Fennoscandia, in un’area da loro chiamata Sápmi, che si estende dalla penisola di Kola fino alla Norvegia centrale includendo anche le regioni più settentrionali della Finlandia e Svezia, nella regione della Lapponia. I sami hanno la loro storia, lingua, cultura, attività professionali, modo di vivere e identità che restano ancora oggi uniche. Trascorrere del tempo con loro e addentrarsi nella loro cultura ti riporta un po’ indietro nel tempo tra sciamani e racconti intorno al fuoco.

Lighthouse di Slettnes (faro)

Dopo la cena Sami, ci siamo diretti alla Lighthouse di Slettnes, il faro più a nord del mondo, dove finalmente abbiamo visto il sole di mezzanotte!
Un’emozione indescrivibile! Ti aspetti che il sole tramonti, ma non tocca nemmeno l’orizzonte che già risale! Ho quasi pianto per la gioia! Si dice che al primo midnigt sun biosgna esprimere un desiderio. Io il mio l’ho espresso, chissà che non si realizzi!
La lighthouse di Slettnes ha una storia molto turbolenta. Fu costruita nel 1905, distrutta nel 1944 e ricostruita nel 1945-48 nei pressi del villaggio di Gamvik.
Per chi vuole, è possibile anche dormire nel faro!

Dove mangiare

In Norvegia si mangia molto bene. I piatti principali sono quasi tutti a base di pesce (ma di questo vi parlerò meglio in un altro articolo).
Nel frattempo, vi lascio i contatti di alcuni ristoranti ad Honningsvag dove ho mangiato molto bene:
Ristorante Havly dell’Arctic Hotel dove ho privato reindeer carpaccio e dried reindeer;
Corner Kafe dove ho privato il piatto tipico a base di cod e fried cod tongue;
King Crab House dove i piatti tipici sono tutti a base di king crab e dove ho privato dei finger food di tonno, baccalà e king crab;
Honni Bakes per pane e dolci appena sfornati;
Ristorante panoramico del Nordkapp 71° 10’ 21”.

Dove dormire

Io ho dormito:
Hotel Scandic a Honningsvag proprio di fronte al porto dove attraccano le navi da crociera e a 2 passi dall’Ice Bar;
Hotel Nordkyn a Kjøllefjord con una veduta pazzesca direttamente sulla baia e sul tramonto sul mare.
*Articolo scritto in seguito al blog tour internazionale organizzato dall’ente del turismo della Norvegia