Quando si pensa all’Olanda, la prima cosa che viene in mente sono le distese di tulipani ed i mulini a vento, Amsterdam ed i suoi canali.
Ma in realtà l’Olanda non è solo questo ed è un paese che ha tanto altro da offrire.
Di recente, infatti, sono stata in Olanda per la mia prima volta in compagnia di travel blogger di diverse nazionalità europei in un tour organizzato dall’ente del turismo Olandese che mi ha portato alla scoperta dei parchi nazionali olandesi in un on the road che ha toccato quasi tutto il nord del paese: Stellendam, Dordreht, Lauwersoog, NLDelta National Park, Wadden Sea World Heritage e Hollandse Duinen National Park. Insieme, questi parchi raccontano la storia unica della natura in Olanda, dove flora e fauna sono davvero diverse a breve distanza e dove l’interazione tra l’acqua e la terra e tra la natura e l’uomo è chiaramente presente e avvicinata in modo innovativo.
È stata un’esperienza bellissima che mi ha aiutato non soltanto a ritrovare l’equilibrio con me stessa perché immergersi nella natura aiuta a superare le piccole preoccupazioni quotidiane, ma mi ha fatto capire anche tanto della cultura di questo Paese, dove il contatto con la natura e la vita all’aria aperta sono molto importanti.
Ho dormito in dei lodge sul lago nel bel mezzo dei vari National Park d’Olanda lontano dal frastuono e caos cittadino dove gli unici “rumori” erano il canto dei grilli e degli uccelli, attraversato le costiere di fango che sono Patrimonio Unesco, fatto gite in barca al tramonto e lunghe pedalate in bicicletta all’alba, in un viaggio che consiglio di fare almeno una volta nella vita!
Ma andiamo per ordine.
Rotterdam
Come vi accennavo il mio tour è partito da Rotterdam che ho raggiunto con volo easyjet da Napoli ad Amsterdam e poi da lì con treno veloce che in 50 minuti mi ha portato dall’areoporto di Schopert alla stazione di Rotterdam.
Ho trascorso una giornata nella bellissima Rotterdam (di cui vi parlerò in un altro articolo) e da lì sono partita verso Stellendam.
Stellendam
Stellendam è una zona dell’Olanda meridionale a circa 9 km a ovest di Hellevoetsluis, circondata da numerosi canali.
Arrivati a Stellendam ci siamo fermati a pranzo da Zoet of Zout, un grazioso locale di design immerso nel verde che affaccia direttamente su uno dei canali della zona dove abbiamo degustato alcune delle specialità locali a base di pane e salumi.
Subito dopo pranzo ci siamo diretto verso NLDelta National Park e fermati al The Egg, una struttura in legno molto particolare nel bel mezzo della riserva di uccelli, dalla quale è possibile osservare la flora e la fauna locale indisturbati.
Da oltre 600 anni, nel Parco nazionale NLDelta tutto ruota intorno alla convivenza (e alla sopravvivenza) con l’acqua.
Il parco NLDelta è la prova della capacità dell’uomo di gestire le acque, per cui i Paesi Bassi sono famosi in tutto il mondo.
Il territorio naturale del parco NLDelta è un punto di incrocio internazionale per particolari pesci e uccelli (migratori), come lo storione, il falco pescatore e l’aquila di mare. Il territorio è in costante movimento e, per molte specie animali, è il luogo per nutrirsi, riposarsi, svernare o riprodursi. In questo luogo si fondono in un unico paesaggio grandi contrasti, fra natura e industria, città e uccelli migratori.
Ed è per questo che è un luogo molto amato dai bird watcher.
Dordrecht e il Parco Nazionale del Biesbosch
Alla fine della prima giornata di tour siamo giunti a Dordrecht dove abbiamo pernottato allo Stay Okay, nel bel mezzo del Parco Nazionale del Biesbosch, immersi nella natura.
Li abbiamo fatto una buonissima grigliata di carne all’aperto e, dopo cena, dato che a maggio il sole tramonta alle 22:30, abbiamo fatto una bellissima gita in barca tra mangrovie e uccelli dove ho avuto l’opportunità di vedere uno dei tramonti più belli della mia vita!
