Sono tornata da pochi giorni da una bellissima settimana a Ischia, l’isola verde della Campania, di recente colpita dal tragico evento del terremoto. Terremoto che, però, diversamente da ciò che stanno diffondendo le principali TV nazionali, non ha distrutto la sua inconfondibile bellezza, ma ha coinvolto solo una piccolissima zona di 2 km rispetto ai 45 km abitati dell’isola non impedendomi di trascorrere una bellissima settimana tra mare, terme, gite in barca, escursioni, trekking e tante tante risate.
Ho avuto modo di girarla in lungo ed in largo, sia via terra che via mare, e riscontrare con i miei occhi che tutto è rimasto invariato: i bellissimi borghi dalle casette colorate color pastello di Sant’Angelo, Lacco Ameno e Forio, il Castello Aragonese di Ischia Ponte, le bellissime spiagge dalle proprietà termali naturali, il murales della ‘ndrezzata di Barano ed anche la stessa Casamicciola, con eccezione della zona alta, transennata, continua ad essere il porto principale di arrivo e partenza di gran parte dei turisti che giungono sull’isola.
Ed infatti è proprio a Casamicciola che sono arrivata con aliscafo da Napoli domenica 27 agosto insieme alle mie amiche e colleghe blogger Emily di Guardo il mondo da un Oblò e Desirèe di The Fashion Princess.
Dove dormire
Lì, un operatore della Imperatore Travel, il tour operator con cui siamo partite, era pronto ad accoglierci e portarci all’Hotel San Montano Resort & Spa, uno degli hotel più belli di Ischia. Un 5 stelle lusso della categoria small luxury situato in alto sulla collina di San Montano con una vista panoramica di 360° su buona parte dell’isola dove era possibile vedere, al mattino, l’alba dal mare con il sole che spuntava da dietro al Vesuvio (davvero da brivido e che giustificava le levatacce alle 5:30) ed alla sera il tramonto in mare sulla baia di San Montano sottostante, magari sorseggiando un drink nella piscina privata delle suites dell’hotel.
Le camere le ho trovate davvero comode e confortevoli ed il personale squisito. L’hotel ha ben 10 piscine di acqua termale di temperature diverse all’aperto ed una SPA e centro benessere al coperto nella quale poter usufruire di vari trattamenti.
Purtroppo noi eravamo in giro quasi tutto il giorno e gli unici momenti per usufruire delle piscine termali dell’hotel era la sera prima di cena o la mattina all’alba mentre ci godevamo lo spettacolo del sole che spuntava in cielo disegnando striature degne di un quadro di Van Gogh, con eccezione dell’ultimo giorno quando, a causa della pioggia, abbiamo trascorso la mattinata nella SPA dell’hotel dedicandoci a sauna, bagno turco, percorso kneip e jacuzzi idromassaggio.
Abbiamo girato l’isola con due ragazzi ischitani che ci hanno fatto da ciceroni e portato nei posti più belli e suggestivi di Ischia.
Giorno 1: l’arrivo e la cena a Sant’Angelo
La prima sera, dopo esserci sistemate in hotel e gustato un buonissimo cocktail di benvenuto con limoni freschi ischitani, siamo andati a cena a Sant’Angelo d’Ischia al ristorante Da Celestino, dove abbiamo potuto assaporare subito l’eccelsa gastronomia ischitana a base di pesce fresco e vino Biancolella. Siamo partiti con un antipasto misto composto da tartare di ricciola, scampi e gambero; fiori di zucca; soutè di cozze; polpo in tre versioni: fritto, bollito e arrostito con mousse di zucca e patata viola; ostriche in pastella fritte e gambero in pastella fritte, per poi continuare con uno spaghetto all’astice ed un dolce della casa.
Dopo cena, ovviamente, abbiamo fatto una piacevole passeggiata per Sant’Angelo che, se di giorno è coloratissima e suggestiva, di sera diventa magica ed a tratti romantica, con la sua piazzetta simile a quella di Capri, il porticciolo con gli yacht ed i negozietti di ceramiche tipiche locali.
Giorno 2: giro dell’isola
Il secondo giorno abbiamo fatto un tour in auto di tutta l’isola, partendo da Lacco Ameno (il comune in cui si trova l’hotel San Montano) e seguendo l’itinerario della circolare destra, l’autobus che gira l’isola in senso orario, attraversando, in ordine: Casamicciola, Ischia Porto, Barano, Serrara Fontana, Panza, Forio fino a Lacco Ameno. Per chi vuole fare il senso inverso, invece, c’è la circolare sinistra.
Sicuramente il modo migliore per muoversi sull’isola di Ischia è in auto o scooter. Ci sono i noleggi un pò ovunque, anche appena si sbarca dal traghetto sul porto di Ischia, Casamicciola o Forio.
