Cos’è il mal d’Africa? E’ quella sensazione di nostalgia e tristezza che si prova quando si ritorna a casa da un viaggio in Africa e si vorrebbe subito ripartire. Generalmente avviene quando si vivono i safari nel deserto, ma io credo proprio di esserne affetta anche ora che sono tornata da poco dal mio viaggio in Tunisia, paese del Nord Africa non troppo distante dalla Sicilia.
I mille colori della Medina di Tunisi, le porticine bianche e blu di Sidi Bou Said, i reperti archeologici dell’antica Cartagine ed il forte di Hammamet mi hanno letteralmente conquistata.
Ho trascorso tre giorni meravigliosi, conosciuto persone stupende e fatto tante risate.
Ero già stata in Tunisia una decina di anni fa ben due volte. Ero stata una giornata a Tunisi di passaggio con la Costa Crociere ed una settimana a Port El Kantaoui e Sousse, con tappa di una sera ad Hammamet, ma vivere la Tunisia con le persone del posto e chi la conosce bene è tutta un’altra cosa.
Sono partita da Napoli con Tunisair e con l’Ente del Turismo Tunisino, l’Assessore alla Cultura ed il Turismo della Città Metropolitana di Napoli, alcuni tour operator, travel blogger e giornalisti di viaggio. Lì abbiamo incontrato altri tre gruppi partiti rispettivamente da Milano, Roma, Bologna e Palermo per un Mega Tour alla scoperta della Tunisia composto da ben 180 persone!
Abbiamo alloggiato all’Hotel Regency, un cinque stelle nel quartiere Gammarth di Tunisi, la zona più turistica piena di Hotel, Ristoranti e locali notturni, direttamente sul mare con una spiaggia lunga 1300 km che arriva fino alla Libia, piscina esterna e piscina interna con Spa.
C’è una lunga tradizione di italiani in Tunisia ed il trasporto aereo ha migliorato la vicinanza tra i due paesi. La lingua locale è l’arabo, ma parlano un arabo misto con il francese.
La Tunisia, infatti è di origine berbera ed è stata arabizzata nell’11esimo secolo dopo Cristo.
L’economia si basa su turismo ed agricoltura. Il petrolio non c’è, nonostante si trovi tra Algeria e Libia.
Tunisi si trova nell’estremo nord del Paese dove c’è anche Cartagine, oggi quartiere residenziale di Tunisi, mentre a Sud c’è il deserto, che però non abbiamo visto.
La maggior parte dei turisti viene in estate, ma è bellissima anche in primavera! la temperatura giornaliera si aggirava sui 29 gradi, mentre la sera a volte scendeva anche a 10/15 gradi.
Il Venerdì in Tunisia, a differenza degli altri paesi musulmani, è un giorno normale nonostante sia un paese arabo e nel mondo arabo il venerdì è un giorno santo. I musulmani hanno però 40 minuti per dedicarsi alla preghiera. Quindi qui si lavora dal lunedì al venerdì mentre ci di riposa e prega il sabato e domenica.
Nella prima giornata, appena arrivati, ci siamo goduti un pò la spiaggia e la Spa dell’Hotel, che è davvero enorme e tutto arredato in stile tunisino.
Museo del Bardo
Il giorno dopo siamo stati al Museo Del Bardo, dove il 18 marzo 2015 c’è stato il famoso attentato, durante il quale sono morte 24 persone e 45 sono rimaste ferite e di cui ancora oggi è possibile vedere i resti nelle teche di vetro infrangibile bucate da pallottole.
Il Museo del Bardo conserva la più grande collezione di mosaici romani meglio conservati che originariamente erano collocati sui pavimenti, ma sono stati posti sulle pareti per farli visionare meglio ai visitatori ed evitare che si rovinino. Molto mosaici rappresentano scene di caccia e di pesca, dalla preistoria al periodo punico, dal periodo romanico a quello ellenico.
Molto emozionante la cerimonia di commemorazione delle vittime dell’attentato che è stata fatta al nostro arrivo su un bellissimo mosaico celebrativo che è stato collocato all’esterno del Museo.
