Al ritorno dal mio ultimo viaggio in Slovenia, ho approfittato dell’offerta volo Ryanair che di recente ha inaugurato la tratta Napoli-Treviso, per fermarmi un week end in questa bellissima città Veneta, troppo spesso messa in ombra a causa della vicinanza con la famosa Venezia.

Non vi nego che anche io l’avevo sottovalutata ed ero intenzionata a trascorrere il week end a Venezia, ma per fortuna i miei amici veneti Matteo ed Emily di “Guardo il mondo da un oblò” mi hanno organizzato un tour con apericena a Treviso e… sono rimasta decisamente a bocca aperta!

Treviso

Ho scoperto una città circondata da mura medievali meravigliosa che non ha nulla da invidiare a Venezia, se non le gondole, ricca di storia, cultura e tradizioni.

Matteo ed Emily mi hanno preparato un programma bellissimo che voglio assolutamente condividere con voi.

Mi sono venuti a prendere con l’auto in aeroporto ed abbiamo parcheggiato in un parcheggio con strisce blu proprio sotto le mura. Siamo quindi entrati nel centro storico di Treviso a piedi per ammirare in pieno tutta la sua bellezza.

Ma…cosa vedere a Treviso? Ecco una selezione di ciò che non dovete assolutamente perdervi.

Treviso

 

LE MURA DI TREVISO

Nella storia di Treviso la presenza delle mura risale all’epoca romana. Le vestige attuali sono costituite da una cinta di mura di quasi quattro chilometri costruite per difendere Treviso.  

Secondo la storia, prima di essere città Comunale, Treviso, fu municipio romano arroccato attorno alla parte più alta del centro, nella quale ora si trovano Piazza S. Andrea, Piazza dei Signori e Piazza Duomo entro un perimetro di acque costituite dai Cagnani.

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È nel ‘500 che Frà Giocondo da Verona prima e D’Alviano poi, su commissione della Repubblica veneziana ampliano e migliorano le antiche fortificazioni dando loro l’aspetto attuale di terrapieno, rivestito all’esterno da una spessa muraglia di mattoni.            

Una volta completate le mura, iniziarono le opere idrauliche con imponenti movimenti di terra: fu creato attorno a Treviso non solo un perimetro d’acque, ma anche la possibilità di allagare la pianura circostante, mettendo a disagio gli eventuali assalitori.

All’esterno, ieri come oggi, scorrono dei canali derivati dai fiumi Sile e Cagnan, che fiancheggiati da ben curati giardini, allietano la vista.

Treviso

Nella seconda metà dell’800 si pensò di trasformare le mura in barriera daziaria, cosicché ogni accesso alla città, per terra o fiume, fosse controllato e soggetto ad imposta.

Fino agli inizi del ‘900 il collegamento tra il centro urbano e la periferia era assicurato ancora dalle tre uniche porte: Porta San Tomaso in direzione Nord, Porta Santi Quaranta in direzione Ovest e Porta Altinia in direzione Sud.

 

PALAZZO DEI TRECENTO

Il Palazzo fu costruito attorno al 1185 come sala per assemblee dei diversi organi del Comune di Treviso sostituendo l’antico edificio nei pressi del Duomo.

Nel corso dei decenni il Palazzo fu sede del Tribunale dei Consoli, luogo di pubbliche assemblee (le concioni), luogo in cui il Podestà amministrava la giustizia, sede del Maggior Consiglio, detto anche dei Trecento, che vi si riuniva anche in funzione di suprema assise civica (da qui derivava il nome di Palazzo della Ragione).

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Attorno al palazzo, centro della vita politico-amministrativa, sorsero ben presto numerose botteghe. Nel 1546, soltanto sotto il volto del palazzo, se ne contavano ben quarantaquattro, affittate dal Comune di cinque anni in cinque anni e numerate progressivamente.

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Tra la fine dell’800 e la metà del ‘900 il Palazzo ha subito numerose vicissitudini che hanno mutato l’aspetto definito con i lavori del 1552, aspetto a noi noto grazie alle fedeli riproduzioni, tra gli altri, di Medoro Coghetto e Antonio Sala.

