Ci sono a Napoli dei luoghi davvero meravigliosi, ma poco conosciuti ai più, che al solo ammirarli trasmettono un calma ed una tranquillità incredibile come se fossero avvolti da un alone di magia.
Uno di questi è il Parco Archeologico Pausilypon, situato tra Posillipo e Fuorigrotta, al quale si accede attraverso la Grotta di Seiano in Discesa Coroglio, un traforo di epoca romana lungo più di 700m che congiunge la piana di Bagnoli con il vallone della Gaiola.
E’ un luogo di estremo interesse naturalistico-archeologico, oltre che paesaggistico, che si estende dal promontorio di Trentaremi al vallone di Gaiola e racchiude parte delle antiche vestigia della villa del Pausilypon, fatta erigere nel I Sec a.C. dal Cavaliere romano Publio Vedio Pollione.
Si tratta di uno dei luoghi più lussuosi e celebri del mondo romano, nel quale, ancora oggi è possibile ammirare i resti del Teatro, dell’Odeion e di alcune sale di rappresentanza della villa, le cui strutture marittime fanno oggi parte del limitrofo Parco Sommerso di Gaiola, su cui si affacciano i belvedere a picco sul mare del Pausilypon.
Ed è proprio nei resti del Teatro che ogni anno, nel mese di giugno, si svolge rassegna stabile di musica e teatro Pausilypon Suggestioni all’Imbrunire, raffinato incontro tra natura, archeologia, musica e teatro. La rassegna, ideata e curata dal Centro Studi Interdisciplinari Gaiola Onlus d’intesa con la Soprintendenza Archeologia della Campania e con il sostegno del Comune di Napoli – Assessorato alla Cultura e al Turismo, prosegue fino al 26 giugno, con la direzione artistica di Stefano Scognamiglio e Francesco Capriello.
Io la seguo da quattro anni e ci sono ritornata sabato in occasione del concerto di arpa e voce del duo Gatos Do Marcon Annalisa Madonna e Gianluca Rovinello: un duo eclettico, nato per caso nel 2012, unito dall’amore per la saudade brasiliana e il blues. Il canto unico e inconfondibile di Annalisa Madonna, ex voce dei VoxPopuli e dei Kantango, è accompagnato dal suono lieve dell’arpa di Gianluca Rovinello: il loro è un viaggio iniziato ascoltando il richiamo del mare e che ha attraversato l’oceano tra jazz e folk, bossanova e fado.
Ed è proprio al suono jazz e folk dell’arpa, accompagnato dalla voce di Annalisa e dal canto de gabbiani e delle aquile reali, che hanno il loro nido proprio lì nel Parco Archeologio, che mi sono lasciata trasportare in uno stato di semi meditazione, cullata dalla bellezza sonora e paesaggistica.
Generalmente si è abituati ad associare il suono dell’ara alla music classica, è stata quindi una novità assisterne ed ascoltare un’interpretazione moderna dello strumento. In alcuni momenti veniva quasi voglia di ballare, in altri, di restare lì per ore ad ascoltare. L’ora e mezzo di concerto è volata ed avrei voluto farla durare all’infinito!
Sono quattro anni che seguo questa rassegna musicale, ma ogni volta è come se fosse la prima: rimango sempre incantata davanti a tanta bellezza! E, dopo il concerto, l’affaccio sulla Gaiola al tramonto è quasi d’obbligo: non c’è niente di più romantico di un tramonto sul mare, da condividere con qualcuno, o semplicemente con i propri followers!
Se siete a Napoli, vi consiglio di assistere ad almeno uno dei concerti della rassegna, che si terranno ogni sabato e domenica del mese di giugno a partire dalle 18,00 fino al 26 giugno.
Gli spettacoli non utilizzano allestimenti scenici, elettronici ed infrastrutturali che possano alterare il fascino naturale del sito archeologico.
Ad accogliere i partecipanti un rinfresco offerto da Alma Flegrea e in abbinamento le produzioni enologiche di cantine campane selezionate dall’Associazione Ager Campanus: sabato in degustazione i vini di Nativ soc. agricola di Paternopoli (Av) e domencia i vini di Ca’stelle di Castelvenere (Bn).
Ingresso ore 18.00 Grotta di Seiano (Discesa Coroglio 36, Napoli)
I possessori del biglietto acquistato in prevendita possono accedere al sito con la visita guidata offerta dal CSIGaiola onlus (turni di visita dalle 17.00 alle 17,45, previa prenotazione obbligatoria, fino ad esaurimento disponibilità).