Come dicevo, la prima tappa è stata Lacco Ameno, nella parte nord-ovest dell’isola che si estende lungo il mare e sulle prime pendici del Monte Epomeo e presenta le acque termali con il più alto coefficiente di radioattività nelle fonti cosiddette di Santa Restituta, la Santa Africana patrona della cittadina e dell’intera Isola. La caratteristica di Lacco Ameno è la roccia a forma di fungo che spunta dal mare che, secondo la leggenda, rappresenterebbe la parte intima di Tifeo, mentre Panza rappresenterebbe la pancia. Ciò che mi ha colpito di Lacco Ameno sono le caratteristiche casette colorate dai colori pastello, ed il porticciolo pieno di yacht di lusso: davvero una piccola bomboniera!
Lasciato Lacco Ameno ci siamo diretti verso Casamicciola, lì ho passeggiato e girato per la piazzetta principale e mi sono fermata nel negozietto tipico Fischi d’Ischia, dallo slogan “A Ischia si mangia, si beve e si fischia“.
L’artigiano di questo negozietto, riprendendo l’arte centenaria della terracotta, si è dedicato all’attività di “fischivendolo” con lo spirito del gioco, un pizzico di fantasia e tenendo conto dei consigli di amici e parenti, creando dei fischietti di terracotta particolari e caratteristici. Vuoi contrastare la sfiga? C’è il fischietto blu. Vuoi trovare l’anima gemella? C’è il fischietto nero. Vuoi perdere la pancia? C’è quello di colore arancio… non si sa se funzionano, ma io ne ho regalato uno ad Emily e lei uno a me (indovinate di che colore??? :p ) …. staremo a vedere
Siamo poi passati per Ischia, il comune più popolato dell’isola che conta 18.000 abitanti, da cui prende il nome tutta l’isola.
Assolutamente suggestivo il porto di Ischia, un lago vulcanico trasformato in uno dei porti più belli e suggestivi del Mediterraneo, costruito per volontà di Ferdinando II di Borbone, il quale nel 1854 aprì la bocca permettendo il transito di velieri, barche e briganti. Qui i Borboni costruirono tutto l’attuale complesso del porto, con la chiesa di Portosalvo e l’attuale palazzo delle terme, attuale sede municipale.
Poichè non puoi dire di essere stato a Ischia se non sei salito almeno una volta sul Castello Aragonese, non poteva mancare una visita al Castello, una fortificazione che sorge su un’isola tidale di roccia trachitica posto sul versante orientale dell’isola, collegato all’antico Borgo di Celsa, conosciuto come Ischia Ponte, attraverso un ponte in muratura lungo 220 m.
Al castello si accede attraverso un traforo, scavato nella roccia e voluto verso la metà del Quattrocento da Alfonso V d’Aragona. Prima di allora l’accesso era possibile solo via mare attraverso una scala situata sul lato nord dell’isolotto. Il castello è davvero affascinante. Al suo interno si trova una vera e propria cittadella con cappelle, convento delle clarisse ed un giardino botanico panoramicissimo, davvero molto bello dove un tempo ci abitavano circa 56 famiglie! La visita guidata dura circa due ore ma è possibile visitare il castello anche in autonomia.
Abbiamo poi proseguito il tour passando per Barano d’Ischia, il comune montano famoso per la ‘Ndrezzata (che nel dialetto ischitano vuol dire intrecciata). Si tratta di un canto rituale, recitato nel corso di una danza con spade e bastoni (detti mazzarielli) il giorno di pasquetta, in occasione della festa patronale di San Giovanni della IB S.A. presso Buonopane, una frazione del comune di Barano d’Ischia. A mostrare ai turisti la danza, c’è un bellissimo murales nella pizza principale!
Ad Ischia, inoltre, ci sono alcune case, definite di pietra, scavate direttamente nella roccia di tufo. Noi abbiamo visitato la più caratteristica ed emblematica di tutte: la casa museo in località Pallarito tra Buonpane e Fontana. Un luogo ricco di storia, di sorprese e di opere realizzate a mano dal suo proprietario che ha trasformato la casa in cui viveva con la sua famiglia in un museo bellissimo da vedere e da visitare gratuitamente!
Una cucina ed un bagno decorato con conchiglie, un tunnel interno alla casa e tante tante opere artistiche ed oggetti vintage che rendono il luogo davvero suggestivo.
Percorrendo la strada della circolare destra (o sinistra), la riconoscete facilmente per il murales sul muro e per la sfinge gigante al’ingresso del parcheggio privato.
Proseguendo nel giro, ci siamo fermati poi ad ammirare poi il bellissimo panorama della spiaggia dei Maronti dall’alto con veduta di Sant’Angelo in lontananza per poi proseguire per Panza, Forio e ritornare al San Montano.