Nel 1944 il Palazzo fu poi vittima di un bombardamento che causò gravi danni alla struttura e agli affreschi del salone.

Oggi Palazzo dei Trecento è ancora sede del consiglio comunale, oltre che prestigioso luogo di mostre ed esposizioni.

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LOGGIA DEI CAVALIERI

In questo edificio si incontravano esclusivamente i nobili per partecipare, nella buona stagione, a giochi di società. La destinazione d’uso della Loggia non fu sempre lo stesso nei secoli: la funzione alla quale era deputata terminò il 13 Dicembre 1388, quando la città fu presa da Venezia.

Dopo tale data l’edificio andrà sempre più in rovina. Nei secoli fu adibita a deposito di legname e nel 1600 vi erano depositate oltre 100 botti; nella seconda metà del 1800 era diventata un deposito e rivendita di casse da morto.

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FONTANA DELLE TETTE

La fontana delle Tette è la vera attrazione di Treviso, fotografata da turisti da tutto il mondo. Fu costruita nel 1559 su ordine di Alvise Da Ponte, all’epoca podestà delle Repubblica di Venezia in seguito a una forte siccità che colpì la città di Treviso e la campagna circostante. Originariamente la statua era posta all’interno del palazzo Pretorio, in via Calmaggiore. Da allora fino al 1797, anno della caduta della Serenissima Repubblica di Venezia, in onore di ogni nuovo Podestà dalla fontana sgorgavano vino rosso da un seno e vino bianco dall’altro e tutti i cittadini potevano bere gratuitamente per tre giorni.

La fontana originale, è custodita in una teca sotto i portici del Palazzo del Trecento, in quanto molto danneggiata, mentre quella più fotografata è una riproduzione fedele all’originale, creata dallo scultore peruviano Miguel Miranda, che si trova oggi al centro del cortile di palazzo Zignoti, accessibile dalla galleria che collega il Calmaggiore alla piazzetta della Torre alla Calle del Podestà.

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DOVE CENARE: APERICENA PRESSO ABITUE’

Se vi trovate a Treviso nel week end, più che la cena è consigliabile un apericena. In Veneto l’aperitivo viene preso davvero sul serio: dai locali più moderni alle osterie più tipiche. Io l’ho fatto presso Abitué San Parisio, un locale molto bello situato nella Corte San Parisio, da cui il locale prende il nome, sottoportico dell’ex chiostro del convento di Santa Cristina e San Parisio, in Via Manzoni, dove una meridiana permette di determinare l’ora del giorno e il colore dello spritz l’ora della notte. Si tratta di un locale molto raffinato e ben frequentato dove è possibile degustare cucina veneta e  scambiare quattro chiacchiere degustando prodotti locali a km zero sorseggiando dell’ottimo Prosecco o Spritz (servito con un’oliva gigante infilzata da uno stuzzicadente).

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I passanti vengono attirati sin dall’esterno da eleganti e morbide poltroncine, ma anche da sedie e dai tavoli da bar per chi prende da bere al volo con gli amici. Anche d’inverno è possibile accomodarsi fuori e godere della corte, perché quando il freddo si fa sentire vengono messe a disposizione stufe e coperte. Molto belli e caratteristici anche gli interni: le tende, gli arredamenti vintage, le biciclette appese sul soffitto e vino, vino ovunque, rendono accogliente e contemporaneo l’ex convento.

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Molto bello e particolare anche i menu, servito su una guida turistica di Istanbul: perfetto per una viaggiatrice come me!

Qui ho provato la tipica fregolotta trevigiana con crema pasticciera.

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DOVE DORMIRE

Se siete interessati a trascorrere la notte a Treviso, io personalmente consiglierei la zona del centro storico, ovvero dentro le mura della città perchè in questo modo potete visitare Treviso a piedi o, se volete risparmiare qualcosina, nei dintorni si trovano delle ottime sistemazioni collegate con il centro storico con i mezzi pubblici. Potete cercare un hotel al prezzo migliore su HotelsCombined, un ottimo sito di comparazione prezzi per hotel e alloggi che mette a confronto le varie tipologie di camere e sistemazioni, dandovi la possibilità di selezionare (e prenotare) la migliore per rapporto qualità prezzo.

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