Quando si pensa alle vacanza in Sardegna, viene subito in mente la Costa Smeralda. Ma in realtà, le coste sarde sono tutte bellissime e piene di calette meravigliose dove gli scogli e le spiagge bianche si stagliano sul mare cristallino. Nella zona di Arbatax, sulla costa della Sardegna Centro Orientale, nella zona dell’Ogliastra, ci sono alcune delle spiagge più belle di tutta l’isola, come ad esempio Cala Goloritzè.
Io ci sono stata a metà luglio soggiornando all’Arbatax Park Resort, un Resort 4 stelle che si estende per circa sessanta ettari sull’estremità della penisola di Capo Bellavista ad Arbatax, in uno scenario naturale di incomparabile bellezza, nelle vicinanze del Parco Marino di Capo Monte e che occupa per intero la penisola di Capo Bellavista, regalando agli ospiti numerose attrattive, oltre a 5 diverse soluzioni abitative, con trattamento che spazia dalla formula in pernottamento e prima colazione a quella all inclusive. Il Resort dispone inoltre di 9 piscine, 5 campi da tennis, un campo di beach volley, uno per il tiro con l’arco, due campi da squash, una palestra a cielo aperto e un campo pratica golf da 9 buche Pitch & patt, accontentando un pò tutte le esigenze.
Io ho soggiornato nelle nuove e meravigliose suites sul mare, dei veri e propri mini appartamenti di due stanze curate in ogni dettaglio con salottino super accessoriato e giardino privato direttamente sul mare, arredate secondo lo stile dei disegni di Marina Lai, una delle più grandi artiste del ‘900 italiano, definita l’artista “bambina” per la sua capacità di giocare con l’arte.
Le suites, infatti, presentano tappeti e disegni che richiamano gli effetti tridimensionali ispirati al mondo marino di Marina Lai e realizzati da un team di talenti unici. Altra peculiarità è la pietra che suona, una pietra che riconosce l’energia umana e, a seconda di chi la sfiora, decide di emettere o meno un suono.
Noi abbiamo provato. Con alcuni di noi il suono è stato bello e intenso, con altri inesistente, con me piuttosto fioco.
Perfette per una vacanza di coppia o con gli amici in perfetto relax. Non vi nego di essermi sentita una principessa immersa in quel lettone così prezioso, ed avendo a disposizione un giardino immenso tutto per me, dove ogni mattina trovavo gli scoiattoli a darmi il buongiorno.
La filosofia di questo posto magico è non solo quella di vivere un soggiorno in un posto incantevole, ma respirare le sue essenze, la sua antica tradizione, la sua cultura e la sua magia.
Un viaggio che parte con il desiderio di esplorare il territorio sardo. Ed è proprio questo che raccontano le nuove suite del mare: suite della Pietra, dedicata a Pinuccio Sciola, artista e creatore delle “pietre sonore”, la cui forma è ripresa anche dalle lampade e testata del letto, mentre le pareti sono ricoperte del tessuto tradizionale, rappresentando l’emblema della Sardegna.
L’Arbatax Park Resort non è adatto solo a coppie o single, ma un pò a tutte le tipologie di clientela, poichè è diviso in più aree con diverse reception, adatte ad esigenze diverse, anche a famiglie con bambini per i quali è stato creato il VIK Club (Very Important Kids), dove i bambini di ogni luogo potranno ritrovarsi nella Repubblica della Felicità, un luogo a misura dei più piccoli pieno di avventura, cultura e sorprese.
Il Resort è l’unico ad avere al suo interno un grande Parco Naturalistico e Faunistico di 40 ettari, sempre accessibile agli ospiti del Resort, che ospita piante ed animali tipici della flora e della fauna sarda dove è possibile ammirare gli animali da vicino, dare da mangiare alle caprette o fare delle escursioni a cavallo. Io ho provato a dare da magiare ad una capretta ed è stata una bellissima esperienza. Per chi, come me, è abituato a vivere in città, vacanza vuol dire anche il contatto con la natura e gli animali.
Il parco può essere girato tutto comodamente su dei camioncini aperti che attraversano le arie aree, chiuse con cancelli, per evitare che gli animali vadano nelle zone dei residence, dando quasi la sensazione di trovarsi all’interno di Jurassik Park.
Ogni sabato, inoltre, sempre all’interno del Parco, viene organizzata la serata sarda con l’arrostitura del tipico porceddu arrustiu, canti e balli popolari, il lancio dei rametti di legno in un falò in buon auspicio ed il pane guttau con la ricotta di capra e miele. Un’esperienza davvero imperdibile per immergersi appieno nella cultura sarda.
