Finite le vacanza estive, non è finita certo la voglia di viaggiare, anzi. Io ho già voglia di salire di nuovo di un aereo e staccare la spina!
L’autunno è il periodo migliore per concedersi un city break in una capitale Europea e secondo me Dublino è perfetta da visitare in un weekend o in vista dei prossimi ponti e festività. Una città giovanile, piena di vita, dove è possibile combinare tour culturali a serate mondane nei famosissimi pub irlandesi.
La città, capitale della Repubblica d’Irlanda, protetta dalle montagne e affacciata sul Mare d’Irlanda, fa innamorare tanti turisti grazie alla sua fantastica costa, una storia affascinante, una vivace vita notturna e un’ottima cultura culinaria. Anche io me ne sono innamorata, lasciandoci un pezzo di cuore.
Ho trascorso il capodanno a Dublino due anni fa, ma ci ritornerei subito, anche perché durante le festività natalizie avevo trovato alcuni musei chiusi e mi piacerebbe tornarci proprio per visitarli.
Nonostante ciò, però, sono rimasta ammaliata dal fascino antico e austero della città fondata dai Vichinghi, perfetta per coniugare la vacanza culturale a quella più giovanile, dato che ha una vita notturna davvero invidiabile. Dietro a ogni pietra preistorica, fortezza medievale o residenza signorile si trovano innumerevoli storie coinvolgenti, che parlano di battaglie, sogni, trionfi, sconfitte del popolo irlandese. E il pub è sicuramente il luogo migliore dove ascoltarle.
La zona migliore per trascorrere serate mondane in perfetto stile irlandese è Temple Bar, cuore pulsante della città, ricca di locali con musica dal vivo, pub irlandesi, bar hipster e bizzarre botteghe artigiane. L’atmosfera di questo quartiere è quasi magica e dimostra quanto Dublino sia una città giovanile e piena di vita. Immancabile poi una visita alla mitica fabbrica della Guinnes, la birra irlandese per eccellenza, visitabile come se si fosse al luna park con tanto di degustazione finale con vista panoramica su tutta la città.
Non a caso, Tripadvisor ha nominato per ben due volte Dublino come città più accogliente d’Europa, e l’UNESCO l’ha dichiarata Città della Letteratura.
Motivo in più per visitarla, se non l’hai ancora fatto, o per ritornarci per scoprire qualche angolo nascosto che ti sei perso durante il tuo primo viaggio.
Ma cosa fare e vedere a Dublino in tre giorni in un itinerario che unisca visite culturali al divertimento e svago?
Ecco le principali attrazioni che non devi assolutamente perderti.
Innanzitutto, appena arrivati, vi consiglio di acquistare la “Leap Visitor” l’abbonamento di 3 giorni per tutti i tipi di trasporti di Dublino al costo di € 20,00, valido 72 ore dalla convalida.
Giorno 1: itinerario d’arte sulle orme dei Vichinghi
Il primo giorno consiglio di iniziare subito con un itinerario d’arte e cultura attraverso le principali chiese e monumenti di Dublino, in modifiche take da vedere subito tutte le principali attrazioni della città.
St Patrick’s Cathedral
La cattedrale di San Patrizio, risale al 1220, è il tempio più alto di tutta l’isola e dedicato al patrono dell’Irlanda, piena di monumenti, vetrate colorate del XIX secolo e la bellissima Lady Chapel. Secondo la leggenda fu costruita in prossimità del pozzo che San Patrizio usava per battezzare i cristiani convertiti al cristianesimo.
Christ Church Chatedral
La Christ Church, a soli 10 minuti a piedi, invece, è stata la prima chiesa di Dublino ed è interamente in legno. Attrae pellegrini da quasi 1.000 anni e oggi una delle sue principali attrazioni è la cripta medievale anche se ti lascerà senza parole la Cappella di St Laurence O’Toole, un reliquiario a forma di cuore che contiene il cuore imbalsamato del santo.
Il Trinity College
Il Trinity college è considerato tra le università più belle e prestigiose d’Europa, oltre ad essere la iù antica d’Ielanda, con la sua biblioteca meravigliosa, tra le più instagrammate di Dublino. Nasce ufficialmente nel 1592 con la fondazione ad opera di Elisabetta I. Inizialmente fu un college riservato ai protestanti, ma i Cattolici furono ammessi a partire dal 1793, le donne invece soltanto a partire dal 1904. Il college si trova al centro di Dublino, in College Green, di fronte ad una filiale della Bank of Ireland, un tempo palazzo del Parlamento irlandese. L’università si estende su un’area di 220.000 m², includendo il complesso principale del college e il Trinity Technology and Enterprise Campus. Entrando dalla facciata ovest sotto un arco rivestito di legno, l’impressione è di tornare ad un periodo bucolico: corte pavimentata, soffici prati verdi e una schiera di splendidi edifici del XVIII e XIX secolo. Assolutamente da visitare, e restarne incantati!