Il parco nazionale del Biesbosch, definito parco nazionale nel 1994, è caratterizzato da foreste di salici e densi canneti di cannucce di palude, ed è uno dei pochi bacini d’acqua dolce caratterizzati da fenomeni di marea in Europa ed è costituito da una fitta rete di canali e ruscelli, che delimitano isole fluviali fangose o sabbiose.
È stato bellissimo attraversare le foreste di salici dai canali ed osservare gli uccelli nel loro habitat naturale, castori che nuotavano, tracce di roditori e nidi di martin pescatori.
Grazie ai cambiamenti della marea, il Biesbosch olandese è ricco di vegetazione. Le piante sono così varie e colorate che non si possono quasi descrivere. Bisogna provare per credere.
La densa vegetazione e l’abbondanza di acqua creano un ambiente ideale per una grande varietà di animali. Primo fra tutti il castoro, il più famoso abitante del Biesbosch! Gli ottimi nascondigli di questa giungla, tuttavia, sono molto apprezzati anche dagli altri animali del bosco, come volpi, caprioli e lepri. E da moltissime specie di uccelli!
Nel Biesbosch della regione del Brabant puoi persino effettuare una gita con guida su un’autentica barca da pesca del salmone.
Qui abbiamo trovato un clima primaverile ed un’accoglienza splendida.
In serata è scesa un po’ di umidità, ma è stato molto bello mangiare mash mellow intorno al fuoco.
La mattina dopo sveglia all’alba per una piacevole gita in bicicletta intorno al National Park, per godere delle luci e colori delle prime ore del mattino, quanto la natura si risveglia e tutto sembra sospeso tra realtà e magia.
Wadden Sea World Heritage
Dopo la biciclettata all’alba, ricca colazione e poi di nuovo in autobus direzione nord dell’Olanda fino al porticciolo di Lauwersoog, dove siamo saliti su un peschereccio Wadorp e fatto un giro in barca lungo la scogliera del Parco Nazionale di Wadden Sea World Heritage, Patrimonio Unesco dal 2009.
Il Wadden Sea National Parks si estende per oltre 500 km e comprende ben tre parchi che si estendono lungo i confini dei di Germania, Danimarca e Olanda, lungo la costa occidentale.
In questi parchi vivono in simbiosi ben 10.000 piante e animali diversi.
Abbiamo pranzato a bordo zuppe e toast mentre osservavamo la flora e fauna locale lungo la traversata.
Il Wadden Sea National Park merita però anche una visita by walk. Così, dopo averlo visto dal mare, ci siamo diretti verso il grazioso paesino di Paessens con casette dalle pietre rosse che sembravano uscite da una fiaba. Lì abbiamo incontrato la guida della Harm-Jan Wilbrink (chairman foundation From the Dyke) e fatto un’escursione di due ore lungo la scogliera di Wadden.
Questa zona è caratterizzata da spiagge e distese sabbiose, lagune salmastre, dune, paludi sia di acqua dolce che di acqua salata, praterie umide e campi coltivati, e riserve di uccelli migratori che si fermano qui durante le loro lunghe traversate. Lungo la passeggiata si consiglia di indossare shorts e scarpe da ginnastica vecchie perché immergersi nel fango è inevitabile, ma l’esperienza sarà indimenticabile!
Texel è la più grande isola del Wadden Sea, protetta come riserva naturale per circa un terzo comprendendo ben 19 riserve naturali, alcune delle quali gestite direttamente dallo stato olandese, altre dall’Associazione per la protezione dei monumenti naturali (Natuurmonumenten).
Non andare mai da solo a camminare sul fondo del mare, ma vai sempre accompagnato da una guida esperta, a partire dalla costa di Groningen, del Friesland e del Noord-Holland.
Questa zona si può visitare tutto l’anno, ma poiché si può camminare sul fondo del mare soltanto quando c’è la bassa marea, gli orari di partenza cambiano ogni giorno.
Un buon punto di partenza per iniziare la tua passeggiata è il Noordpolderzijl, un’oasi di pace situata all’estremo nord della provincia di Groningen. Qui troverai il più piccolo porto aperto dei Paesi Bassi, dove le maree hanno ancora via libera.