Se invece volete vivere un’esperienza romantica a lume di candela con vista panoramica su tutto il golfo dall’alto, vi consiglio di cenare almeno una sera sulla bellissima terrazza panoramica del Ristorante dell’Hotel Monte Turri, raggiungibile attraversando tutto il parco ed ammirando la sua bellezza paesaggistica che vi farà sembrare di essere a tratti nel Grand Canyon, a tratti nella giungla ed a tratti..in paradiso, fino a giungere in un vero borgo all’interno del resort, il borgo di Cala Moresca, costruito come un antico paesino della Sardegna. Qui ho provato la tipica seada sarda.
L’Arbatax Park Resort non è solo mare, natura, sport e benessere, ma anche tradizione e cultura della Sardegna più caratteristica, quella dell’Ogliastra, esempio di perfetta integrazione tra la salvaguardia dell’ambiente e lo sviluppo turistico del territorio, ed infatti il consiglio è quello di esplorare anche il territorio circostante, come abbiamo fatto noi.
L’Ogliastra, infatti, è una delle zone più antiche della Sardegna, nonostante sia un territorio con struttura montagnosa molto potente e le asperità climatiche, si attesta la presenza umana fin dall’età neolitica (V millennio a.C.) con una forte concentrazione di nuraghi, villaggi, tombe di giganti ed edifici di culto. È un territorio in parte impervio ma molto conservativo per la fauna e la flora. Pensate che ci sono anche delle piante che non esistono in altri contesti, che vengono usate per la lotta contro l’AIDS e il cancro.
Le escursioni da fare:
Giornata in barca a Cala Goloritze
La Sardegna è bella vista dal mare, alla scoperta di grotte e calette nascoste. Una vera Luxury experience. E così, una delle gironate del mio soggiorno all’Arbatax Park Resort, siamo stati ospiti a bordo dello yacht lady Chic nel Golfo di Orosei per raggiungere Cala Goloritzè, dove ci siamo fermati a fare tuffi e prendere il sole in una delle baie più belle di tutta la Sardegna.
Cala Goloritzè, nel comune di Baunei, è una delle calette più belle del mediterraneo. Formatasi in seguito ad una frana nel 1962 che le ha regalato numerosi tratti distintivi: la guglia che la sovrasta, l’arco naturale a ridosso del mare, un percorso per arrivare alla spiaggia ricco di sorprese.
Divenuta Monumento Naturale della Sardegna nel 1993 è stata poi nominata Monumento Nazionale Italiano nel 1995.
Ciò che la rende ancora più bella è che è raggiungibile solo via mare o con un percorso di trekking… io ovviamente me la sono goduta dal mare prendendo comodamente il sole su un meraviglioso yatch!
Visita al Nuraghe Sceri
L’area è composta da due domus de janas a pianta monocellulare e da un nuraghe, con annesso villaggio. Un luogo dall’energia incredibile dove ogni anno arrivano sciamani da tutto il mondo per festeggiare il solstizio d’estate! Il nuraghe Sceri, del 1600 a.c dell’epoca del bronzo è stato frequentato dalle persone del neolitico prima ancora dell’epoca del nuragico. Non abbiamo però tombe risalenti a quel periodo perchè erano nomadi. Le prime tombe risalgono all’epoca del nuragico dove si praticava l’agricoltura e la lavorazione della pietra di granito con il grano di onite.
Visita alla mostra di Maria Lai a Ulassai
Ad Ulassai, paese natale di Maria Lai, è possibile visitare la mostra a lei dedicata “Dal pane al sasso – dal segno allo spazio” nella vecchia stazione ferroviaria del paese (Stazione dell’Arte). L’artista, formatasi a Roma e a Venezia, ha contribuito a trasformare Ulassai in uno scenario dinamico dell’arte contemporanea coinvolgendo, oltre che la popolazione locale, artisti di fama nazionale e internazionale.
Il messaggio principale della mostra, che è davvero molto bella e suggestiva, è che siamo tutti legati da un filo e nessuno è superiore ad un altro. Le opere, infatti, rappresentano quasi tutte fili intrecciati, telai e libri e ad esse sono ispirati tutti gli intrecci del Falkenstein Capo Boi a Villa Simius (di cui vi parlerò a breve) e le nuove suites del mare dell’ Arbatax Park Resort.
Come raggiungerlo:
Arbatax è a metà strada tra l’aeroporto di Cagliari (130km) e quello di Olbia (160km), collegata con l’aeroporto Tortolì/Arbatax. Il consiglio è di noleggiare un’auto per potersi spostare con facilità, perchè la Sardegna è bella per essere esplorata.