Qui è conservato anche un capolavoro dell’epoca monastica, il Book of Kells. Nell’abbazia della Contea di Kilkenny monaci ispirati copiarono e illustrarono un manoscritto contenente i quattro Vangeli in latino: ricorrono i simboli degli evangelisti, iniziali istoriate e immagini simboliche. A proteggerli durante il loro accurato lavoro erano strutture architettoniche che ancora oggi impressionano per la loro imponenza.
Dopo a visita all’università consiglio una passeggiata lungo le strade del quartiere georgiano, costruito tra il XVIII e il XIX secolo, l’epoca d’oro di Dublino.
EPIC Ireland
Situato nei sotterranei del CHQ Building al Custom House Quay, l’EPIC, The Irish Emigration Museum ti porterà indietro nel tempo e ti farà conoscere la diaspora irlandese tramite interessanti attività interattive. Questa straordinaria esperienza ripercorre i viaggi tragici e strazianti degli oltre 10 milioni di persone che nel corso della storia hanno lasciato le coste dell’Irlanda.
Castello Di Dublino
Il castello di Dublino, situato nel centro città, a 5 minuti a piedi dal Trinity College in direzione della Christ Church, è uno dei simboli più importanti della città, situato nella zona meridionale del fiume Liffey. È stato la dimora della Signoria dei Normanni dal 1171 fino al 1541, successivamente fino al 1800 ha ospitato il Regno d’Irlanda e infine fino al 1922 il Parlamento irlandese.
Nel gennaio del 1922, dopo la rivolta di Pasqua ed in seguito alla fine della guerra d’indipendenza irlandese, il castello di Dublino fu consegnato a Michel Collins che divenne il primo leader del nuovo Stato Libero d’Irlanda. Da allora il castello è diventato luogo di prestigio nazionale ed ospita importanti eventi di Stato, compresa la cerimonia di insediamento del Presidente d’Irlanda, che avviene ogni sette anni. Se l’esterno ha la forma del classico castello, l’interno è davvero lussuoso pieno di cimeli storici, che meritano assolutamente una visita.
La prigione di Kilmainham Gaol
La prigione di Kilmainham Gaol, inquietante, immensa e deserta, è la più grande prigione inutilizzata d’Europa, chiusa nel 1924, le cui fredde e spesse mura racchiudono innumerevoli storie.
In questa prigione hanno soggiornato numerose figure politiche d’Irlanda, tra cui Robert Emmet, Charles Stewart Parnell, il presidente Eamon de Valera e i leader della rivolta del 1916 (14 dei quali vennero giustiziati nel cortile una volta occupato dai tagliapietre).
Giorno 2: musei e degustazioni
La Guinness Stare House
Non si può andare a Dublino e non visitare la Guinnes Stare House. Costruita nello stile della Chicago School of Architecture nel 1904, venne originariamente utilizzata per la fermentazione. Oggi è la principale attrazione d’Irlanda, una fulgida esposizione multimediale onnicomprensiva, da antiche pubblicità all’arte della birrificazione, resa perfetta da una pinta nel Gravity Bar con la sua vista a 360°. Qui, in un edificio che ha la forma di una gigantesca pinta di birra, alto 125 piedi, lungo 170 piedi e largo 151 piedi, è possibile risalire alla storia della nota bevanda: dalla descrizione degli ingredienti, ai processi di lavorazione, ai dipendenti fino alla degustazione vera e proprio che è possibile fare nel Gravity Bar posto in cima all’edificio dal quale c’è una visita spettacolare su tutta la città. L’ingresso costa € 20,00 e comprende la consumazione di una pinta di Guinness. Un’esperienza che ogni amante della birra non può assolutamente perdersi.
Il National Museum
Dopo il divertimento, non può mancare un po’ di cultura. Consiglio quindi di visitare il National Museum Dublin, solo uno dei musei imperdibili della città, ospitato in un magnifico edificio palladiano del 1890 dove troverai quadri di Monet, Van Gogh, il pierrot di Juan Gris e l’amorino di Canova. Se riesci, vacci di giovedi, che è la giornata di ingresso gratuito.