Durante la giornata ci siamo fermati a mangiare un pranzo a km 0 al Garden & Villas Resort, a Forio sulla zona che confina con Lacco Ameno, un ristorante / hotel immerso nella natura rigogliosa di un parco, nel cuore più autentico di Ischia, tra ulivi, limoneti e tanto tanto verde. Lì lo chef ci ha preparato paccheri con le cozze e branzino alla griglia con pomodorino: da leccarsi i baffi!
La sera siamo invece rimaste a cena in hotel dove ogni sera avevamo un ricco antipasto a buffet, a scelta tra tre primi e tre secondi tra i quali non mancava mai il pescato del giorno ed il dolce.
Giorno 3: le terme
La terza giornata l’abbiamo dedicata alle terme ed al nostro benessere fisico ed interiore. Come vi ho accennato, Ischia è un’isola di origine vulcanica, la cui natura ha permesso la presenza di numerose fonti di acqua termale che sgorgano direttamente dalla montagna e fenomeni vulcanici in mare come le fumarole ed i gayser sottomarini.
Ad Ischia ci sono molti parchi termali, oltre alle numerose piscine termali presenti in quasi tutti gli hotel dell’isola, rendendola meta turistica ambita per il turismo termale.
Non potendo visitarli tutti, abbiamo optato per i Giardini Poseidon, il più grande parco termale dell’isola, nonchè tra i più belli e rinomati. Sono stata molte volte ai Giardini Poseidon ed ogni volta è sempre un gran divertimento! 20 piscine di acqua termale che sgorga direttamente dall’alto della montagna, di gradi e temperatura diversa, che affacciano direttamente sulla spiaggia di Citara antistante e che permettono di trascorrere una giornata di relax o divertimento rigenerando mente e corpo! Massimo, il ragazzo che ho conosciuto alla Grotta del vino, il ristorante delle terme dove ci siamo fermati a mangiare, ci ha raccontato che ci sono molti clienti abituali provenienti da tutta Europa che tornano ogni anno sempre lì per ricaricare le energie.
Ed anche durante la nostra giornata relax il centro termale era pieno. Pieno di turisti di tutte le nazionalità e fasce d’età che erano lì a divertirsi e rilassarsi proprio come noi! Percorso kneip, sauna naturale nella grotta di tufo, piscine di acqua calda, docce e la bellissima spiaggia di Citara antistante accessibile direttamente dalle terme, hanno reso la giornata davvero indimenticabile. L’ingresso alle terme costa € 35,00 e vale per tutta la giornata.
Nel pomeriggio, dopo esserci rigenerati, abbiamo proseguito il nostri percorso benessere alla Fonte delle Ninfe di Nitrodi, le cui acque miracolose sono state riconosciute e usate con successo sin dall’antichità per curare e migliorare l’aspetto dell’epidermide.
Si tratta di tutta una serie di docce di acqua mineralizzata provenienti dalla stessa fonte, che è possibile fare ripetutamente per trarne benefici.
Le acque di Nitrodi sembrano guarire molte patologie e sono immerse in un parco verde molto rilassante dove è possibile praticare yoga e meditazione o fermarsi ad ascoltare il rumore del vento ed assaporare i profumi delle piante circostanti.
Appena arrivati, ci hanno offerto una tisana drenante e depurativa realizzata con le erbe del giardino per trovare subito il nostro equilibrio e sentirci a nostro agio in questo luogo di pace e relax.
Dopo la giornata benessere, abbiamo concluso con un tramonto mozzafiato sul mare dalla chiesetta di Forio d’Ischia e serata di shopping prima di ritornare in hotel.
Giorno 4: giornata in caicco
Il quarto giorno è stato il più divertente di tutto il viaggio. Siamo partiti dal porto di Forio ed abbiamo trascorso la giornata in Caicco in giro per l’isola, ammirando l’isola verde dal mare. A proposito, vi ho detto perchè si chiama isola verde? Diversamente da ciò che si potrebbe pensare (e che pensavo anche io prima di questo viaggio), il nome di isola verde non è dovuto per la sua vasta vegetazione verdeggiante, ma per la particolarità delle rocce di tufo verde che la rendono unica nel suo genere.
Giorno 5: escursione sul Monte Epomeo
Diversamente da ciò che si pensa, il monte Epomeo non è un vulcano in quanto l’isola d’Ischia non è un unico vulcano attivo, ma un’isola composta da un campo vulcanico con diversi crateri monogenici, ossia da un’unica eruzione, che vuole dire che ogni volta che avviene un’eruzione il cratere si chiude e non erutta più, ma se ne crea un altro.