Situato nella fastosa residenza del bey del XIX secolo, circondata da un grande giardino ricco di essenze locali, si sviluppa su tre piani ed è caratterizzato da una particolare luminosità naturale che esalta i reperti esposti. Si tratta del più importante museo tunisino (inaugurato il 7 maggio 1888) e allo stesso tempo del più antico museo del mondo arabo e dell’Africa.
Oltre alle migliaia di metri quadrati di mosaici romani, vi sono opere scultoree di particolare bellezza, reperti punici e le sale arabo-islamiche, altrettanto importanti sotto l’aspetto storico, senza contare la bellezza delle maioliche di alcune stanze del palazzo. Ci siamo stati una mattinata intera, ma una giornata piena non basta per goderne appieno tutto il suo splendore.
La Medina di Tunisi
Dopo il Museo Del Bardo, siamo entrati nel vivo di Tunisi, nel Souk della Medina, cittadina fortificata patrimonio dell’Unesco dal 1979, presente in gran parte dei paesi del Nord Africa, all’interno della quale ci sono molti vicoli che formano veri e propri labirinti con negozi di artigianato tipico locale organizzati per mestieri: il luogo perfetto per fare del vero shopping tunisino, da vere fashion addicted!
Mi sono praticamente divertita nel perdermi e ritrovarmi tra i mille colori e profumi che la caratterizzano: tappeti, spezie, borse di pelle, ceramiche e narghilè tra i prodotti locali più apprezzati.
Ogni vicolo è diviso per settori: siamo entrati dalla parte dei negozi orafi, per poi attraversare quella dei tappeti, degli abiti tipici, dei pellami fino ad arrivare alla zona food, con i tanti negozietti di street food locale e l’angolo dedicato al fumo del narghilè.
Nella Medina, inoltre, è possibile visionare la Kasbah e la prima moschea di Tunisi, la bellissima Mosquèe Hamouda Pacha, che si trova all’angolo tra Rue Sidi Ben Arous e Rue de la Kasbah e confina con il mausoleo Zawiya Sidi Ben Arous.
Molti palazzi, inoltre, sono molto antichi e su più piani. Siamo entrati in uno dei negozi di artigianato tipico locale e scoperto che aveva un bellissimo terrazzo panoramico dal quale è stato possibile vedere tutta la città di Tunisi dall’alto!
Sidi Bou Said
Dopo esserci inebriati dei profumi e colori della Tunisi più autentica, ci siamo diretti al caratteristico paesino di Sidi Bou Said, a circa 20 km da Tunisi, caratteristica per le sue numerose casette bianche e blu che ricordano tanto le Isole Cicladi della Grecia.
La città prende il nome da una figura religiosa Musulmana che visse in questa città, Abou Said ibn Khalef ibn Yahia Ettamini el Beji (prima dell’arrivo di quest’ultimo era chiamata Jabal el-Menar).
Sidi Bou Said ha ancora la reputazione di città di artisti. Artisti che hanno vissuto in Sidi Bou Said, o perlomeno che hanno visitato quest’ultima, sono: Paul Klee, Gustave-Henri Jossot, August Macke, Saro Lo Turco e Louis Moillet.
Appena arrivata, mentre ero intenta a fotografare le meravigliose porticine bianche e blu che caratterizzano Sidi Bou Said, rendedolo un paesino non solo turistico ma quasi magico, una signora locale mi ha preso la mano e fatto un meravigliso tatuaggio all’hennè. E’ stato un pò il mio battesimo tunisino che, insieme alla collanina con la mano di fatima acquistata all’uscita del Museo del Bardo, mi hanno trasformata in una Tunisina, che si camuffava perfettamente con le donne locali, tant’è vero che più di una persona si è rivolta a me in arabo! 😀
Prima di continuare la mia perlustrazione fotografica per il paesino, mi sono fermata al bar principale con alcuni colleghi giornalisti ed assaggiato il tipico the con i pinoli, specialità locale che vi consiglio assolutamente di provare!
A ritorno in Hotel ci ha atteso la conferenza stampa con i rappresentanti del Turismo Tunisino e Tunisair e poi cena di gala a lume di candela offerta dall’Ente Nazionale Tunisino per il Turismo, con piatti tipici gourmet, sfilata di alta moda dello stilista tunisino Mehdi Kallel che realizza molti dei suoi abiti con coralli ricamati e tessuti laminati, spettacolo di danza del ventre e gemellaggio Tunisi-Napoli con il Cafè Chantant.