La casa di James Joyce
A nord di Dublino c’è il James Joyce cultural centre, la casa dove ha abitato per anni il noto scrittore. L’edificio, costruito nel 1784, fu affittato all’inizio del XX da Denis J. Maginnis che compare varie volte nell’Ulisse del Joyce.
Tornando verso ‘O Connel Street, fermati ad ammirare il General Post Office progettato nel 1814 in stile neoclassico da Francis Johnson. Fu il centro della rivolta del 1916 ed i segni delle armi da fuoco sono ancora visibili nel portico.
I parchi cittadini
Dublino è anche e soprattutto una città verde, ricca di parchi nei quali trascorrere piacevoli pomeriggi in bicicletta nel Phoenix Park, uno dei più grandi parchi cittadini recintati d’Europa, con un numeroso branco di daini come compagnia o passeggiando tra le sue meravigliose statue, come quella di Oscar Wilde a Merrion Square.
Giorno 3: escursione sulla costa vicino Dublino
Il terzo giorno consiglio di dedicarlo a escursioni leggermente fuori porta (ma di pochissimo) dirigendosi verso la costa per visitare i deliziosi villaggi costieri di Howth o Dalkey.
Dublino, infatti, si trova vicinissima al mare e la Dublin Bay è un vero paradiso, da poter visitare in giornata o nella qualetrascorrere uno o due piacevoli notti in uno dei deliziosi villaggi di pescatori.
Si raggiungono facilmente con il Dart (treno) in solo mezz’ora, ma ti porteranno a scoprire un vero e proprio scrigno di tesori. Villaggi tutti diversi tra loro, pieni di storia, deliziosi piatti di pesce fresco e tanto divertimento, tutti a breve distanza dalla città.
Io sono stata in visita al villaggio di Howth, ma ritornerei a Dublino per visitare anche il villaggio di Dalkey dove oggi vivono alcuni personaggi piuttosto famosi, come Bono e The Edge degli U2, Neil Jordan ed Enya. Sono passati di qui in visita Woody Harrelson, Michelle Obama, Penelope Cruz e tutto il gruppo dei REM, che si è gustato una pinta al famoso pub Finnegan’s. Le colline e gli alberi circostanti offrono privacy, splendida vista e un senso di fuga, mentre il villaggio in sé è piccolo, panoramico e tranquillo, ma davvero delizioso.
Il villaggio di Howth
Howth è una piccola e incantevole cittadina, attraversata da ripide stradine che scendono verso il porticciolo, molto frequentato da pescherecci e yacht, che vanta alcuni tra i migliori ristoranti di pesce di Dublino, sulla penisola di Howth Head, collegata al resto di Dublino attraverso una stretta striscia di terra da Sutton Cross. Una volta era un piccolo borgo di pescatori, ora sobborgo, sempre piccolo, di Dublino, ad appena 10 chilometri dalla capitale, che in irlandese significa “Picco di Eadar”. Howth è sostanzialmente una grande collina verdeggiante circondata da scogliere, dalla cui cima, Howth Summit, è possibile ammirare un magnifico panorama che abbraccia l’intera Dublin Bay e il profilo di Ireland’s Eye, un isolotto roccioso, riserva di uccelli marini, al quale in estate si può accedere in barca, così come ad altri luoghi costieri.
Howth fu invasa dai Vichinghi norvegesi nell’819. Dopo un breve periodo di dominazione irlandese nell’11° secolo fu successivamente invasa e conquistata dai Normanni nel 1177. Divenne porto commerciale agli inizi del 19° secolo. E’ possibile vedere ancora oggi tracce Vichinghe all’abbazia di St. Mary’s e l’Howth Castle, il castello di Howth, uno degli edifici più vecchi d’Irlanda, risalente al 1564 ma molto rimaneggiato nei secoli successivi, che però abbiamo potuto ammirare solo dall’esterno perchè è una residenza privata.
Il villaggio di Dalkey
Poco più a sud si trova Dalkey che conserva molte testimonianze del suo antico passato portuale ed i resti di tre degli otto castelli che sorgevano qui, mentre al largo della costa si scorge Dalkey Island, dove si trova il St.Begnet’s Holy Well, il maggiore dei cosiddetti pozzi sacri di Dalkey, la cui acqua si dice sia miracolosa contro i reumatismi.
Allora, pronti a partire per l’Irlanda?
*Articolo scritto in collaborazione con l’ente del turismo Irlandese