Il Wadden Sea dimostra perfettamente come natura e uomo riescano a convivere rispettandosi l’un l’altro. Sono molto belle da vedere le fattorie sparse lungo la scogliera nel totale rispetto dell’ambiente.
E proprio in una di queste fattorie, a Paessens Moddergat, dopo l’escursione, ci siamo fermati a fare una cooking class a base di carne degli animali della fattoria e pesce fresco pescato nel mare del nord, oltre ad ostriche.
Tutto davvero molto buono.
Nei pressi del Wadden Sea, abbiamo dormito in un bellissimo lodge sul lago dal nome Beleef Lauwersoog, con casette di legno con terrazzino super accessoriate stile glamping per vivere il contatto della natura senza rinunciare alle comodità.
Dopo esserci sistemati nei nostri lodge, ci siamo diretti verso Boze Wijf per la presentazione del National Park.
The Hague e Hollandse Duinen National Park
Il giorno successivo ci siamo diretti ancora più a nord nei pressi dell’Aja. Abbiamo preso un treno regionale alla stazione di Groningen direzione The Hague, dove abbiamo noleggiato le biciclette fuori dalla stazione e ci siamo immersi nell’ Hollandse Duinen National Park che è adiacente al centro cittadino.
Dalla stazione di The Hague, infatti, è possibile raggiungere la spiaggia seguendo ‘il percorso della città verde’ evitando tutto il centro cittadino ed attraversando solo il National Park.
Fra tutti, questo è il National Park più vicino ad un centro abitato, ma bastano poche pedalate per allontanarsi dal caos cittadino ed immergersi nel paradiso naturalistico del parco nazionale, dove gli unici rumori sono il cinguettio degli uccelli.
La passeggiata in bici è stata davvero piacevole ed abbiamo fatto varie tappe a Haagse Bos, Waaldorpervlakte, De Tapuit and Meijendelse berg.
Le vecchie dune hanno protetto la terra dal mare per migliaia di anni. Ma la terra dietro era formata principalmente dai suoi abitanti. La storia ha lasciato molti segni e resti, come antichi campi di patate, insediamenti romani, castelli, torri d’acqua e rifugi antiaerei. Alcuni dei quali possono ancora essere visti nel paesaggio di oggi. Noi abbiamo visto il monumento ai caduti della seconda guerra mondiale ed il palazzo reale.
Il paesaggio è innegabilmente bello e ospita una grande varietà di piante e animali, tra cui specie protette come il rospo natterjack (rugstreeppad) e la libellula bianca (witsnuitlibel). Circa 8 specie di pipistrelli si trovano invece lungo i corridoi storici e i rifugi anti-bomba (bunker) del Muro Atlantico costruiti durante la seconda guerra mondiale.
Solo nel 2018, sono state contate oltre 7000 specie solo nelle dune.
In ‘Het Haagse Bos’ si dimentica rapidamente che ci sono un milione di abitanti in un raggio di 10 km, inclusa la famiglia reale. Una volta entrati nel parco nazionale, l’ambiente è coì silenzioso da permettere a volpi e gufi di vivere in tranquillità tra gli alberi.
Pedalando verso la vecchia casa colonica nel centro di Meijendel, gli alberi sono seguiti da campi di sabbia aperti e … più alberi. I pozzi coperti che vedete lungo la strada è dove l’acqua della duna viene estratta per un’ulteriore purificazione a Scheveningen. In tutto il mondo un metodo raro per la produzione di acqua di rubinetto eccellente.
Gli olandesi non hanno montagne, ma vengono chiamate montagne anche le piccole collinette che sporgono dai paesaggi pianeggianti e, nel bel mezzo del National Park, si trova la montagna di Meijendel che offre una splendida vista della zona e dello skyline de L’Aia.
Il tempo di rilassarsi, di godersi gli ultimi istanti di pace a contatto con la natura e poi detti di nuovo alla stazione di The Hague dove ho preso un treno diretto per l’aeroporto di Schiport direzione Napoli.
Non ho visto tulipani, i mulini a vento li ho incontrati solo durante le traversate in autobus, ma ho scoperto un’Olanda bellissima ed insolita che mi ha lasciato senza fiato e che consiglio anche a voi soprattutto se siete amanti della natura e…dell’avventura!