Cartagine
Il terzo giorno, invece, siamo stati a visitare le rovine ed il Parco Archeologico dell’Antica Cartagine, città punica, fiorente in età antica, distrutta e ricostruita dai Romani, situata a 16 chilometri a nord-est di Tunisi, facilmente raggiungibile con taxi o autobus e che oggi è oggi un ricco sobborgo di Tunisi. Possiede numerosi siti archeologici, per la maggior parte romani, ma anche punici. Il 27 luglio 1979 è stata classificata come patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Siamo stati prima ai resti dell’antica Cartagine punica, scoperta agli inizi dell’Ottocento dal tenente colonnello e ingegnere Jean Emile Humbert, dalla quale, tra statue e colonne puniche, c’è una vista panoramica mozzafiato sulla Cartagine nuova.
Immersa tra la storia di questo meraviglioso sito archeologico, ci sono anche molti resti egiziani e romani, che fanno subito capire la sinergia tra i vari popoli. Molto bello ed interessante il mosaico della Dama di Cartagine, una dea di Cartagine adorata dai punici-iberici.
Ci siamo poi spostati verso il mare, al parco Archeologico di Cartagine, dove ci sono le rovine delle Terme di Antonino. Il percorso, prima di arrivare alle terme è coperto da piccoli ulivi poi l’intera area è completamente scoperta, direttamente sul mare, per una visita sotto il sole davvero emozionante tra storia e cultura. Quindi vi consiglio di andarci con scarpe comode, un copricapo e tanta acqua.
Hammamet
Dopo Cartagine, per completare il nostro tour in Tunisia, ci siamo diretti ad Hammamet, località costiera situata a sud-est di Cap Bon, sul golfo omonimo, nel Governatorato di Nabeul, la principale località turistica del paese, caratterizzata da numerose case nobiliari e residenziali, dal forte e dalla medina, anche se più piccolo rispetto a quella di Tunisi.
Siamo stati prima a visitare il bellissimo Palazzo Dar Sebastien, una bellissima villa in bianco e blu situata a sud del centro di Hammamet sulla strada principale di Yasmine.
In stile neoclassico deco, Dar Sebastien è oggi centro di cultura internazionale di Hammamet, e fu costruito nel 1920 da George Sebastian (Romanian). La villa ha un bellissimo giardino esterno ed un arredo meraviglioso. Hammamet è sempre stata meta turistica e Dar Sebastien ha ospitato il meglio del jet set degli anni 20 e 30: Gogain, Winston Churchill, il maresciallo Rommel, Giacometti e tanti altri.
Bellissimo il patio di fama mondiale, con colonnati e piscina e la terrazza panoramica sul mare.
Successivamente abbiamo pranzato in un ristorante caratteristico a pochi metri dal mare e di fronte al cimitero musulmano di Hammamet, uno dei pochi cimiteri situati direttamente sul mare.
Abbiamo fatto una piacevole passeggiata sul lungo mare per poi entrare nella Medina di Hammamet dove mi hanno subito colpito le numerose porticine bianche e blu ed i graffiti rappresentanti pesci e simboli arabi.
Siamo saliti poi sul forte con una bellissima vista panoramica sulla città e fermati a fare un po’ di shopping prima di tornare in Hotel a Tunisi.
Appena rientrata in Hotel, mi sono rilassata un pò nella Spa e poi, dopo cena, mi sono goduta la vita notturna tunisina con gli altri ragazzi del gruppo, per vivere a pieno anche la movida Tunisina.
Siamo stati al Sindbad, uno dei locali più in di Tunisi, frequentato dalla Tunisi bene e da molti personaggi influenti. Ho scoperto con molto piacere che Tunisi, a differenza di altre città musulmane, è anche piuttosto laica e nel locale c’erano molte donne vestite in modo occidentale.
a serata è stata tranquilla e piacevole ed il Dj bravissimo: ha alternato musica commerciale internazionale a musica araba per un mix davvero esplosivo.
Insomma, la Tunisia mi ha conquistata e ve ne parlerò ancora molto presto, andando nel dettaglio dei singoli posti visitati!
Sul
mio canale youtube trovate tutti i video che ho realizzato in questo Paese meraviglioso!